I nuovi volti della NLA 2016/17: lo svedese Carl Klingberg

Per la squadra, non per lo spettacolo

Perso Bouchard, con Holden che non è più un giovincello e tenuto conto delle cocenti eliminazioni ai quarti di finale, lo Zugo ha già dimostrato di voler cambiare corso con l’ingaggio di un team player quale McIntyre.

E lo conferma pure con l’arrivo del quarto attaccante straniero, quel Carl Klingberg fratello del più noto John, difensore dei Dallas Stars. Carl Klingberg si diceva, ala destra, è un altro di quei giocatori che bada poco allo spettacolo, molto alla sostanza, tutto per la squadra.

Lavoratore dal gran fisico, è portato da un pattinaggio veloce e potente sullo scatto, non ha paura di andare dove il traffico è più intenso e sa farsi valere alle assi. Non sempre produttivo sotto porta, è un giocatore che però crea spazi e occasioni grazie alla sua velocità e al lavoro, se lo si dovesse confrontare per stile di gioco offensivo, assomiglierebbe al davosiano Dick Axelsson.

Grazie Frölunda, arrivederci Göteborg

Nativo di Göteborg, svolge tutta la trafila giovanile nella squadra della sua città, il Frölunda, distinguendosi già per le sue capacità fisiche e di pattinaggio. A 17 anni fa il suo debutto in SHL, lanciato da Ulf Dahlén nella prima squadra del Frölunda in cui militano due conoscenze del Lugano quali Fredrik Pettersson e Johnny Pohl.

Solo 10 partite di SHL nella stagione 2009/10, ma possono bastare per un primo assaggio di hockey vero, alternandosi con la la formazione U20 e il Borås in Allsvenskan. Il 2009 è anche l’anno del Draft di NHL e Klingberg viene scelto al secondo turno dagli Atlanta Thrashers. Resta comunque in Svezia per altre due stagioni, trovando posto fisso nel Frölunda – salvo una decina di partite nel Timrå – e si fa notare anche dai selezionatori della nazionale per qualche torneo amichevole.

L’America amara

Al termine della stagione di SHL 2010/11, Klingberg raggiunge il Nordamerica e gioca 8 partite di AHL con i Chicago Wolves, prima di essere chiamato dai Thrashers. Klingberg fa così il suo debutto in NHL nell’ultima giornata di regular season, che coincide con una sconfitta contro i Penguins, ma soprattutto è l’ultima partita della storia per gli Atlanta Thrashers, prima di venire sostituiti dai Winnipeg Jets.

Proprio con la nuova franchigia Klingberg inizia la stagione 2011/12 in NHL, ma dopo sole 6 partite viene girato in AHL a Saint John’s. La stagione in AHL è discreta, con 37 punti in 66 gare. La musica non cambia nemmeno nelle due stagioni successive, nelle quali gioca solo 5 partite con i Jets, e il grosso delle annate in AHL, seppure con risultati di punti notevoli per un giocatore della sua tipologia.

Il primo marzo 2015 viene scambiato con Lee Stempniak in un trade con i New York Rangers, che lo parcheggiano in AHL ad Hartford per il restante della stagione.

La Svizzera, terra di nordici

Klingberg diviene free agent al termine della stagione 2014/15 e trova un accordo con la formazione di KHL del Torpedo Nizhny Novgorod, e torna così in Europa. I risultati non sono esaltanti a livello di squadra e nemmeno individuale, e come tanti suoi colleghi e connazionali anche Klingberg guarda alla Svizzera, più precisamente a Zugo, come la sua “nuova America” dove sfruttare le sue potenzialità.