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Lugano

Hirschi: “Match subito importanti, la CHL servirà per arrivare pronti”

LUGANO – Tantissime battaglie, centinaia di partite e quasi tutte le apparizioni europee del Lugano dal 2003 in avanti. A tutto ciò ha potuto partecipare Steve Hirschi, fresco “ex” capitano dei bianconeri, che si appresta a giocare la sua 14esima stagione con la squadra in cui è arrivato poco più che ragazzino, ma già predestinato, dal suo Langnau.

Giovedì a Mannheim la squadra di Shedden debutterà ufficialmente della stagione 2016/17 – dopo la vittoria di Biasca sui Ticino Rockets – affrontando gli Adler di Sean Simpson per la prima giornata di CHL, ennesima sfida per il numero 8: “Con il Mannheim sarà una partita dura, in squadra hanno molti nordamericani che sanno giocare fisico, dobbiamo prepararci bene”.

Steve Hirschi, il fatto di aver disputato un solo incontro amichevole prima di un torneo ufficiale sarà un handicap per voi?
“Sicuramente non sarà facile entrare subito a questi livelli, ma ci siamo preparati duramente e l’aspetto mentale sarà importantissimo per essere pronti a un torneo di così alto livello”.

Un mese di agosto con una preparazione del genere può essere comunque molto positivo in vista del campionato…
“Sì, perché di solito in agosto si giocano amichevoli che contano poco, mentre ora possiamo già concentrarci su quell’aspetto mentale in cui ogni partita è importantissima. Sarà interessante partecipare a un torneo come la CHL e siamo felicissimi di avere questo opportunità”.

Nelle scorse settimane hai comunicato di aver passato la carica di capitano a Chiesa. Come è nata questa tua importante decisione?
“Ho pensato che fosse giunto il momento per questo passo, e Ale (Chiesa) è cresciuto molto nelle ultime stagioni, ha l’età giusta per queste responsabilità. È l’uomo giusto per questa squadra ed è una buona cosa per il Lugano avere un capitano ticinese”.

Chiesa era partito per crescere a Zugo, la stessa esperienza fatta da un altro ticinese, Ronchetti, cresciuto molto soprattutto nel tuo Langnau. Fa piacere quando dei giovani hanno il coraggio di mettersi in gioco e tornare più maturi…
“Per la propria crescita personale è importante che un giovane giochi e trovi spazio, importa poco dove. La stessa cosa che ho provato sulla mia pelle, partendo a 17 anni per giocare in prima squadra a Langnau, ed è stata un’esperienza che mi aiutato a crescere tantissimo come giocatore e come uomo. Sono dell’opinione che, per un giovane giocatore, andare via da casa per giocare in un altro posto sia una cosa veramente importante”.

Ssarà una stagione molto intensa per voi, con quattro competizioni in cui volete andare il più lontano possibile. Personalmente come ti senti a livello fisico?
“Mi sento benissimo, ho passato una buona estate lavorando su rinforzamento dei muscoli senza avere alcun problema e sono soddisfatto perché ho potuto fare finalmente la preparazione ideale. Oggi mi sento in grande forma come non è successo spesso negli anni scorsi, nei quali purtroppo ho avuto un po’ di problemi, sono felice per questo”.

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