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Il Lugano batte il Kloten ai rigori e attende al varco lo Zugo

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LUGANO – Lo si era detto in precedenza che l’ultima serata di regular season sarebbe stata emozionante e incerta, per quello che riguardava gli accoppiamenti nei quarti, e infatti è stato così. Se fino al 59’38” i tifosi bianconeri si stavano rassegnando ad uno scontro con il Berna, pochi minuti dopo hanno potuto tirare il fiato constatando che l’avversario dei play off sarà lo Zugo. Chiaramente non che lo Zugo sia una squadra rammollita, tutt’altro, vista la sua terza posizione finale, ma il sentimento generale era che il Berna sarebbe stata la carta peggiore da pescare dal mazzo.

La sfida tra bianconeri e aviatori è stata insomma un crocevia importante per i padroni di casa, ma addirittura vitale per gli ospiti di Hollenstein. Infatti nemmeno la vittoria avrebbe garantito il passaggio nei quarti di finale a Jenni e compagni, che sono scesi in Ticino con la consapevolezza di giocarsi il tutto per tutto, sessanta minuti per una stagione da salvare. Il Lugano da par suo ha ripresentato in pista la medesima formazione vista a Rapperswil, con le uniche eccezioni che hanno visto l’assenza di Vauclair per infortunio e Steiner lasciare il posto tra i titolari a Fazzini sin dall’inizio.

DSC_3079(© A. Branca)

L’inizio gara è stato piuttosto guardingo su entrambi i fronti, con un Lugano poco propenso ad alzare i ritmi delle operazioni e il Kloten attento a chiudere gli spazi e a partire in contropiede, ma pazientemente, senza volersi aprire eccessivamente ai contrattacchi di Metropolit e compagni. I primi dieci minuti del terzo centrale hanno visto i Flyers alzare il livello e il ritmo delle operazioni, grazio allo slancio trovato dopo il gol d’apertura di Stancescu al 22’.

Da lì fino almeno al 35’ il Lugano – che ha schierato di nuovo Steiner a causa dell’infortunio di Rüfenacht – ha subito parecchi contrattacchi di un Kloten che voleva definitivamente portare a casa i tre punti, ma un Flückiger in stato di forma eccezionale ha impedito che gli zurighesi prendessero più reti di vantaggio. Nel terzo periodo il Lugano ha contenuto meglio Willsie e banda, ma il forechecking e la foga ospiti erano tali da mandare in frantumi ogni tentativo o quasi dei padroni di casa di acciuffare il pareggio.

Questo fino al momento in cui Huras ha chiamato uno dei suoi time out in zona…Mclean, togliendo Flückiger e inserendo il numero 53 come sesto uomo di movimento, che come già successo, a pochi secondi dalla sirena finale ha premiato un Lugano un po’ disordinato ma comunque volenteroso e caparbio. Nell’overtime il Lugano ha avuto alcune buone occasioni per portare a casa due punti, contro i Flyers ormai rassegnati ai play out, ma ha dovuto attendere che Domenichelli, Linglet e Steiner trasformassero i loro rigori per poter esultare alla vittoria e tirare il fiato in vista dei quarti, che grazie alla differenza reti migliore del Ginevra si annunciano meno proibitivi di quel che si pensava pochi minuti prima.

DSC_3647(© A. Branca)

Tra i migliori bianconeri due dei suoi giovani, ossia Luca Fazzini e Dario Simion, sempre energici e volenterosi ma anche pungenti in attacco, e in particolare il valmaggese è stato molto bravo alle assi e in fase di copertura. In difesa Steve Hirschi ha ormai raggiunto i suoi livelli standard, diventando il migliore del reparto per completezza e intelligenza di gioco, se solo osasse di più al tiro sarebbe un giocatore eccezionale. Giustamente premiato come migliore in pista, Michael Flückiger ha confermato, se mai ce ne fosse bisogno, che nei play off si potrà contare su un portiere in grandissima forma, che sin dall’inizio su queste pagine pronosticavamo come qualcuno ben migliore di una semplice riserva.

Per il Lugano sarà fondamentale ritrovare il ritmo e l’intensità di due settimane orsono, dato che alcuni giocatori sono sembrati un po’ al risparmio in queste ultime partite, ma ancor di più bisognerà ritrovare l’efficacia del power play, esercizio in cui lo Zugo eccelle. I rientri di Domenichelli e Steiner sembrano aver paradossalmente messo in leggera difficoltà Huras, ma entrambi – nonostante Steiner abbia giocato solo due tempi – sono in ripresa, e un’ampia rosa di possibilità è fondamentale per andare avanti nei giochi che contano.

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