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Lugano

Il Lugano cresce in concretezza e disciplina, il Davos è battuto

Thürkauf e compagni terminano al meglio il back-to-back del fine settimana. Rete spettacolare di Ruotsalainen, ancora tra i protagonisti

(Photobrusca & Luckyvideo)

Il Lugano cresce in concretezza e disciplina, il Davos è battuto

LUGANO – DAVOS

5-2

(2-0, 1-0, 2-2)

Reti: 6’29 Thürkauf (Carr, Mirco Müller) 1-0, 15’31 Verboon (Ruotsalainen, Mirco Müller) 2-0, 29’26 Ruotsalainen (Joly) 3-0, 43’44 Zanetti (Carr) 4-0, 44’14 Alatalo 5-0, 47’34 Bristedt (Stransky) 5-1, 52’57 Bristedt 5-2

Note: Cornèr Arena, 3’108 spettatori
Arbitri: Stolc, Hungerbühler; Cattaneo, Meusy
Penalità: Lugano 5×2, Davos 5×2

Assenti: Marco MüllerArno SnellmanMarkus GranlundThibault FattonBernd WolfStephane PatryJeremi Gerber

LUGANO – Due partite vere per testare il polso a un Lugano in piena preparazione, due partite vere anche per lanciarsi verso la parte dura di questo avvicinamento alla nuova stagione, con il camp di Lenzerheide alle porte.

Le partite contro Kloten di venerdì e contro Davos sabato hanno insomma consegnato un Lugano in crescita, compatto e aggressivo, e che soprattutto di fronte ai grigionesi ha mostrato più disciplina e concretezza, trovando una meritata vittoria per 5-2.

Nella vittoria che ha preceduto la presentazione ufficiale della squadra c’è tanto sia dei nuovi arrivati che pure di chi aveva bisogno di una nuova partenza e in questo senso i segnali complessivi non possono che incoraggiare il pubblico bianconero, che ha potuto assistere anche a momenti di hockey piacevole e spettacolare.

(Photobrusca & Luckyvideo)

Tra chi è di fronte a una nuova partenza c’è sicuramente capitan Thürkauf, a segno di nuovo con la rete d’apertura su assist di un Carr anche lui in decisa crescita e poi sono arrivate le conferme delle facce nuove, con un gol tutto potenza e pattinaggio di Verboon e la perla di Ruotsalainen.

Il finlandese si è guadagnato la standing ovation della Cornèr Arena dopo aver trasformato il 3-0 con un “airhook” – detta anche Michigan move – ed in generale ha ancora mostrato quale energia e tecnica può portare sul ghiaccio un giocatore della sua portata, sempre attivo e voglioso di giocare tantissimi dischi in ogni situazione.

Nonostante inizialmente fosse stato il Davos a mantenere di più il controllo del disco, il Lugano ha fatto in modo che questo diventasse un po’ fine a se stesso, dato che l’ottimo Koskinen è sempre stato protetto bene dai suoi, e quando i bianconeri hanno ricominciato a far girare le gambe a regimi più alti dopo aver smaltito la partita della sera prima, si è riconosciuta una squadra molto intraprendente e positiva.

Non tutto ovviamente funziona ancora alla perfezione, ma fa ben sperare quanta applicazione sappiano mettere tutti dal primo all’ultimo, anche se qualche pedina sembra ancora alla ricerca delle migliori sensazioni. In generale ritroviamo un Mark Arcobello ancora piuttosto anonimo e un Calle Andersson un po’ discontinuo, così come tra i nuovi arrivati Cole Cormier sembra quello che più fatica a trovare concretezza e verticalità nel gioco, mentre hanno sorpreso in positivo le due prestazioni difensive di Hausheer, il quale brilla per personalità e calma, con un Cjunskis sempre propositivo e decisamente affamato in attacco.

(Photobrusca & Luckyvideo)

In generale il Lugano di questo week end ha mostrato quali sono le sue facce, quella in cui trovare ancora i giusti equilibri, quelli difensivi e apparsi fragili soprattutto nella prima parte della sfida contro il Kloten ma aggiustati di fronte alla squadra di Holden, e quelli di una fase offensiva che – oltretutto ancora con Granlund a riposo e un Marco Müller da recuperare – può veramente produrre occasioni a scadenza regolare, con in più un power play che sta prendendo una forma finalmente delineata anche grazie ai nuovi innesti, un’arma che nella stagione alle porte il Lugano non potrà più permettersi di sprecare con certi nomi nel line up.

La preparazione della squadra bianconera dunque prosegue in maniera piuttosto positiva, aldilà delle vittorie a dare più fiducia è il vedere un gruppo sereno e compatto che cresce di settimana in settimana.

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