Il campionato 2019/20 si avvicina a grandi passi, ed il torneo che ci apprestiamo a vivere promette di essere più avvincente che mai.
In vista del primo ingaggio, in calendario il 13 settembre, abbiamo selezionato le individualità di maggior spicco della NLA, con l’obiettivo di individuare quelli che si pensa saranno i migliori giocatori per ogni posizione. Continuiamo con i portieri.
5. LUKAS FLÜELER
L’ultima sua stagione e di tutta la squadra è stata praticamente una continua discesa inesorabile ma, nonostante i numeri non esaltanti, il portiere zurighese rimane uno dei punti fermi dei Lions.
Protagonista del titolo vinto due anni fa contro il Lugano, Flüeler ha mostrato di essere maturato e di aver sviluppato la personalità necessaria per essere il numero uno indiscusso all’Hallenstadion, tanto più dopo la partenza di Niklas Schlegel per Berna.
La scorsa difficile annata è stata caratterizzata anche da diversi infortuni per Flüeler, costretto a saltare praticamente metà regular season e i playout, ma anche quando è stato convocato in Nazionale per le amichevoli ha mostrato la sua crescita tecnica e di personalità, abbinate a un fisico imponente e a una postura precisa che ne fanno un prototipo dei portieri moderni.
Non da ultimo, i suoi 30 anni sono il momento migliore per un portiere per salire verso il picco della propria carriera.
4. DAMIANO CIACCIO
Si dice spesso che i portieri vivano due carriere ben distinte che si dividano attorno ai trent’anni di età. Fino a un paio di stagioni fa Damiano Ciaccio era addirittura in procinto di proseguire il suo percorso in Swiss League, ma l’oggi 30enne sembra aver raggiunto un livello superiore.
Sotto l’esperto occhio di Dusan Sidor, il portiere dei Tigers si è affermato nelle ultime due stagioni, soprattutto per quanto riguarda la regolarità di rendimento, senza dimenticare qualche “big save” che nella scorsa annata ha fatto girare parecchio il suo nome.
Dopo l’esaltante campionato del Langnau non è un caso se l’italo-svizzero è stato nominato agli Swiss Hockey Award come candidato a portiere dell’anno – nonostante un calo nei playoff – creando una sorpresa fino a poco tempo fa impensabile, così come sorprendono i suoi sei shutout!
Oggi Ciaccio è una certezza, soprattutto per il tranquillo sonno di coach Heinz Ehlers, altro maestro che ha creato attorno a lui le premesse per farlo maturare al meglio.
3. RETO BERRA
Il ritorno in Svizzera del portiere non era bastato al Gotteron per evitare una stagione deludente, ma il 32enne si è comunque reso protagonista di un campionato solido.
Già diventato uno degli oggetti del desiderio sul mercato per l’annata 2020/21 – Berra non farà uso della clausola di rinnovo a Friborgo – i suoi numeri parlano di 2.21 reti concesse ad incontro (secondo solo a Genoni), che hanno permesso ai burgundi di vantare la terza miglior difesa della NLA.
È riuscito a mantenere alta la sua lucidità nonostante sia stato in assoluto il portiere più utilizzato – 2’632 minuti giocati – anche se di tanto in tanto ha concesso qualche rete evitabile.
Una nota di merito per le sue prestazioni va data anche al resto del gruppo, visto che il Friborgo è stata la terza squadra a concedere meno tiri (1’388 in regular season) e la migliore in assoluto per numero di conclusioni concesse dallo slot (516).
2. TOBIAS STEPHAN
Per la prima volta in 10 anni, nello scorso campionato Stephan è stato costretto a tirare il fiato. Dal 2009 al 2018 aveva giocato l’enormità di 440 partite di regular season, restando di fatto a guardare in appena dieci circostanze, mentre nell’ultimo torneo ha difeso la porta dello Zugo “solamente” in 36 incontri, fermato in novembre e gennaio da alcuni guai fisici.
Nonostante gli anni passino Stephan continua a rappresentare una certezza, e proprio per questo il Losanna aveva deciso di ingaggiarlo nonostante avesse già un duo di portieri sotto contratto per il futuro.
Meno spettacolare di alcuni suoi colleghi, Stephan ha il suo punto di forza nel senso della posizione, che unisce ad una grande calma per uscire vincitore anche dalle situazioni più intricate.
Arriverà a Malley con alle spalle delle statistiche consone ai suoi standard, ovvero 92.5% di parate e 2.22 reti incassate ad incontro, ma se vorrà ottenere quel titolo che gli è sempre sfuggito dovrà essere tra gli assoluti protagonisti della stagione.
1. LEONARDO GENONI
Il portiere di Semione è oramai diventato l’uomo dei record dell’hockey svizzero, e lo Zugo spera che la sua presenza tra i pali possa permettere alla squadra di arrivare finalmente a quel titolo a lungo rincorso ma che manca da oltre vent’anni.
Recentemente premiato quale portiere dell’anno, Genoni ha raggiunto il mitico Renato Tosio in cima alla classifica del “Jacques Plante Trophy”, riconoscimento che ha portato a casa per ben quattro volte.
Nessun portiere nell’era moderna è inoltre riuscito a vincere quanto lui – addirittura cinque titoli nazionali – ed è da cinque stagioni consecutive l’estremo difensore ad ottenere il maggior numero di vittorie (28 nel passato torneo).
A livello statistico è reduce da un campionato da 1.85 reti incassate ad incontro ed il 93.3% di parate, numeri che è riuscito addirittura a migliorare nei playoff (1.66 GAA, 94.6 SV%). Ha inoltre stabilito un record nazionale firmando 10 shutout.
Anche ai Mondiali ha ben figurato, ora sarà chiamato a portare la sua natura vincente alla Bossard Arena.
MENZIONI SPECIALI
Jonas Hiller (Bienne): In Ticino il ricordo più fresco è la grande serie giocata contro l’Ambrì Piotta nei playoff, in cui ha fatto ammattire gli attaccanti biancoblù. A 37 anni e con il ritiro programmato per fine stagione, ha ancora i numeri per togliersi le ultime soddisfazioni della carriera.
Benjamin Conz (Ambrì Piotta): Non fosse stato messo KO da un’operazione all’anca che non gli permetterà di rientrare prima di metà novembre, il portiere biancoblù sarebbe stato un candidato per rientrare nella classifica principale. Ha giocato una delle migliori stagioni in carriera grazie anche all’intelligente gestione del suo impiego da parte dello staff, ma vista la gravità dell’infortunio ci vorrà un po’ di pazienza prima di rivederlo al meglio.
Melvin Nyffeler (Rapperswil): Difendere la porta dei Lakers nella prima annata dal ritorno in NLA era un compito difficilissimo, ma ha saputo crescere assieme al gruppo e a conti fatti ha reagito bene alle tantissime sollecitazioni. Nessuno è stato chiamato in causa come Nyffeler, che ha dovuto fronteggiare 1’500 tiri tondi tondi fermandone il 91.27%. Oltre 14 a partita sono arrivati inoltre dallo slot, costringendolo più volte a superarsi.
Sandro Zurkirchen (Lugano): Mentalmente aveva dovuto scendere a patti con la prospettiva di dover lasciare il Losanna, che pur avendolo sotto contratto ha optato per ingaggiare Tobias Stephan. Sfruttando la possibilità di giocare con regolarità dettata dall’infortunio di Boltshauser ha trovato buone sensazioni, concludendo la stagione con la seconda miglior SV% della lega (92.70) e 2.27 reti incassate ad incontro