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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra venerdì e domenica.


I TOP DI HSHS

top

Daniel Manzato (Lugano – 2 top, 0 flop): Finalmente è arrivato per lui il meritato rinnovo del contratto fino al 2018. Di fatto si è preso il posto di titolare – 5 partite di fila sono una primizia a Lugano – con prestazioni di altissimo livello, senza sbavature e con una freddezza incredibile. Cinque partite filate, che hanno regalato quattro vittorie alla truppa bianconera, con parate decisive del portiere bianconero sia durante i match che nei rigori. Finalmente il numero 84 sta mostrando tutto il suo potenziale, e questo non può che far bene anche ad una concorrenza interna col giovane Merzlikins.

Marco Maurer (Lugano – 1 top, 0 flop): A fine stagione partirà, e non c’è da stupirsi se oggi stia inanellando prestazioni di qualità e quantità. Non ci si riferisce di certo alla professionalità del roccioso difensore, ma al fatto che probabilmente si sente più libero da pressioni e riesce a giocare con più scioltezza. A Friborgo ha deciso il match con una rete da attaccante di razza, e contro gli ZSC Lions ha sfoderato chiusure e check a tutta pista e un supporto alla fase offensiva per tutto il match come raramente ci aveva abituato. Se dovesse continuare ad esprimersi così per il resto della stagione sarebbe un gran guadagno per Fischer.

Patrick Von Gunten (Kloten – 1 top, 0 flop): Piano piano sta incominciando a raggiungere gli standard che gli competono, sia come affidabilità difensiva che come spinta offensiva. In rete sia sabato che domenica, ha di fatto consegnato quattro punti agli aviatori.

Josh Holden (Zugo – 1 top, 0 flop): A volte discusso dal pubblico per il suo modo di giocare a dir poco sopra le righe, dimostra però di avere ancora grande qualità. Ben quattro reti messe a segno nel primo weekend dell’anno per il cerbero zugano, che si issa così al terzo posto nella classifica interna dei marcatori.

Pär Arlbrandt (Bienne – 1 top, 0 flop): Piuttosto incostante nelle ultime partite del 2014 – quando ha collezionato solo due reti nelle ultime sei uscite – sembra aver fatto suo il detto “anno nuovo vita nuova”, andando a sfoderare una prestazione eccezionale e realizzando ben tre gol nella vittoriosa trasferta alla Postfinance Arena di sabato.

Lino Martschini (Zugo – 3 top, 0 flop): Due reti ed un assist (splendido) a Josh Holden per l’attaccante della seconda linea degli svizzero centrali questo weekend, dotato di un’intensità e rapidità impressionante. Con sette reti nelle ultime cinque partite sta diventando sempre più uomo di punta dello Zugo di Kreis.


I FLOP DI HSHS

flop

Jonas Müller (Kloten – 0 top, 2 flop): Poco sicuro pure in questo fine settimana e con una statistica di parate complessiva dell’88,85%, non riesce a dare solidità ad una squadra apparsa sia sabato che domenica fragilissima mentalmente. Gli aviatori sanno di avere il punto debole in porta e, vista anche la prevista lunga indisponibilità di Martin Gerber, hanno già annunciato di voler cercare una soluzione sondando il mercato.

Thomas Wellinger (Bienne – 0 top, 1 flop): Dopo la parentesi bernese sta avendo non poche difficoltà a tornare sugli standard della sua prima avventura seeländer. Wellinger è il giocatore della rosa di Schlapfer con la statistica +/- peggiore (-10), e pure questo fine settimana è stato alquanto altalenante, passando da un -3 ad un +1 nello spazio di 24 ore.

Calle Andersson (Lugano – 2 top, 1 flop): Dagli infortuni di Vauclair e Hirschi il figlio di Peter non ha più dimostrato quella brillantezza col disco e la consueta autorità nel lanciare l’azione, sia in 5 contro 5 che in power play. Nelle partite del weekend si è reso protagonista di diversi banali errori che lasciano trasparire l’insicurezza del momento, ma anche i normali difetti di un giocatore della sua età a cui vengono affidati compiti di grande importanza. Quando ritroverà la vicinanza di uno dei due esperti e navigati compagni di squadra potrà continuare con la sua crescita, perché al momento non gli si può chiedere la luna, soprattutto se attraversa un comprensibile momento di appannamento.

Niklas Olausson (Bienne – 0 top, 1 flop): Solo quarto nella classifica marcatori interna del Bienne e alle prese con diversi acciacchi ed infortuni questa stagione (ha già saltato 10 partite), non si può certo dire che l’apporto nelle ultime uscite sia stato di quelli determinanti. È andato a segno solo in una partita delle ultime sette e venerdì contro lo Zugo ha contabilizzato un pesante -3.

Tommi Santala (Kloten – 0 top, 2 flop): L’ultimo gol risale ormai al 29 novembre contro il Lugano, poi tre partite saltate e sei incontri in cui ha contabilizzato la miseria di due assist. D’altro canto la povera statistica personale di soli sei gol realizzati in 31 partite parla chiaro sul suo stato di forma in questa stagione.

Dario Simion (Davos – 1 top, 1 flop): Nei primi mesi di campionato si era rivelato incontenibile per le difese avversarie. Ora sta però vivendo un periodo meno brillante a livello personale. Con il gol che manca da otto partite, è arrivato a venir impiegato in quarta linea sabato sera, mentre è stato addirittura schierato come tredicesimo attaccante domenica pomeriggio, a dimostrazione della forma non ottimale.

Laureato in Scienze Politiche all'università degli studi di Pavia con lavoro di tesi sul diritto costituzionale svizzero.

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