GINEVRA – Dopo l’interessante periodo di inizio stagione in cui si era aggiunto allo staff dell’Ambrì Piotta, il mitico coach canadese Claude Julien è tornato sulla panchina biancoblù in quel di Ginevra, e darà una mano allo staff leventinese sino al prossimo 20 dicembre.
“Mi era piaciuta molto la prima esperienza e dunque rieccomi qui. Ho accettato con piacere l’invito dell’Ambrì. Spero di poter dare un contribuito con i miei consigli”, ha spiegato il 62enne al termine della sfida delle Vernets.
La prima volta eri arrivato in Ticino grazie all’amicizia che ti lega a René Matte, com’è andata stavolta?
“Paolo Duca mi ha contattato telefonicamente, mi ha chiesto se fossi interessato a tornare al fine di dare una colpo di mano. Ho accettato subito con piacere”.
Sei arrivato da poco, è forse difficile giudicare, ma hai trovato una squadra diversa rispetto al tuo primo passaggio?
“È davvero dura rispondere essendo appunto giunto da pochissimo, posso solo limitarmi ad esprimermi in merito alla partita di Ginevra. Devo dire che il risultato ha punito i ragazzi oltremisura, ho visto delle buone cose, una buona attitudine, gente che ha lottato. A mio avviso la prestazione offerta è un buon punto di partenza dove sono emerse prospettive interessanti”.
L’Ambrì ha annunciato che resterai sino al 20 dicembre, c’è una possibilità che la tua permanenza venga prolungata?
“No, la famiglia mi aspetta per le feste natalizie, non posso sgarrare, non me lo perdonerebbero (ride ndr). Rientrerò sicuramente in Canada quel giorno”.
Non c’è il 2 senza il 3?
“Ecco, questa è già una possibilità più concreta. Mi piace veramente tanto dare una mano a questo club ed essere qui. Se l’Ambrì dovesse avere il desiderio o la necessità di richiamarmi ulteriormente, potrei benissimo ritornare”.