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Lugano

I nuovi volti della NL 2025/26: il bianconero Mike Sgarbossa

Steinmann sta plasmando il suo Lugano e i cambiamenti sono partiti dal centro. Con Sgarbossa arrivano mani da regista, spirito di sacrificio ed esperienza

(Tori Hartman)

I nuovi volti della NL 2025/26: il bianconero Mike Sgarbossa

MIKE SGARBOSSA


Età: 32
Posizione: C
Altezza: 183 cm
Peso: 84 kg
Shoots: left

Provenienza: Hershey Bears (AHL)
Draft: Undrafted
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇨🇦

Tecnica da top six NHL, ma talento da AHL

La rivoluzione messa in atto da Janick Steinmann alla Cornèr Arena ha portato all’arrivo finora di tre nuovi stranieri – e almeno uno ancora in divenire – oltre alle partenze di Valtteri Pulli e Adam Huska, i due import arrivati in corso d’opera nella scorsa terribile stagione.

Il nuovo DS sta puntando l’accento anche sull’aspetto caratteriale per quanto riguarda i nuovi arrivi e il profilo di Mike Sgarbossa propone anche questa qualità. Il centro canadese, oltre appunto alle doti di leadership e di lottatore, porta in riva al Ceresio un bagaglio di mani raffinate, visione di gioco e playmaking, molto più al servizio dei compagni piuttosto che alla ricerca ossessiva della conclusione.

Non è infatti il tiro il suo punto forte – anche se è un buon finalizzatore – ma possiede l’abilità nel trovare spazi in cui infilare assist o tenere alto il ritmo con rapidi cambi di gioco, e oltre alla grande competizione che mette sul ghiaccio è anche un pattinatore rapido e agile.

Il 32enne è il classico giocatore con tecnica di base potenzialmente da top six in NHL, ma non con abbastanza talento per ricoprirne il ruolo, trovatosi per tutta la carriera ad essere un top in AHL e un ottimo rincalzo di profondità per la NHL, soprattutto nel suo lungo periodo a Washington quando era spesso chiamato a sostituire Evgeny Kuznetsov ai Capitals. A Lugano potrebbe ricoprire quel ruolo di centro puro e regista del gioco che negli ultimi anni era invece riservato a Mark Arcobello.

Niente Draft ma nessuna resa

Nativo dell’Ontario, Sgarbossa approda alla OHL dove gioca per quattro stagioni tra i Barrie Colts, i Saginaw Spirit e i Sudbury Wolves venendo selezionato anche per i Mondiali U18 con la maglia del Canada assieme ad altri due futuri bianconeri Brett Connolly e Ryan Spooner.

Proprio il periodo ai Wolves è particolarmente fortunato, dove entra nel team di capitani, è miglior marcatore del campionato e viene premiato come sportivo dell’anno della città. Questi risultati brillanti però non gli permettono di entrare nelle liste del Draft, a causa di un fisico ancora troppo leggero e un gioco fisico insufficiente nonostante la grande combattività.

Nonostante non sia mai stato draftato, Sgarbossa trova un estimatore in Greg Sherman, ai tempi General Manager dei Colorado Avalanche, il quale gli sottopone il primo contratto da professionista. Sgarbossa si fa le ossa in AHL a Lake Erie con eccellenti risultati, ma trovare posto negli Avalanche è praticamente impossibile senza che ci sia qualche defezione, dato che i primi tre posti di centro sono occupati dai vari Matt Duchene, Paul Stastny e Ryan O’Reilly. Sgarbossa gioca comunque sei partite con la squadra diretta da Joe Sacco.

Il suo periodo in Colorado termina nel 2015, quando passa nell’organizzazione degli Anaheim Ducks, ma anche qui la storia cambia poco, trovandosi la strada sbarrata dai vari Ryan Getzlaf, Ryan Kesler, Antoine Vermette e Rickard Rakell.

Per contro le sue prestazioni in AHL rimangono ottime con la maglia dei San Diego Gulls, ma dopo una stagione e mezza in California condita da sole dieci partite con i Ducks, Sgarbossa cambia costa degli USA approdando ai Florida Panthers.

Con la franchigia di Sunrise Sgarbossa gioca una trentina di partite in NHL trovando le sue prime reti nella massima lega mondiale, ma non ricevendo nessuna offerta al termine della stagione si accorda con i Winnipeg Jets. Con i Jets non gioca nemmeno una partita, ma continua a mostrarsi come un leader offensivo in AHL con i Manitoba Moose.

Ai Capitals accetta la sua dimensione

Nella stagione 2019/20 passa quindi ai Washington Capitals, in quella che sarà la permanenza più lunga della sua carriera in una organizzazione di NHL.

“La sua carriera in NHL meriterebbe di piùle parole di Brian MacLellan, al tempo GM dei Capitals a The Hockey Writers purtroppo per lui nelle franchigie in cui ha giocato si è sempre trovato sulla strada di alcuni dei più forti centri dell’epoca, come agli Avalanche e ai Ducks, ma le sue qualità sono molto grandi. Da noi dovrà lottare con Backstrom e Kuznetsov, ma contiamo proprio sulle sue capacità competitive perché porti concorrenza e si faccia trovare pronto quando avremo bisogno di lui”.

Le parole di MacLellan vengono confermate dai fatti, Sgarbossa gioca prevalentemente in AHL – vincendo una Calder Cup nel 2024 – con gli Hershey Bears di cui diviene uno dei leader, ma nelle sporadiche occasioni in cui può vestire la maglia dei Capitals non sfigura affatto, diventando anche un giocatore molto amato dai tifosi per il suo attaccamento e la voglia di lottare, ma ancora una volta deve vedersela con giocatori del calibro dei citati da MacLellan e nel corso delle stagioni con i vari Dylan Strome, Pierre-Luc Dubois e altri.

Stanco di avere la valigia in mano con figli da crescere, Sgarbossa sceglie l’Europa e in particolare Lugano per un nuovo capitolo della sua carriera.

“Non è stata una decisione facile da prendere sia per me che per la mia famigliaha affermato Sgarbossa a The Hockey NewsSono in questa organizzazione da tanti anni ormai, i miei figli sono nati a Washington, non posso dire nulla di negativo sulla città e sulla franchigia, sono stato trattato sempre benissimo. Normalmente un giocatore con le mie caratteristiche, che ha avuto anche alti e bassi, passa poche stagioni con una sola organizzazione, mentre a Washington ho vissuto e giocato ben sette anni, questo è stato fantastico e un onore enorme”.

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