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Mondiale 2024

La Svizzera non ha bisogno di grandi sforzi per battere la GB

In vantaggio di due reti i rossocrociati si limitano a controllare il gioco e a gestire le forze senza lasciare sbocchi. Josi e compagni tornano in testa al Gruppo A

La Svizzera non ha bisogno di grandi sforzi per battere la GB

SVIZZERA – GRAN BRETAGNA

3-0

(2-0, 1-0, 0-0)

Reti: 3’48 Hischier (Josi, Fiala) 1-0, 13’36 Kukan (Siegenthaler, Herzog) 2-0, 38’36 Niederreiter (Fiala, Josi) 3-0

Note: Prague Arena, 15’239 spettatori
Penalità: Svizzera 5×2, Gran Bretagna 5×2

Assenti: Gaetan Haas (a riposo), Reto BerraMichael Fora (sovrannumero), Thierry Bader (non iscritto)

PRAGA – Vista la situazione venutasi a creare nel Gruppo A, a questo punto l’obiettivo della Svizzera dovrà essere quello di mantenere la testa della classifica per evitare il fastidioso spostamento nei quarti di finale da Praga a Ostrava.

Certo, prima dello scontro diretto con il Canada – sempre che lo rimanga avversario diretto – c’è da fare i conti con la Danimarca, senza farsi sorprendere, e soprattutto con la Finlandia, ma la Nazionale di Patrick Fischer ha comunque tutte le possibilità di riuscire nello scopo.

Tutto questo dopo aver battuto la Gran Bretagna non solo con logica, ma anche con una certa leggerezza e facilità, disputando una partita di controllo e gestione più che di aggressione, attendendo semplicemente che la circolazione del disco veloce aprisse i varchi necessari e che qualche errore venisse forzato nello schieramento difensivo d’oltre Manica.

Tutto è andato in maniera naturale, il 3-0 finale non racconta tutto, delle occasioni create, dei tre pali colpiti e da dei powerplay giocati in maniera anche fin troppo “piaciona” con quella determinazione perenne di voler arrivare con il disco da appoggiare semplicemente oltre la linea di porta. In queste situazioni Fischer ha voluto anche fare qualche esperimento, spostando Andrighetto dalla sua posizione di tiratore basso a quella di “regia” sul suo lato opposto, scalando Josi proprio sul cerchio d’ingaggio a scambiarsi con Loeffel sulla linea blu.

Giusto provare ora certi esperimenti, giusto schierare Schmid in porta, che non ha avuto un gran da fare ma che si è fatto trovare concentrato in quelle occasioni avversarie dopo aver guardato la partita da lontano per parecchi minuti. Anche Jung è stato schierato con più regolarità, ma il numero 18 del Davos non ha dato grandi garanzie soprattutto nei posizionamenti, soffrendo sulla velocità di esecuzione del gioco praticato dalla Svizzera.

Parlando ancora della partita – quel poco che c’è da dire – per la Svizzera è stato sicuramente l’ideale chiuderla relativamente presto, piuttosto che rischiare di tirarla troppo per le lunghe, anche al costo di aver trasformato la contesa in un’esibizione soporifera per chi vi assisteva (comunque ancora oltre 15’000 gli spettatori) ma questo era probabilmente il piano attuato da Fischer. Insomma, se ci si è annoiati a lungo dopo le reti degli elvetici è perché molto probabilmente tutto è filato liscio.


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