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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

(PostFinance/KEYSTONE/Christian Merz)

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.


I TOP DI HSHS

Janne Juvonen (Ambrì Piotta – 2 top, 0 flop): È stato il portiere finlandese il protagonista della settimana dei leventinesi, con due prestazioni maiuscole che hanno rappresentato le vere fondamenta su cui si è retta la squadra. Grazie a Juvonen i biancoblù sono infatti rimasti a galla nel difficile inizio partita di Bienne, ed i due punti sono arrivati anche grazie alle sue 48 parate (!) a cui si sono aggiunte quelle con cui ha fermato tutti i rigori seeläander. Ottima poi anche la prova di Berna, dove ha fermato ancora una volta un gran numero di conclusioni tra cui parecchie dallo slot. Nelle otto partite disputate solamente due volte è andato sotto il 92% di interventi, e la sua regolarità in questo avvio di campionato è stata impressionante e decisiva.

Sami Vatanen (Ginevra – 1 top, 0 flop): Un po’ come l’intera squadra, anche il difensore finlandese sta vivendo una prima parte di stagione tra alti e bassi, con un impatto offensivo molto presente ma anche alcune sbavature in retrovia sicuramente da correggere. In generale Vatanen è comunque stato il leader di questo Ginevra nelle prime dieci partite, e nell’ultima settimana ha ottenuto quattro punti tra cui il game winning goal nella sfida contro il Kloten. Nessuno ha inoltre giocato più di lui, ben 26 minuti ad incontro.

Dean Kukan (ZSC Lions – 1 top, 0 flop): Già la scorsa stagione si era imposto come uno dei difensori più dominanti del campionato, e anche in questo autunno sta confermando tutte le sue qualità. Contro il Davos domenica sera ha trovato la sua prima rete in campionato, la quale è stata preceduta però da ben nove assist, con una solidità invidiabile. Praticamente è stato impossibile finora vederlo commettere anche il più piccolo errore di gestione del disco con la sua capacità di leggere in anticipo il gioco, e nell’uno contro uno risulta difficilissimo da superare. Tra tutto questo risalta un bilancio già di +10 in undici partite.

Rudolfs Balcers (ZSC Lions – 1 top, 0 flop): Con tante star in squadra non ci si aspettava forse di vedere la tenuta da topscorer degli ZSC Lions addosso all’attaccante lettone. Eppure Balcers si è meritato quella maglia e quel casco a suon di prestazioni convincenti, tanto che nell’ultima settimana ha saputo mettere assieme tre reti e quattro assist, compreso il gol valso la vittoria ai ragazzi di Crawford contro il Rapperswil. Peccato solo per quel piccolo errore sfortunato in casa contro il Davos appena prima del pareggio grigionese, ma anche nella sfida domenicale è stato uno dei più intraprendenti degli zurighesi.

Aleksi Saarela (Langnau – 2 top, 0 flop): Sta vivendo un inizio di stagione pazzesco il finlandese del Langnau, attualmente il miglior scorer della lega con nove gol segnati in 11 partite. Con il “click” nelle sue prestazioni i Tigers hanno iniziato a macinare punti, con ben cinque risultati utili consecutivi di cui quattro vittorie. Saarela – fresco di rinnovo contrattuale – ha avuto un impatto determinante, con 10 punti (otto gol) nelle ultime sei uscite, il tutto unito a ben 16 tiri in porta (solo Moy ha “sparato” di più). Dal suo repertorio si è visto di tutto: precisi tiri di polso a Porrentruy, un bel one-timer e poi un tu-per-tu vinto con Hollenstein contro lo Zugo, il tutto unito al 53% di ingaggi vinti.

Henrik Haapala (Ginevra): Rimasto senza contratto dopo un’ottima stagione all’Ilves per via dell’incertezza sul suo stato di salute dopo un’operazione, l’ex bianconero sta rivitalizzando piano piano un Ginevra partito con grosse difficoltà. La sua doppietta alla Cornèr Arena è risultata ininfluente, ma il suo bottino parla di più di un punto a partita con un game winning gol, e in settimana ha messo lo zampino in quattro reti segnate dal Ginevra nel successi interni sul Kloten sul Bienne, mettendo a segno anche il rigore decisivo valso la vittoria contro i seeländer, con un totale di due reti e cinque assist nelle ultime tre partite.


I FLOP DI HSHS

Mikko Koskinen (Lugano – 0 top, 2 flop): Per la seconda settimana di fila il portiere finlandese presenta le peggiori statistiche della categoria, dall’83,9% di parate complessivo, a una cifra in negativo di -5,6 interventi decisivi a partita (GSAA, statistica sulle reti salvate). Aldilà delle cifre nude e crude a preoccupare i bianconeri sono comunque le prestazioni di Koskinen – va detto poco protetto dai difensori – ma prive di sicurezza e a volte correlate da un po’ di nervosismo, e alla fine ne scaturiscono prove insufficienti e interventi difettosi come quello visto a Davos. Per ora l’ex Oilers non fa valere certo la sua licenza straniera.

Christian Djoos (Losanna – 0 top, 1 flop): Dopo un avvio di stagione bruciante il Losanna è già incappato nel primo stop, con tre sconfitte nell’ultima settimana ed un bilancio recente che parla di un solo successo nelle scorse sei partite. Da questo filotto di impegni non ne è uscito bene il difensore svedese, come ben testimonia il bilancio di -6 rimediato contro Friborgo, Rapperswil e Zugo. Tra i difensori stranieri condivide con Pokka il fondo della classifica +/-, ed in generale nelle ultime uscite la sua mobilità è sembrata un’arma a doppio taglio, con vari errori di valutazione che hanno lasciato scoperta la difesa vodese.

Ville Pokka (Bienne – 0 top, 1 flop): Arrivato come sostituto dell’infortunato Lövv, ma con le premesse per poter addirittura rappresentare un upgrade dello svedese, Pokka sin qui non ha avuto l’impatto che ci si poteva attendere. Il suo profilo è quello di un difensore solido, ma anche bravo in impostazione e powerplay, ma sinora ha ottenuto appena tre assist e sulla sua settimana sono pesati alcuni errori che lo hanno portato sabato a disputare la sua partita con minor tempo di ghiaccio (17 minuti). Tra gli episodi da correggere ad esempio la leggerezza che aveva permesso al Kloten di firmare il 4-1 venerdì.

Nando Eggenberger (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): È stato un inizio di stagione al di sotto delle aspettative quello di cui si è reso protagonista l’ex Rapperswil, che dopo quanto mostrato nella prima parentesi in Leventina lo scorso anno e poi anche nel preseason, lasciava intendere ad un impatto più marcato di quello constatato sinora. Durante la preparazione era stato affiancato a Spacek e Dauphin, ma dopo alcune partite di campionato è stato spostato nel terzo blocco di Landry ed il suo gioco è andato un po’ perdendosi. Nelle ultime cinque partite non è mai finito sul tabellino, ed in settimana ha effettuato un solo tiro in porta. Anche con la sua fisicità sta inoltre faticando nel puntare direttamente alla porta, caratteristica questa che dovrebbe essere la sua arma. Con Landry, De Luca oppure Brüschweiler forma una terza linea molto giovane, il cui impatto è stato sinora limitato (1 gol e 4 assist sommando i quattro nomi).

Michael Joly (Lugano – 0 top, 1 flop): Il preseason è un conto, il campionato un altro ben diverso. Il canadese fatica tremendamente a inserirsi in un contesto molto più competitivo e veloce in ogni sua forma rispetto al campionato finlandese, dove risultava dominante, e ad oggi è ancora fermo alla sola rete segnata a Zugo. Per il resto tanto intestardimento nelle azioni personali che finiscono nel vuoto, poca reattività sotto pressione e tanti passaggi sbagliati che hanno portato ad alcuni break avversari, in particolare nella sfida contro il Rapperswil. Occorre un deciso cambio di marcia per resistere al ritmo della National League.

Niko Ojamäki (Kloten – 0 top, 1 flop): Arrivato in Svizzera con un bagaglio da ala veloce e dal grande fiuto del gol, per ora il finlandese sta deludendo le aspettative. Al momento non basta nemmeno la “reunion” con il suo già vecchio compagno di linea Miro Aaltonen – dal quale è stato separato per un paio di partite – per aiutarlo a raggiungere il livello atteso, con un bottino che per ora parla di una sola rete, ottenuta alla quarta giornata, e sei assist, con una media di due soli tiri in porta a partita e il 5% di riuscita. Poco incisivo anche in power play, esercizio di cui era specialista in Finlandia ma che lo ha visto trovare solo tre assist in 32 minuti giocati finora in situazione di superiorità con gli aviatori.

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