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National League

Il Kloten vuole ripartire e tornare a decollare, ma per ora sembra solo in fase di stallo

Dopo il terremoto della scorsa stagione, gli aviatori si sono affidati alla grande esperienza di Lauri Marjamäki per la panchina. Tante perdite di peso però non permettono di fare grandi passi avanti nell’immediato

L’inizio della stagione 2024/25 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


KLOTEN

La rosa 2024/25

PORTIERI
Ludovic Waeber, Sandro Zurkirchen

DIFENSORI
Thomas Gregoire (🇨🇦), Matthew Kellenberger, Sami Niku (🇫🇮), Bernd Wolf, Dario Sidler, Steve Kellenberger, Leandro Profico, Luca Deussen, Rajan Sataric, Nicholas Steiner

ATTACCANTI
Keanu Derungs, Mischa Ramel, Miro Aaltonen (🇫🇮), Deniss Smirnovs, Axel Simic, Niko Ojamäki (🇫🇮), Harrison Schreiber, Keijo Weibel, Tyler Morley (🇨🇦), Joel Marchon, Dario Meyer, Daniel Audette (🇨🇦), Reto Schäppi, Rafael Meier, Nolan Diem


(PostFinance/KEYSTONE/Philipp Schmidli)

Quella appena passata è stata una stagione simile ad un incubo per il Kloten, incapace di trovare stabilità e serenità non solo all’interno della squadra ma anche a livello di staff e direzione sportiva.

Dapprima si è “promosso” in panchina il direttore sportivo Gerry Fleming, poi quando la società ha capito che il canadese aveva tirato in aria un po’ troppi piatti dalla dispensa si è pensato – un po’ inspiegabilmente a onor del vero – di virare su Stefan Mair, fino a lì impegnato con la U20 dell’Ambrì Piotta. In un contesto di caos completo, di giocatori invitati a lasciare il club e altri incapaci di riprendere in mano la leadership, l’italiano ha potuto fare ben poco, terminando la stagione al 13esimo posto e salvandosi per l’assenza di promozioni dalla Swiss League.

Quel Kloten ha mostrato una flessione di ben 21 punti rispetto alla stagione della promozione in National League, trovando da subito problemi di rendimento dei suoi uomini migliori, Aaltonen e Ojamäki su tutti, senza risparmiare da delusioni nemmeno l’oggi biancoblù Jonathan Ang.

A fronte di un reparto difensivo che nonostante tutto ha mostrato praticamente gli stessi numeri della stagione precedente – non che sia un grande complimento – a mancare sono state anche le reti, con un gioco offensivo e un powerplay ridotti ai minimi storici, con il caos generato attorno alla squadra da parte della direzione sportiva di sicuro molto influente sulle prestazioni degli aviatori.

Per ritrovare un po’ di stabilità la società zurighese ha voluto ripartire da un nuovo direttore sportivoRicardo Schödler, da anni team manager e responsabile delle operazioni sportive delle nazionali svizzere – il quale ha saputo subito virare su un coach ancora relativamente giovane ma di grandissima esperienza quale Lauri Marjamäki, due volte campione di Finlandia e vincitore di un argento mondiale e un bronzo olimpico con la “Suomi”.

Un profilo di grande impatto quello del 47enne, alla prima esperienza in un campionato fuori dalla Liiga ma che ha sempre portato grande stabilità nei suoi club, dove è rimasto sempre per almeno tre stagioni senza troppi sobbalzi.

Il nuovo coach dovrà ridare stabilità e soprattutto fiducia a un gruppo uscito con ossa e morale rotti dopo la scorsa stagione, senza poter fare grandi sogni visto il roster a disposizione ma con la consapevolezza di dover lottare per evitare gli ultimi due posti e di guardarsi pure le spalle. L’organico a sua disposizione sembra infatti uno dei più deboli della National League e non lascia decisamente spazio a sogni o speculazioni.


ARRIVI
Keijo Weibel (F, Langnau)
Nolan Diem (F, Langnau)
Bernd Wolf (D, Lugano)
Reto Schäppi (F, ZSC Lions)
Ludovic Waeber (G, ZSC Lions)
Daniel Audette (F, Ajoie)
Sami Niku (D, Ilves)
Thomas Gregoire (D, Friborgo)

PARTENZE
Marc Marchon (F, Berna)
Dominik Diem (F, ritiro)
Mark Sever (F, Bienne)
Jonathan Ang (F, Ambrì Piotta)
Nathan Beaulieu (D, Barys Astana)
Kevin Lindemann (F, Turgovia)
Juha Metsola (G, Tappara)
Matteo Nodari (D, ritiro)
David Reinbacher (D, Montreal Canadiens)
Michael Loosli (F, ???)
Patrick Obrist (F, ???)

STRANIERI
Miro Aaltonen (F, 🇫🇮)
Niko Ojamäki (F, 🇫🇮)
Tyler Morley (F, 🇨🇦)
Daniel Audette (F, 🇨🇦)
Sami Niku (D, 🇫🇮)
Thomas Gregoire (D, 🇨🇦)


E se il reparto d’attacco è quello che più ha sofferto la scorsa stagione, la partenza di Jonathan Ang per la Leventina non può di certo essere vista come un buon segnale, dato che aldilà delle difficoltà incontrate anche dal canadese, il 28enne era di sicuro il giocatore più talentoso e determinante della rosa. Il rimpiazzo Daniel Audette – comunque centro puro a differenza di Ang – non ha mai brillato particolarmente in National League ma avrà il compito di rinforzare la situazione al centro, dove principalmente Miro Aaltonen poteva garantire cervello e continuità se ripresosi dalle difficoltà, con un Tyler Morley ancora un po’ incognita se confrontato con il livello svizzero.

Tanto ci si aspetta da Ojamäki, in grande difficoltà la scorsa stagione nonostante la nomea di grande scorer in giro per l’Europa, ma oltre a questi uomini c’è ben poco da stare allegri, con il solo Simic tra gli svizzeri capace di dare un contributo tangibile, in attesa di vedere se sapranno fare il grande salto i talenti di Mischa Ramel e Keanu Derungs.

Ottimo innesto per solidità, leadership ed esperienza è quello di Reto Schäppi, che andrà ad aggiungere solidità con Nolan Diem e Dario Meyer, ma senza un apporto deciso e dominante degli stranieri non sarà facile per gli aviatori staccarsi dalla mediocrità di una stagione fa.

Anche dal reparto difensivo gli spunti positivi escono con il contagocce, dato che è stato la scorsa stagione il peggiore dell’intera lega, non aiutato certo dalle prestazioni dei suoi portieri, con un Metsola arrivato ai suoi minimi storici con più di tre reti subite a incontro così come il suo back up Sandro Zurkirchen.

Oggi il finlandese è stato sostituito con Ludovic Waeber, sempre promettente ma ora di fronte al suo primo impegno da portiere titolare, il quale dovrà essere pronto ad assorbire l’urto derivato da una difesa che non sembra aver fatto grandissimi passi avanti.



Partiti Nodari (ritiro) e Kindschi (Berna), il compito di guidare il reparto sarà ancora sulle spalle degli stranieri, con quel Sami Niku tanto chiacchierato lo scorso inverno e Thomas Gregoire.

Niku è un difensore prettamente offensivo, che di certo non contribuirà ad aumentare la solidità della retroguardia ma è stato pensato come ingaggio in favore delle transizioni offensive e del powerplay, altro esercizio sofferto degli zurighesi.

Gregoire non è certo un grande nome, ma può portare discreta solidità ed esperienza senza essere dominante nel ruolo. Altra solidità può arrivare dall’ex bianconero Bernd Wolf, partito da Lugano per trovare più spazio nel miglior momento della sua carriera, il quale assieme a Profico dovrà costituire il nucleo svizzero di difesa principale della squadra.

Non è un quadro molto esaltante quello che esce dall’analisi della squadra zurighese, ma con più stabilità e un apporto migliore degli stranieri – dei quali alcuni sono comunque di alto profilo – e dei portieri può tornare a giocare con più serenità.

La rosa non permette però sogni o distrazioni, a Marjamäki spetta il compito di prevenire grossi scossoni e soprattutto di tenere alta la tensione, e di non dare per scontato il fatto di lasciarsi alle spalle almeno l’Ajoie.


MIGLIOR INNESTO

Sami Niku: Il difensore finlandese non ha nelle corde la solidità difensiva ma è in grado di dare un apporto offensivo molto pesante e di guidare il power play. Per una squadra come il Kloten è sicuramente un giocatore di molto sopra la media per le sue capacità, molto a livello di costruzione offensiva passerà dalle sue mani.

ADDIO DOLOROSO

Jonathan Ang: La sua ultima stagione è stata difficile, ma in quel contesto per nessuno sarebbe stato facile emergere. Il canadese passato all’Ambrì Piotta era sicuramente il cervello della squadra e l’attaccante di maggior talento degli aviatori, sostituirlo non sarà per nulla facile

FATTORE X

Sangue freddo e realtà: Davanti le squadre si attrezzano, dietro l’Ajoie fa piccoli passi per impensierire gli avversari diretti. Il Kloten non dovrà farsi distrarre dal suo obiettivo di guardare partita per partita per non rischiare di cadere in un altro pozzo, ma soprattutto non potrà permettersi di dare per scontato che ci siano molte squadre più deboli, perché le brutte sorprese sono sempre dietro l’angolo.


La classifica di HSHS

1. ZSC LIONS
2. GINEVRA
3. ZUGO
4. _________
5. _________
6. _________
7. DAVOS
8. _________
9. _________
10. BIENNE

11. __________
12. LANGNAU
13. KLOTEN
14. AJOIE

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