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I nuovi volti della NL 2023/24: il finlandese Juuso Riikola

Il Langnau ha completato la difesa con un difensore two-way che può dare anche impulsi in avanti. Riikola aveva sorpreso a Pittsburgh, ma per poco

(dkpittsburghsports.com)

I nuovi volti della NL 2023/24: il finlandese Juuso Riikola

JUUSO RIIKOLA


Età: 29
Posizione: D
Altezza: 184 cm
Peso: 86 kg
Shoots: left

Provenienza: IK Oskarshamn (SHL)
Draft: undrafted
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇫🇮

Una pedina fondamentale

Come succede per altre squadre – tra cui l’Ambrì Piotta – l’aumento del numero di stranieri ha portato alla possibilità di sopperire ad una difesa svizzera non al top con l’innesto di giocatori d’importazione di un certo spessore. Questo vale anche per il Langnau che, con la presenza dell’ottimo Saarijärvi e la partenza del veterano Lepistö, era alla ricerca della seconda importantissima pedina straniera per completare la retroguardia.

I Tigers hanno puntato in questo senso sul finlandese Juuso Riikola, che nell’Emmental oltre a Saarijärvi troverà anche i connazionali Pesonen e Saarela, e che permetterà a coach Paterlini di avere a disposizione un elemento nel pieno della carriera (il nativo di Joensuu ha 29 anni) ed a cui affidarsi per un buon numero di minuti.

Riikola è infatti un difensore completo, dal gioco two-way e che può vantare una mobilità sui pattini superiore alla media. Questo gli permette di muovere il disco con molta efficacia e dinamicità, stimolando il gioco e rendendosi anche pericoloso grazie al suo slapshot. Il gol non è a dire il vero un suo marchio di fabbrica – nella passata stagione in SHL ne ha segnati solamente due – ma dal suo bastone possono spesso nascere diversi pericoli.

Un lungo percorso per farsi notare

Il percorso giovanile di Riikola si è sviluppato nel KalPa – club di cui difenderà i colori sino al 2018 giocando oltre 300 partite di Liiga – trampolino da cui inizia ad ottenere anche le prime convocazioni nelle selezioni nazionali, sino ad arrivare al Mondiale U20 disputato nella stagione 2012/13 in una Finlandia in cui erano presenti diversi nomi poi diventati importanti come quelli di Korpisalo, Määttä, Ristolainen, Armia, Barkov oppure Teräväinen. In quella selezione erano inoltre presenti gli oggi “ticinesi” Janne Juvonen e Markus Granlund.

A livello internazionale il profilo di Riikola rimane però in ombra, ed infatti il suo nome non verrà mai chiamato al Draft, nemmeno nell’ultimo anno di eleggibilità da over-ager e forte della prima stagione completa in Liiga (54 partite) affrontata a 20 anni.

Il difensore inizia così a tracciare il suo percorso in patria, diventando uno dei leader del KalPa allenato da Pekka Virta, che dal campionato 2015/16 gli affida la “A” in virtù della sua solidità sul ghiaccio. È però l’annata successiva che rappresenta la svolta, quando arriva sino alla finalissima (persa) offrendo un contributo maiuscolo, attirando così le attenzioni dello scout dei Pittsburgh Penguins, Tommy Westlund. Proprio in quel periodo l’ex bianconero Sami Kapanen viene promosso ad head coach, e contattato da Westlund fornisce un feedback molto positivo sul giocatore.

I Penguins iniziano così a sviluppare un certo interesse, tanto che il GM Bill Guerin intraprende un viaggio in Europa ed osserva dal vivo Riikola, che confermerà poi la sua notevole crescita al Mondiale 2018 guadagnandosi la convocazione da Lauri Marjamäki. A Pittsburgh a quel punto si convincono ad offrirgli un contratto, presentandolo come “un difensore moderno, abile e capace di controllare bene gli spazi. Può inoltre giocare fisico ed è molto efficiente con il bastone”.

Una sorpresa, ma di breve durata

Nonostante le premesse interessanti, per Juuso Riikola pensare di conquistare immediatamente un posto nella rosa dei Penguins è oltremodo ambizioso, ma una volta iniziato il training camp sono in molti a restare sorpresi.

Le sue prestazioni gli valgono immediatamente un posto nel lineup di inizio stagione, e quando Riikola supera tutti i tagli grazie alle ottime indicazioni nelle partite di preseason, la sua scalata diventa l’aspetto su cui puntano maggiormente i media che seguono i Penguins.

Complice un infortunio a Brian Dumoulin il finlandese fa così immediatamente il suo debutto in NHL, scendendo in pista nella prima coppia di difesa al fianco di Kris Letang. Quella prima stagione – era il 2018/19 – è però destinata a rimanere la migliore della sua avventura oltre oceano, con 37 partite disputate ed un bottino di due gol e tre assist.

Nei successivi tre anni finisce infatti per giocare solamente 43 match con i Penguins (di cui 36 concentrati nell’annata 2019/20), senza mai trovare un ruolo fisso nel lineup. Spesso è costretto alla tribuna come giocatore in sovrannumero, oppure viene impiegato addirittura come attaccante della quarta linea nei momenti in cui la squadra è confrontata con vari infortuni.

Nel 2021/22 è dunque costretto – anche da logiche dettate dal cap – a mettere un piede fuori dalla NHL, passando sostanzialmente l’intera stagione nelle minors e maturando velocemente l’idea che il ritorno in Europa fosse la miglior via per proseguire la carriera. Lo scorso anno si è dunque trasferito in Svezia e con l’IK Oskarshamn ha ottenuto 19 punti (due gol) in 42 partite, uniti ad un bilancio di +5.

A Langnau gli verrà ora presentata una nuova sfida, in cui rivestirà un ruolo fondamentale in una difesa a cui dovrà portare stabilità con il suo gioco.

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