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HSHS Top Ten: le migliori ali right della NLA in vista del campionato 2019/20

Con l’inizio della stagione che finalmente si sta avvicinando, ecco i migliori giocatori che vedremo sul ghiaccio a partire dal mese di settembre. La concorrenza è serrata in ogni posizione, oggi diamo un’occhiata alle ali right

Il campionato 2019/20 si avvicina a grandi passi, ed il torneo che ci apprestiamo a vivere promette di essere più avvincente che mai.

In vista del primo ingaggio, in calendario il 13 settembre, abbiamo selezionato le individualità di maggior spicco della NLA, con l’obiettivo di individuare quelli che si pensa saranno i migliori giocatori per ogni posizione. Concludiamo con le ali right .

10. VINCENT PRAPLAN

Fatto salvo per la stagione scorsa, passata senza troppe soddisfazioni in AHL tra San José e Springfield, il rendimento di Praplan nel campionato svizzero spicca per una costante regolarità di rendimento.

Se nei vari postseason il neo bernese non ha mai alzato particolarmente il suo livello, in regular season ha sempre mantenuto una media vicina ai 40 punti, ben suddivisi tra gol e assist, negli ultimi anni oltretutto in un Kloten prossimo alla retrocessione.

Giocatore veloce sui pattini e di mani, nel campionato svizzero può sicuramente esaltare di nuovo le sue doti, dopo che in Nordamerica ha mostrato di soffrire il gioco fisico e la dimensione delle piste. Non porterà da solo un bottino formidabile in termini di punti, ma la sua regolarità di rendimento, anche come assist-man (40 assist diretti in tre stagioni), resta un sinonimo di garanzia.

9. CHRISTOPH BERTSCHY

Giocatore tanto duttile quanto equilibrato, l’attaccante ex Berna è ormai stabilmente all’ala anche nella formazione biancorossa, dimostrando la sua crescita dopo l’esperienza nordamericana.

Terzo marcatore losannese dopo Jeffrey e Vermin, il 25enne si è confermato come uno dei giocatori più produttivi a parità numerica, risultando il settimo marcatore in assoluto a cinque contro cinque con 10 reti e 16 assist.

Questa sua particolare statistica lo ha proiettato nelle primissime posizioni anche per quanto riguarda la presenza sul ghiaccio in occasione delle reti fatte o subite, dato che si è classificato secondo della National League – primo tra gli attaccanti – con un +22, dietro al solo bianconero Alessandro Chiesa, a dimostrazione anche del buon lavoro fatto in chiave difensiva.

Interessante anche notare come sia risultato l’attaccante del Losanna più propenso al tiro (2,6 a partita), nonché quello più presente nello slot (1,7 tiri a partita) zona dalla quale sono arrivate 15 delle sue 16 reti.

8. TOMMY WINGELS

La sua prima stagione in Svizzera era stata a dir poco sfortunata, con quella discata al volto rimediata a pochi giorni dall’inizio del campionato che gli aveva fratturato la mascella e costretto ad operarsi. Hanno poi fatto seguito altri problemi fisici – in novembre e poi ancora in febbraio – che gli hanno fatto saltare diverse altre settimane di competizione.

Nonostante questo Wingels ha convinto la dirigenza del Servette, che in aprile gli ha rinnovato il contratto per ulteriori due stagioni. Questo non è un caso, visto che il canadese quando ha potuto giocare non ha certo mancato di lasciare il segno, con 18 punti (11 gol) in 19 partite di regular season seguiti da tre punti (due gol) in due apparizioni dei playoff.

Giocatore versatile che può giocare anche al centro, Wingels assicurerà energia ed una produzione offensiva che promette di essere intrigante, soprattutto se potrà finalmente giocare senza guai fisici.

7. DAMIEN BRUNNER

Dopo la scorsa stagione, gli anni tribolati sul piano della salute di Lugano sembrano già un lontano ricordo. L’ex attaccante dei Detroit Red Wings e New Jersey Devils a Bienne ha ritrovato se stesso e la serenità di andare sul ghiaccio, tornando ad essere uno dei migliori attaccanti del campionato.

In un sistema collaudato tanto semplice quanto efficace applicato da coach Törmänen, Brunner è tornato a sfruttare la sua velocità e la capacità sottoporta, mostrando di essere rimasto anche un giocatore in grado di creare gioco e non solo di finalizzarlo.

Per i seeländer era il top player svizzero che mancava da decenni, e quanto sia tornato forse non devastante come un tempo ma altamente decisivo lo dimostra anche il fatto che ben il 28% dei suoi gol abbiano deciso una partita, e la sua capacità innata di inserirsi ne ha fatto il giocatore che ha effettuato più tiri dallo slot di (113) tutta la lega.

6. MATT D’AGOSTINI

Il canadese è reduce da un campionato difficile, iniziato alla grande con 5 gol e 11 punti nelle prime 10 partite ma poi interrotto da quell’infortunio alla vertebra lombare. Al suo rientro poco prima di Natale aveva vissuto comprensibilmente momenti di alti e bassi, ma nel finale di regular season è stato decisivo andando a segno in tutti gli ultimi cruciali match.

I problemi fisici lo hanno chiaramente condizionato, ma questo non gli ha impedito di essere un vero leader nello spogliatoio biancoblù, ruolo che ha ribadito convincendo lo staff a rinnovare il suo contratto e restando con entusiasmo in Ticino sin dall’inizio della preparazione estiva.

D’Agostini ha già dimostrato nel recente passato – specialmente due stagioni fa – di poter essere un trascinatore ed una delle ali di maggior impatto della lega, con un gioco a tutta pista che lo rende preziosissimo. Durante il preseason ha dato buoni segnali e ci sono motivi per credere che possa tornare sui suoi livelli.

5. CASEY WELLMAN

Pur militando in una squadra che ha fatto una fatica immane a creare gioco offensivo, Wellman è comunque riuscito a mettere assieme 17 reti in regular season (meglio di Jeffrey, tante quante Zwerger e Moser, per dire) oltre ad un paio nel girone dei playout.

Nonostante si possa pensare che con il suo one-timer potesse diventare utile soprattutto in power play è invece a cinque contro cinque che lo statunitense ha avuto maggior successo, con 12 reti a parità numerica che lo pongono a ridosso della top-ten del campionato.

Eccellente anche la sua percentuale al tiro, che ne conferma le doti da sniper, con il 13% di riuscita, così come il numero di tiri a partita (3,33) che ne fanno il decimo del campionato nonostante la già citata difficoltà del Rapperswil nel creare occasioni offensive. Sarà interessante vedere l’impatto di Wellman nella stagione alle porte, quando potrà usufruire degli assist di un certo Roman Cervenka.

4. CHRIS DIDOMENICO

Elemento che per alcuni aspetti è unico nel nostro campionato, DiDomenico è un giocatore capace di sprigionare energia pura ed anche nella passata stagione il canadese non ha mancato di essere una vera spina nel fianco degli avversari.

Dopo un periodo passato oltre oceano DiDomenico è tornato in NLA più forte di prima, guidando il Langnau con un ottimo bottino di 46 punti in 48 partite. Come “motorino” in grado di creare gioco e dinamismo è tra gli attaccanti più difficili da controllare, ed infatti in termini di assist primari e passaggi decisivi in powerplay è ai vertici della lega.

Unisce inoltre il tutto ad una carica agonistica che ha pochi eguali, anche se a volte la sua esuberanza va oltre la linea portandolo ad accumulare diversi minuti di penalità. Il suo impatto supera però i numeri statistici, la sua energia è contagiosa e coach Ehlers conta su di lui con grande costanza rendendolo tra gli attaccanti più impiegati dell’intero campionato.

3. FREDRIK PETTERSSON

La stagione scorsa per gli ZSC Lions è stata un calvario e logicamente tutti in squadra ne hanno risentito sul piano individuale. Anche uno come Fredrik Pettersson, che nel campionato svizzero sin lì aveva portato avanti una media di 32 reti a stagione (!) si è ritrovato con il minimo storico di 12 gol e 28 punti in totale in 41 partite.

Dati “falsati” da un’annata nera, ma i dubbi sullo svedese non si pongono mai, rimane uno degli attaccanti più letali della National League, uno che ha la media di 0,5 gol a partita grazie alla sua straordinaria capacità di tiro e alla sempre incredibile voglia che porta sul ghiaccio.

Il 32enne nella passata stagione è stato comunque e ancora il giocatore con la media di tiri a partita più alta della propria squadra, e non è un caso se anche lui ha risentito delle difficoltà di uno ZSC che come squadra ha avuto uno dei peggiori power play della lega, dimezzando di fatto le sue reti.

Lo svedese ha sempre dimostrato di poter essere uno dei tiratori più micidiali se piazzato in un sistema funzionante, e se il suo connazionale Grönborg saprà costruire un impianto solido, c’è da aspettarsi che il nome di Pettersson sul tabellino dei marcatori tornerà a finirci molto spesso e anche il power play dei Lions tornerà ad essere letale grazie alle cannonate dello svedese.

2. JULIEN SPRUNGER

Lo sniper svizzero per eccellenza, Sprunger nella passata stagione si è finalmente lasciato alle spalle i problemi di salute che lo avevano fermato nell’annata precedente, ed ha potuto giocare tutte le 50 partite di regular season con il Gotteron.

I suoi 38 punti (20 gol) non erano bastati alla squadra per evitare la delusione dei playout, ma sul fronte offensivo era stato uno dei pochi giocatori a rappresentare una minaccia costante per i portieri avversari.

A livello di reti è risultato il terzo miglior marcatore svizzero del campionato, firmando anche sette gol in powerplay che hanno rappresentato una statistica che solamente Fabio Hofer (9) ha saputo superare.

1. LINO MARTSCHINI

Secondo miglior marcatore svizzero della passata stagione alle spalle solamente di Gregory Hofmann, Martschini sarà nuovamente uno dei giocatori più dinamici e letali dell’intera NLA, nell’ambito di un reparto offensivo che a Zugo sarà pura dinamite.

Autore di 22 gol e altrettanti assist nell’ultima regular season, nei playoff ha alzato ulteriormente il suo livello ottenendo ben 17 punti (sette gol) in 14 partite, numeri che lo hanno reso il top scorer del post season.

Capace di sfruttare in maniera fulminea ogni centimetro di troppo che gli viene concesso, Martschini nel corso degli anni è progredito sino ad arrivare all’ultimo Mondiale, che lo ha visto giocare in maniera stabile sul palcoscenico internazionale dopo un’apparizione più fugace nel torneo 2016.


MENZIONI SPECIALI

Carl Klingberg (Zugo): Frenato da un infortunio la scorsa stagione, quando impiegato ha sempre messo sul piatto un ottimo rendimento, come dimostrato dai quasi 100 punti messi nelle tre stagioni in Svizzera. Non spicca per doti tecniche particolari, ma sa fare bene molte cose sul fronte offensivo, ed è uno di quei giocatori che oltre a saper segnare gol pesanti si mette a disposizione per far rendere al massimo i suoi compagni di linea. Grande pattinatore, si è distinto come uno dei migliori forechecker della National League.

Luca Fazzini (Lugano): Il bianconero è uno dei migliori sniper del campionato, con una capacità di tiro fuori dal comune e la capacità di farsi trovare nel posto in cui arriverà il disco. La scorsa stagione è stata tribolata, relegato nel quarto blocco da Greg Ireland, ma anche con poco ghiaccio a disposizione e in una linea di contenimento ha saputo comunque mettere a segno 12 reti. Per tornare ad essere quello di prima dovrà lavorare e sudare sotto gli occhi di Sami Kapanen, che di sicuro vorrà sfruttare le doti di uno degli attaccanti più letali della lega.

Kevin Clark (Rapperswil): Il piccolo attaccante del Rapperswil ha impiegato poco a ricordarsi come rendere al meglio in Svizzera (21 reti con la maglia del Langnau nella stagione 2015/16) e anche nella sola metà stagione giocata in canton San Gallo ha saputo dire la sua. Veloce, dall’ottima tecnica di bastone e dalla mentalità da scorer puro, si è rivelato un valore aggiunto di spessore per la squadra di Tomlinson, con 10 gol e 13 assist in 29 partite. Sarà interessante vederlo all’opera dall’inizio.


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