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Interviste

Ireland: “È tempo di prendersi le responsabilità e capire che tipo di club vogliamo essere”

Il coach ha analizzato la situazione: “Quando giochiamo come sappiamo, abbiamo visto momenti molto buoni questa stagione. Il problema è l’inconsistenza, ora dobbiamo rendere più solido il nostro gioco”

LUGANO – Nonostante le difficoltà che continua a palesare negli scontri diretti, il Lugano grazie a un successo contro il Rapperswil continua a rimanere attaccato alla linea.

Greg Ireland, un’altra partita sulle montagne russe…
“Non sono state davvero delle montagne russe. Siamo andati in vantaggio e poi verso la fine della partita abbiamo perso alcuni dischi, dovuti magari ad un po’ di arroganza che si palesa quando si è in vantaggio e ci si sente quindi troppo sicuri. Abbiamo però fatto bene molte cose in questa partita, penso che il nostro boxplay sia stato molto buono, mentre il powerplay è stato attivo e vivace. Dobbiamo solo giocare il disco in maniera più pulita in zona neutra e capire che siamo nel periodo dell’anno in cui le partite si vincono con un gioco duro e semplice”.

Quello che più conta è che alla fine ci sono i tre punti… Ci si può considerare felici?
“Direi che non sono mai felice in questo periodo dell’anno. È tempo di playoff, siamo in questo stato già da un po’ di tempo e il mio compito adesso è di rendere il nostro gioco più solido, intelligente e duro. Entrando in merito della partita di sabato sera, non eravamo nemmeno sicuri di quale sarebbe stato il nostro lineup, abbiamo molti infortunati e molti altri hanno giocato acciaccati. Penso che i nostri ragazzi abbiano fatto un buon lavoro e sono fiero di come si sono battuti”.

Come si spiega la controprestazione a Zurigo la sera prima?
“Buona domanda. Per me è stata una vera delusione bucare quella partita dopo una grande vittoria, siamo passati da una delle migliori prestazione stagionali a probabilmente la peggiore. Penso che siamo stati piatti nelle ultime tre partite in cui abbiamo affrontato lo Zurigo e questo è inaccettabile. È un problema che dobbiamo affrontare per migliorarci”.

Quali misure si può prendere per far sì che martedì a Friborgo offriate una prestazione simile a quella con il Losanna?
“Se lo sapessi, avrei una carriera come mago. Per me si tratta di semplicità di lavoro, chiarezza riguardo a quale sia la nostra missione e il nostro gameplan e assicurarmi che tutti sentano la responsabilità di questo. Quando parliamo di responsabilità, adesso è il momento in cui come squadra devono prendersela. Devono mostrare quello che sono capaci di fare, che vogliono vincere le partite e partecipare ai playoff. Penso che adesso sia una cosa di squadra, dobbiamo davvero capire cosa vogliamo essere come club. Questa è la sfida”.

Come si vive a livello mentale gli alti e bassi della squadra?
“Quando giochiamo come sappiamo, abbiamo visto momenti molto buoni questa stagione. Il problema è l’inconsistenza nel nostro gioco, non solo di partita in partita, ma da periodo a periodo. Giochiamo magari per 50 minuti e poi spariamo per 10. Per me l’importante è voler essere chi siamo come gruppo. Non si tratta di individualità, ma di sacrificio per il bene del gruppo. Dobbiamo essere un po’ più lavoratori. Non sarà bellissimo da vedere, ma così si vincono partite di hockey ed è un piano di successo. Un’altra cosa che voglio dire è che quando giochiamo bene difensivamente, la conseguenza è che creiamo gioco offensivo, molte occasioni e molti gol. Attualmente però uno dei problemi che abbiamo è che in zona offensiva abbiamo troppa fretta e non vi trascorriamo abbastanza tempo. Con questo discorso in ogni caso non voglio smorzare la nostra partita di sabato sera, abbiamo dato una grande risposta e non è stato facile con tutti gli infortunati che abbiamo avuto. La mentalità è stata quella giusta nonostante abbiamo perso un pezzo chiave come Elvis, Vauclair è rientrato nonostante non fosse al top e abbiamo pure perso Wellinger. Penso che abbiamo fatto un grande passo avanti e dato una buona risposta, quindi concentriamoci su questo”.

Cosa si può dire invece sulla situazione di Merzlikins?
“Non era in grado di giocare sabato sera. Era una partita da vincere, non manchiamo di rispetto a nessun avversario. Non ci siamo detti “ehi, lasciamogli una giornata di riposo e diamo un’occasione a Müller”. Dobbiamo essere sicuri di fare la cosa giusta, la ragione per cui Elvis è stato sostituito a Zurigo non erano i gol che ha preso, ma l’infortunio. Al momento non ho ancora idea se sarà a disposizione martedì a Friborgo”.

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