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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Niklas Schlegel (Lugano – 2 top, 0 flop): Contro il Ginevra non ha dovuto compiere interventi mirabolanti, ma ha comunque portato a casa un sempre soddisfacente shutout, il secondo della stagione dopo quello della gara d’apertura contro il Rapperswil. Diversa la storia a Berna, dove praticamente ha ingaggiato una sfida nella sfida contro il dirimpettaio Wuthrich, compiendo alcuni interventi spettacolari e decisivi, fermando anche cinque rigori nel prolungamento, risultando fondamentale per la meritata vittoria bianconera. Per il numero 34 cifre che parlano chiaro, con il 97% di parate nelle sfide della settimana.

Ryan Gunderson (Friborgo): È una bella lotta là in cima alla classifica, ed il Friborgo sta rispondendo colpo su colpo ai tentativi delle avversarie dirette di impossessarsi del primo posto. Tra i leader che stanno guidando i burgundi ad una stagione eccezionale c’è anche il difensore americano, che ha firmato un bottino di cinque punti – di cui due gol – nelle quattro partite settimanali. Dalla sua c’è stata anche un po’ di fortuna (come in occasione della rete contro i Lions), ma è stata sua la stoccata che ha affossato il Berna venerdì, mentre sabato ha imbastito alla perfezione il contropiede che ha permesso a Desharnais di vincere il match di Rapperswil. Per lui tanta sostanza con una media di quasi 25 minuti a partita.

Mirco Müller (Lugano – 2 top, 0 flop): Non ci ha messo molto a prendere in mano il Lugano in questa stagione e il suo rendimento è in continua crescita. Impossibile prenderlo fuori posizione, nell’uno contro uno è facilitato dalla forza fisica ma anche da un pattinaggio fluido e “leggero” e in quanto a efficenza, carisma e leadership non ci sono difensori difensivi del suo calibro in Svizzera. Impressionante la sua partita contro il Ginevra per continuità di rendimento e annullamento degli attaccanti granata con estrema semplicità e pulizia, mentre a Berna ha avuto il suo bel da fare ma sui duelli individuali non ha avuto avversari. Ad oggi il giocatore di movimento più importante per gli equilibri della squadra bianconera.

Justin Azevedo (ZSC Lions – 1 top, 1 flop): Ha sinora vissuto un campionato tra alti e bassi l’attaccante di origini portoghesi, ma nell’ultima settimana Azevedo ha alzato il suo livello e vissuto i migliori match da quando veste la maglia degli ZSC Lions. Con sei punti in quattro partite è stato il miglior marcatore della settimana, ed è stato capace di mettersi in luce per giocate dal tasso tecnico davvero pregevole. Alla Gottardo Arena ha messo a segno un gol che ha mostrato la sua grande abilità nel gestire il puck, ed anche contro il Friborgo aveva firmato un gol spettacolare prima di decidere la sfida con il rigore decisivo. Fondamentale la sua prestazione pure venerdì contro il Bienne, contraddistinta da un gol e due assist.

André Heim (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): Il centro biancoblù è il simbolo del buon periodo che sta vivendo la sua intera linea – completata da Bürgler e Kneubuehler – ma è in particolar modo il numero 44 ad aver lasciato il segno nelle ultime partite. Prima dell’uscita di Davos aveva trovato tre gol ed un totale di cinque punti nelle ultime quattro partite, ed anche se nella sfida di domenica ha delle responsabilità sul 2-0 grigionese ha poi reagito fornendo nuovamente una buona prova. Il suo arrivo si sta sempre più confermando come un ottimo colpo di mercato, sia alla luce delle ottime prestazioni sinora messe in pista, sia considerando quanto i suoi margini di crescita siano ancora importanti.

Sven Andrighetto (ZSC Lions – 3 top, 0 flop): Ha avuto una partenza in ombra in questo campionato l’ex attaccante tra le altre di Canadiens e Avalanche, ma dopo la pausa di novembre sembra essere arrivata una svolta. Protagonista della vittoria dei suoi Lions ad Ambrì, il fuoriclasse rossocrociato ha battezzato la settimana scorsa con due reti ed altrettanti assist, ma soprattutto (o di conseguenza) è tornato ad essere uno dei fari del gioco della squadra di Grönborg. Tanti colpi di classe, assist al bacio e movimenti da attaccante di livello internazionale sono ridiventati parte del suo repertorio, che forse aveva bisogno solo di un po’ di tempo prima di essere messo di nuovo in mostra.


I FLOP DI HSHS

Noel Bader (Rapperswil – 0 top, 1 flop): Nella grande stagione che sta disputando il Rapperswil abbiamo capito che l’apporto di Melvin Nyffeler rimane imprescindibile. Lo si è ancora visto nello scontro contro il Friborgo disputato nel canton San Gallo con un Noël Bader che è stato nettamente l’anello più debole dei Lakers, subendo reti troppo facili e senza riuscire nei grandi interventi che mostra con regolarità il suo compagno e che hanno contribuito a portare lassù la squadra di Stefan Hedlund. Non mente nemmeno il 70% di parate incamerato contro il Gotteron, con i Lakers rimasti sempre vicini nel risultato ai primi in classifica.

Daniel Eigenmann (Ajoie – 0 top, 1 flop): Non si sta rivelando semplice il passaggio nella massima lega per il 29enne sangallese, che prima dell’attuale stagione aveva giocato in carriera solamente una ventina di partite in National League. Il fatto che presenti uno dei bilanci peggiori della lega (-13) e sia tra i giocatori più penalizzati sono tutti indizi delle sue difficoltà nel tenere il ritmo degli avversari, ed il fatto di dover garantire oltre 20 minuti a partita lo mette spesso in difficoltà. Sabato lo abbiamo visto con l’acqua alla gola contro il Losanna, quando ha regalato agli avversari il quarto gol e si è trovato sul ghiaccio per altre due segnature vodesi.

Rocco Pezzullo (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): Fermato un mese fa da una sfortunata commozione cerebrale rimediata in allenamento, il giovane difensore sta trovando diverse difficoltà in queste ultime partite, andando spesso in affanno in combutta con il compagno di linea Hächler. Nel suo gioco al momento sembra mancare la giusta sicurezza – caratteristica che aveva saputo mostrare in passato – e questo va a minare un processo di crescita che ha incontrato vari ostacoli praticamente dallo scorso gennaio. Le partite dell’ultima settimana hanno confermato che Pezzullo si trova ancora in una fase di difficoltà, con diverse imprecisioni e momenti in cui gli eventi hanno preso il sopravvento sul suo gioco.

Mark Arcobello (Lugano – 0 top, 3 flop): Il tabellino vuoto della scorsa settimana è solo uno dei sintomi del periodo che attraversa il capitano bianconero, alle prese con un crollo che ha avuto inizio praticamente la scorsa primavera. La prima linea ora completata anche dal rientrante Daniel Carr gira bene, ma soprattutto grazie all’energia e all’intesa tra il numero 7 e Luca Fazzini, mentre l’americano svolge un sufficiente compito da spalla che però non può assolutamente bastare per certi standard. Poco incisivo e arrendevole nelle battaglie ha pure dovuto guardare dalla panchina l’assalto finale in 6 contro 4 del Lugano a Berna, con McSorley che gli ha preferito Thürkauf. Un tempo con il vecchio Arcobello non ci si sarebbe nemmeno posti la domanda se metterlo sul ghiaccio o no nei momenti decisivi.

Gaetan Haas (Bienne – 0 top, 1 flop): Tornato dalla NHL dopo essersi tolto comunque buone e quasi insperate soddisfazioni, il centro bernese si è riaccasato nella sua Bienne, con l’obiettivo di diventarne il faro del gioco. Per ora però l’impatto di ritorno di Haas sta attraversando più irregolarità del previsto e, seppur buono, il suo apporto non è quello che tutti si aspettavano, soprattutto per i grandi alti e bassi a cui ci sta abituando, come mostrato anche dall’ultima settimana dove è rimasto molto in ombra. Per il momento la sua classe si è vista con poca continuità e distribuita su poche partite, con il Bienne che oggi è trascinato soprattutto dai vari Rajala, Brunner, Rathgeb e Yakovenko, mentre l’ex Oilers nonostante un buon bottino di punti non è ancora tornato quello delle ultime stagioni a Berna.

Vincent Praplan (Berna – 0 top, 2 flop): Ha vissuto un periodo di netta ripresa il Berna, ed anche nel weekend gli orsi sono comunque riusciti a racimolare un paio di punti nonostante le sconfitte dopo i tempi regolamentari contro Friborgo e Lugano, ma Praplan continua ad essere protagonista di una stagione piuttosto marginale. Gradualmente ha perso il posto nel top six e da fine ottobre è stato schierato al centro, dove agli ingaggi è però spesso in difficoltà (35% di efficacia in settimana), e dal punto di vista realizzativo è fermo a quattro gol, l’ultimo dei quali ottenuto oltre un mese fa.

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