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Coppa Spengler

Il cuore dello Straubing batte la Dynamo, Tigers in semifinale

I tedeschi ribaltano il risultato ed eliminano i finalisti della scorsa edizione. La grande caparbietà e la voglia di lottare hanno premiato i ragazzi di Pokel

Il cuore dello Straubing batte la Dynamo, Tigers in semifinale

DYNAMO PARDUBICE – STRAUBING TIGERS

2-4

(1-1, 1-0, 0-3)

Reti: 12’41 Connolly 0-1, 17’50 Rakos (Kousal, Ceresnak) 1-1, 22’53 Kelemen (Sedlak, Kaut) 2-1, 47’22 Braun (Brandt, Connolly) 2-2, 56’22 Samuelsson (Hede, Brandt) 2-3, 56’47 Samanski 2-4

Penalità: Dynamo 5×2, Straubing 5×2

DAVOS – Due squadre che, nonostante l’evidente mancanza di brillantezza su più cambi per via delle energie spese negli scorsi incontri – soprattutto da parte dei Tigers – se la sono comunque giocata fino in fondo, e ancora una volta la formazione tedesca ha dato prova di essere arrivata alla Spengler con l’intenzione di dare il massimo.

I ragazzi di Tom Pokel lo hanno dimostrato dopo aver tenuto i denti stretti in un primo tempo dominato sostanzialmente dalla Dynamo, la quale però non è riuscita a mettere il ritmo voluto con regolarità. Tra i gol sbagliati e i tanti tiri dei cechi però ne è uscito un primo gol dalla parte inattesa, quella dello Straubing, capace di colpire in shorthand con una bella progressione e successivo polsino precisissimo di capitan Mike Connolly.

Rakos ha rimesso le cose in parità con un tiro angolato su cui forse McIntyre avrebbe potuto fare di più, ma nonostante abbia dovuto raccogliere anche il disco del 2-1 di Kelemen al 23′, il portiere dei tedeschi si è ripreso alla grande compiendo diversi interventi decisivi che hanno tenuto in partita i Tigers.

Non che sull’altro fronte Roman Will – rientrato dopo l’infortunio patito all’esordio – non si sia dovuto impegnare, gli attacchi dello Straubing hanno comunque messo in pericolo il vantaggio risicato, e anche il ceco ha dovuto superarsi in un paio di occasioni, venendo probabilmente salvato anche dalle… telecamere quando in mischia il disco è sparito sotto un suo gambale, con buone probabilità oltre la linea, ma impossibile da vedere pure per gli arbitri.

Il capolavoro però i tedeschi lo hanno riservato per il terzo periodo, quando la squadra ceca ha cominciato a speculare e a limitare gli sforzi nei cambi, lasciando che la maggior energia dello Straubing, squadra che non ha mai mollato nemmeno nelle due precedenti sconfitte, portasse pressione verso Will.

Il portiere della Dynamo ha capitolato una prima volta sul pareggio di Braun (dopo un dubbio annullamento di un primo pareggio pochi istanti prima) e poi sul 2-3 decisivo di Samuelsson con anche parecchie responsabilità. Il gol del 2-4 di Samanski ha poi permesso ai ragazzi di Pokel di poter gestire anche lo sforzo finale della Dynamo, mai andata vicino alla terza rete nemmeno in sei contro cinque, con la lucidità ormai andata.

Gli Straubing Tigers si sono meritati l’accesso alla semifinale con sì una sola vittoria, ma soprattutto con la caparbietà di una squadra arrivata a Davos con l’intenzione di impegnarsi fino in fondo e di mai sfigurare, onorando alla grande la propria presenza in questo torneo, diventandone ora la mina vagante tra le top-4.

L’eliminazione della Dynamo è sicuramente una sorpresa e una delusione, la squadra forse più attrezzata del torneo non ha mai saputo ripetere le prestazioni convincenti che l’avevano portata in finale un anno fa.


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