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Coppa Spengler

Il Davos risponde presente, Mountfield KO con un secco 5-1

I grigionesi si sono dimostrati cinici di fronte a un volenteroso Mountfield, privo di Bednar e Kukumberg. Doppietta per Morin, protagonista Van Pottelberghe

Il Davos risponde presente, Mountfield KO con un secco 5-1

DAVOS – MOUNTFIELD

5-1

(1-0, 3-0, 1-1)

Reti: 00’37 Morin (Sallinen) 1-0, 23’35 Sallinen (Nygren, Morin) 2-0, 25’05 Sciaroni (Johansson, Kessler) 3-0, 33’36 Buck (Schneeberger, Paschoud) 4-0, 42’34 Morin (Sallinen, Kousal) 5-0, 44’36 Simanek (Cibulskis, Zamorsky) 5-1

Note: Vaillant Arena, 6’300 spettatori (tutto esaurito)
Penalità: Davos 4×2′, Mountfield 7×2′

DAVOS – Anche i padroni di casa, attesi come l’ultima delle “big” ad esordire in questa 91esima edizione della Coppa Spengler, non hanno tradito le attese del proprio pubblico, sbarazzandosi del Mountfield con un netto 5-1.

Eppure il risultato così largo non deve ingannare, dato che fino al 3-0 di Sciaroni il Mountfield noin aveva sfigurato, anzi, per alcuni tratti i cechi hanno manovrato anche meglio del Davos, soprattutto affidatosi alle furiose e isteriche ripartenze di forza e spesso solitarie dei propri attaccanti (con oltretutto i rinforzi di Lofquist, Morin e Sallinen).

Dall’altra parte i cechi si sono voluti invece affidare alla pazienza, alla manovra più ordinata e calcolata, mostrando anche ottime doti di possesso del disco ma peccando sotto porta. Va detto che il Davos ha avuto in Van Pottelberghe un portiere per lunghi momenti intrattabile, mentre sul fronte opposto Pavelka non ha dato le stesse sicurezze del suo dirimpettaio.

A risultato ormai acquisito, il Davos ha potuto controllare la partita, anche se un qualche sussulto da parte di Granak e compagni (privi oltretutto di Kukumberg e Bednar) ha riportato l’equilibrio nel gioco e il portierino grigionese si è rifatto vivo come protagonista dell’incontro, pur capitolando nello scontro faccia a faccia contro Simanek.

In pratica l’incontro è stato deciso in buona parte dai rinforzi dei grigionesi, con le due reti di Morin e quella di Sallinen, oltre a quelle di Sciaroni e di Buck, l’ultimo arrivato in casa Del Curto, con l’appoggio di un Van Pottelberghe ai livelli che ci si aspetta anche in campionato.

Sicuramente il Mountfield avrebbe meritato perlomeno un risultato più stretto, per la volontà e la capacità di gioco mostrate, ma a Lhotak e compagni sono mancate le individualità dei propri avversari.


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