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Lugano

Il Lugano torna da Rapperswil con tre punti e il secondo posto

RAPPERSWIL – LUGANO

0-2

(0-0, 0-1, 0-1)

lugano
Reti: 25’31 Vauclair (Klasen, Schlumpf) 0-1, 41’41 Filppula 0-2

Note: Diners Club Arena, 4’311 spettatori. Arbitri Mandioni, Wiegand, Abegglen, Dumoulin
Penalità: Rapperswil 4×2′, Lugano 5×2′

RAPPERSWIL – L’occasione era ghiotta, perché rendere visita alla penultima della classe significava avere buone possibilità di incamerare la terza vittoria consecutiva e darsi una sistemata lassù, nelle prime posizioni di classifica. Ad ogni modo il momento è favorevole ai bianconeri, perché nonostante le numerose assenze, Hirschi e compagni venivano da sette partite consecutive in cui hanno incamerato punti.

Assenze che si sono parzialmente diradate per la trasferta di in canton San Gallo, dato che Fischer ha potuto contare sull’esordio stagionale di Kparghai e i rientri di Sannitz e Fazzini. Riportato il mendrisiense al centro di Klasen e Pettersson, l’allenatore bianconero ha optato pure per lo schieramento di Manzato tra i pali, con McLean che è tornato a fianco del fido Kostner.

Che le partite in quel di Rapperswil tra i padroni di casa e i bianconeri non avessero mai scaturito chissà che qualità di gioco è da tradizione, e adattarsi al gioco piuttosto precario dei sangallesi – aldilà del blocco da powerplay, anche gli svedesi fanno quel che possono – risulta spesso una fanghiglia in cui affondano diverse squadre, anche le più dotate tecnicamente.

Effettivamente anche il Lugano non ha certo messo sul ghiaccio i parametri di una partita scintillante, ma è bastato sfruttare gli errori degli uomini di Eldebrink e gestire il risultato (finalmente uno shutout…) per portare a casa 3 punti non facili, ma neanche estremamente difficoltosi.

Dopo una prima metà di partita piuttosto blanda, i bianconeri hanno cominciato ad alzare il ritmo delle operazioni, cosa che ha spesso messo in difficoltà la retroguardia dei Lakers. Un po’ di imprecisione, sfortuna e anche qualche parata di Wolf ha impedito a un Klasen letteralmente immarcabile di portare a termine diversi show, anche se Vauclair, proprio su una respinta di Wolf dopo tiro dello svedese, ha portato definitivamente in vantaggio gli ospiti.

Importantissimo dal lato mentale è stato poi il gol di Filppula in entrata di terzo tempo, per la carica positiva che ha avuto sui bianconeri – non sempre precisi e diretti ma più sicuri e decisi – e, a causa del clamoroso errore di Wolf, per il senso di paura di sbagliare ormai intrinseco nella testa dei padroni di casa.

Gestione del risultato riuscita poi senza correre troppi pericoli, vuoi per la pochezza di un Rapperswil che fuori dagli svedesi ha ben poche soluzioni offensive, vuoi anche per la sicurezza mostrata da Manzato, premiato meritatamente con il primo shutout stagionale. L’unica vera arma di un certo livello che poteva mostrare il Rapperswil era il suo powerplay (tra i migliori della lega) ma ancora, l’ottimo box play impostato dal Lugano ha annullato le 5 superiorità ottenute dai padroni di casa.

D’altro canto, anche il powerplay bianconero ha parzialmente deluso, perché se da una parte non faticava a installarsi nel terzo e a tentare le soluzioni verso la porta, la troppa prevedibilità ha spesso fatto difetto. Alla fine sono da segnalare le ottime prove di Manzato, sicuro e pulito, così come quelle di Klasen e Kparghai. Lo svedese non ha segnato non si sa per quale miracolo, ma le sue serpentine, le sue accelerazioni improvvise e la maniera con cui attira i difensori per poi smarcarsi o smarcare qualche compagno hanno del straordinario. Il difensore invece si merita un elogio per un esordio positivo, senza timore e l’impatto energico avuto sul gioco della squadra.

Per i bianconeri una vittoria “logica” e di gestione intelligente, del risultato così come delle forze fisiche e mentali. I gol arrivati in momenti topici dell’incontro, la capacità di coglierli sfruttando anche gli errori altrui e la loro gestione sono indici di una squadra che ha sicurezza nei propri mezzi. Non va sottovalutato l’impatto che potrà avere questa vittoria, ricordando i dispiaceri i sacrifici di sudore che questa pista ha spesso riservato in tempi recenti.

Niente di meglio di una buona dose di fiducia e una situazione di classifica “rilassante” prima di affrontare il Ginevra in una partita che, si sa già quando c’è McSorley nei paraggi, costerà diverse energie fisiche e mentali.

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