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Lugano

Il Lugano strapazza il Friborgo, dragoni battuti 6-1 a Yverdon

Nella seconda giornata della Coupe des Bains, i bianconeri si sono mostrati solidi in difesa e spietati in power play. Nonostante le molte assenze sono tanti i segnali positivi per Greg Ireland

Il Lugano strapazza il Friborgo, dragoni battuti 6-1 a Yverdon

FRIBORGO – LUGANO

1-6

(0-2, 0-1, 1-3)

Reti: 3’25 Bertaggia (Lapierre, Ronchetti) 0-1, 15’51 Hofmann (Fazzini, Ulmer) 0-2, 27’26 Lapierre (Hofmann) 0-3, 41’38 Fazzini (Hofmann) 0-4, 48’44 Glauser (Meunier) 1-4, 54’56 Sannitz (Hofmann, Fazzini) 1-5, 56’48 Lapierre (Morini) 1-6

Note: Yverdon, 1’400 spettatori. Arbitri Stricker, Urban; Gnemmi, Rebetez
Penalità: Friborgo 6×2′ + 1×5′ + 1×20′ (Rathgeb), Lugano 5×2′ + 1×5′ + 1×20′ (Bertaggia)

YVERDON – Un’aggiustata alla difesa era perlomeno d’uopo dopo il rocambolesco successo per 5-4 sul Malmö, e così è stato. Il Lugano di Ireland non solo ha convinto per la prova difensiva (contando anche le assenze dei vari Vauclair, Riva e Sanguinetti, ammalati), ma ha saputo produrre sei reti grazie a un power play letale e a una continua produzione di azioni offensive.

Se da una parte il Friborgo era privo di Cervenka e Brust, Ireland ha fatto a meno (oltre ai già citati difensori e a Merzlikins) anche di Cunti e degli infortunati Brunner e Klasen, defezioni che hanno permesso il debutto in prima squadra del giovane Timo Demuth. Ottimi segnali, dunque, pur se sempre di amichevoli si tratta, ma ciò che traspare da questi match è una squadra compatta che sa produrre gioco con quattro blocchi e pure se priva di alcuni grossi interpreti.

Dopo un primo tempo chiuso già in vantaggio per 2-0 grazie ai gol di Bertaggia e Hofmann (in forma straripante) le cose migliori i ragazzi di Ireland le hanno mostrate dal 20′ in avanti, in particolare in un secondo tempo a senso unico.

Spesso schiacciato nel proprio terzo, il Friborgo ha patito le pene dell’inferno sul disco che girava da una paletta all’altra dei bianconeri, e quando si trattava di uscire dalla zona difensiva, l’alto forecheck di Lapierre e compagni ha spesso indotto in errore la difesa burgunda, proprio come in occasione del 3-0 a firma del canadese.

Musica che è cambiata poco anche nel periodo conclusivo, con il Friborgo spesso in affanno e poco pericoloso dalle parti di un ottimo Manzato, capitolato solo sul gol in power play di Glauser, e l’orchestra ha continuato a dirigerla il Lugano. Altre due reti in power play, altre giocate di Hofmann, in veste di regista e tiratore basso del suo blocco di superiorità, tanta sicurezza nelle giocate, insomma nella serata di Yverdon il Lugano ha fatto divertire e si è divertito.

In attesa di vedere all’opera il miglior Lajunen, un po’ in ombra nel secondo match della Coupe des Bains, il Lugano si avvicina all’esordio in campionato regalando buoni segnali, così che anche gli assenti preoccupano un po’ meno.

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