Social Media HSHS

National League

I nuovi volti della NL 2023/24: lo svedese Lawrence Pilut

Il Losanna si è dotato di un elemento offensivo e di carattere, che arriverà in Svizzera dopo un’importante crescita nei due anni passati recentemente in KHL

(Steven Ellis)

I nuovi volti della NL 2023/24: lo svedese Lawrence Pilut

LAWRENCE PILUT


Età: 27
Posizione: D
Altezza: 180 cm
Peso: 88 kg
Shoots: left

Provenienza: Buffalo Sabres (NHL)
Draft: undrafted
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇸🇪 🇺🇸

Retroguardia a trazione svedese

A risultato della complicata passata stagione il Losanna ha operato diversi cambiamenti, ed il comparto stranieri non è sfuggito ad un certo scossone. Dato l’addio a Gernat, i vodesi hanno “prelevato” Djoos da Zugo e poi ingaggiato il suo connazionale Lawrence Pilut, dotandosi di due difensori offensivi svedesi che promettono di dare parecchia dinamicità al gioco.

Il 27enne arriverà alla Vaudoise Arena nel suo miglior momento della carriera, dopo essere cresciuto molto negli scorsi anni – soprattutto nella parentesi agrodolce in KHL – ed aver fatto registrare 39 punti (sei gol) in 61 partite nell’ultimo campionato AHL con i Rochester Americans.

Il suo arrivo è inoltre stato pensato anche nell’ottica di un positivo impatto nello spogliatoio. Pilut è infatti un giocatore capace di caricare e motivare i propri compagni, grazie alla sua personalità e ad uno stile di gioco che si basa su cuore e sacrificio.

Tu vuò fà l’americano

Nato a Tingsryd – cittadina nel sud della Svezia di appena 3’000 abitanti – Pilut ha anche la nazionalità americana, ed è nato in Europa visto che il padre Larry ha costruito la sua carriera da giocatore trasferendosi nelle leghe minori svedesi dopo aver concluso il percorso universitario.

Proprio guardando le gesta del padre Lawrence Pilut ha iniziato a sviluppare il suo amore per l’hockey, vestendo anche la maglia del Tingsryd AIF di cui il babbo aveva difeso i colori per addirittura 15 stagioni.

Il suo percorso giovanile entra poi nel vivo quando si trasferisce all’HV71, dove vince due titoli consecutivi nel campionato U20, il secondo da capitano della squadra. Nella stagione 2013/14 viene anche premiato come MVP dei playoff, e nella stessa annata fa il suo debutto in SHL all’età di 19 anni.

In tutto questo la sua visibilità internazionale è però limitata. Pilut non viene infatti mai convocati ai Mondiali giovanili di categoria, ed il suo nome passa inosservato i tutti i Draft NHL in cui è eleggibile. All’età di 20 anni si stabilisce in maniera definitiva in SHL, e nelle successive quattro stagioni gioca 169 partite ottenendo 67 punti.

Queste annate sono inoltre caratterizzate dalla vittoria del titolo nel 2017, mentre nel campionato seguente dà una vera svolta alla sua carriera firmando 38 punti (otto gol) in 52 partite. Le prestazioni gli valgono il premio di miglior difensore SHL, e da oltre oceano iniziano ad arrivare alcune proposte. La più interessante è quella messa sul tavolo dai Buffalo Sabres, con cui firma un contratto biennale nel maggio 2018.

Buffalo, Rochester e una parentesi in Russia

Pilut arriva ai Buffalo Sabres allenati da Phil Housley in un periodo in cui la franchigia è ai minimi storici, e c’è dunque la speranza di ottenere un posto in squadra. Già in quella prima stagione riesce a disputare 33 partite NHL, ma il suo gioco non è ancora maturo e fatica a sposarsi con la filosofia dello staff tecnico.

Quando scende nelle minors riesce invece ad avere un impatto significativo – in due stagioni mette assieme 49 punti in 67 partite AHL, venendo anche chiamato due volte all’All Star Game – ma anche quando ai Sabres in panchina arriva Ralph Krueger il difensore fatica a trovare un ruolo definito nel lineup.

L’attesa di un momento di svolta si scontra però con l’arrivo del Covid, il che rende il tutto molto più complicato. Pilut decide così di trasferirsi in KHL per proseguire nel suo sviluppo, e la scelta si rivela sportivamente azzeccata.

Il difensore matura infatti in maniera importante nelle componenti two-way del suo gioco, affina gli istinti offensivi ed i movimenti senza disco, trovando anche l’opportunità di essere uno dei leader nello spogliatoio del Traktor Chelyabinsk e di partecipare al suo primo – e sinora unico – Mondiale nel 2021.

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia rappresenta però un punto di non ritorno per Pilut – così come per molti altri giocatori – e la decisione di voler lasciare il paese è immediata. Gli obblighi contrattuali gli impongono di terminare la stagione, ma una volta finito il campionato 2021/22 il difensore non aveva alcuna intenzione di fare ritorno.

Il contratto prevedeva però un’ulteriore stagione, e di conseguenza inizia una trafila legale per riuscire a liberarsi dall’accordo. Alla fine la questione si risolve, permettendogli di fare ritorno nell’organizzazione dei Buffalo Sabres.

L’ultima annata l’ha così passata tra NHL (17 partite, tre punti) e delle buone prestazioni in AHL. Ora la vera sfida sarà Losanna, dove avrà terreno fertile per essere uno dei leader della retroguardia.

Click to comment

Altri articoli in National League