DAVOS – Dopo che tutte le squadre invitate alla Coppa Spengler avevano già disputato almeno una partita, nella sera di martedì è finalmente toccato anche ai padroni di casa del Davos inaugurare la 90esima edizione del torneo natalizio per club più famoso al mondo.
Nella classica sfida contro il Team Canada, i grigionesi sono usciti sconfitti per 4-3. Con l’attaccante dell’Ambrì Piotta Adam Hall tra le proprie fila, gli uomini di Del Curto hanno concesso troppe penalità ai canadesi, che hanno deciso la contesa col loro micidiale powerplay.
“Ci sono stati tantissimi special teams in questa partita” – ci ha detto a fine partita proprio il numero 14 biancoblù – “le squadre si stanno ancora adattando al nuovo metro di giudizio degli arbitri. Ne è scaturito un incontro molto combattuto da ambo le parti. Così tante penalità fischiate non ci hanno permesso di prendere il ritmo partita ideale, ma comunque abbiamo avuto abbastanza occasioni per poter segnare nonostante questo”.
Adam Hall, ne è scaturito un incontro nervoso soprattutto nel finale, quando avete concesso troppe penalità e non siete più riusciti a rientrare…
“Sì, loro hanno degli ottimi giocatori ed ogni volta che concedi un’opportunità non si fanno pregare per sfruttarla. Più stiamo fuori dalla panchina dei penalizzati e maggiori saranno le energie che avremo per attaccare, martedì sera non siamo riusciti a rendere la vita abbastanza difficile ai nostri avversari”.
La sfida tra Team Canada e Davos è una delle più sentite, per te forse ancora di più, visto che da statunitense con loro c’è una grande rivalità…
“Sì chiaramente, fin da quando ero piccolo ho sempre sentito una grande rivalità tra queste due nazioni in ambito hockeystico, ed è sempre divertente quando hai l’occasione di poterti cimentare in sfide del genere. Tutti vogliono vincere ed è bellissimo poter giocare partite ogni giocatore in pista è competitivo al massimo”.
Tutti dicono che Arno del Curto sia un allenatore unico nel suo genere, cosa ne pensi di lui?
“È stato molto bravo finora, ha accolto tutti i giocatori in maniera perfetta. Il suo stile di gioco è molto veloce, credo non voglia giocatori che ragionano troppo, visto il poco tempo che abbiamo a disposizione insieme per adattarci ad un nuovo sistema. Bisogna essere veloci e giocare con un’intensità molto alta quando si è sul ghiaccio. Credo che più riusciremo a eseguire questi dettami, più avremo successo in questo torneo”.
Questa è la tua prima partecipazione alla Spengler, un’esperienza da provare almeno una volta…
“Certamente, ogni giocatore con cui ho parlato prima di venire qui ha detto solo cose positive riguardo a questo torneo. Non vedevo l’ora di avere l’occasione anch’io di poter giocare la Spengler… Finora mi sono divertito molto e spero continui così, dunque direi di poter certamente raccomandare a tutti di provare quest’esperienza”.
Per l’anno prossimo non hai ancora un contratto… Quali sono i tuoi piani?
“Per ora mi sto concentrando su questa stagione, nella fattispecie sulla Coppa Spengler in questo momento. Quando tornerò ad Ambrì mi concentrerò solo ed esclusivamente sul campionato in corso, poi le cose si risolveranno da sole”.