GINEVRA – UFA
3-2
(3-0, 0-2, 0-0)
Note: Vaillant Arena, 6’300 spettatori. Arbitri Eichmann, Piechaczek; Espinosa, Kohler
Penalità: Ginevra 2×2′, Ufa 4×2′
DAVOS – È cominciata con una partita molto combattuta e caratterizzata da un ritmo in crescendo la Coppa Spengler versione 2014. A conquistare i primi punti in palio sono stati i campioni in carica del Ginevra Servette che, dopo avere schiacciato i russi del Salavat Ufa nel primo tempo con un perentorio 3-0, sono stati bravi a resistere al ritorno della formazione della KHL vincendo con il punteggio finale di 3-2.
Dopo un avvio tiepido a portarsi avanti sono stati i granata con Kast che, in situazione di superiorità numerica, ha sfruttato al meglio un disco vagante nello slot. La reazione dei russi è stata immediata, ma nonostante i diversi pasticci della retroguardia ginevrina, un grande Bays ha mantenuto la sua porta inviolata.
(Photo swiss-image.ch/Photo Andy Mettler)
Sugli sviluppi di una penalità concessa molto generosamente dalla quaterna arbitrale gli uomini di McSorley hanno poi raddoppiato con Taylor Pyatt al termine di una bella ragnatela di passaggi. Con i ginevrini spinti dall’entusiasmo, nel finale di periodo è poi giunto il pesantissimo 3-0 del biancoblù Pestoni, bravo a non lasciare scampo a Sohatskly nell’uno contro uno mettendo a segno una rete di pregevole fattura.
Nel secondo periodo la formazione dell’est ha abbozzato una reazione ma, nonostante il monopolio sul possesso del disco, ha terribilmente faticato a pungere. Per riportare gli uomini di Jursinov in partita ci è voluto un blackout completo del settore arretrato romando, con Wick che ha perso un brutto disco in fase di ripartenza e Bays che in maniera molto goffa si è fatto sfuggire il tiro centrale di Slepyshev.
(Photo swiss-image.ch/Photo Andy Mettler)
Sulle ali dell’entusiasmo i russi hanno pure messo a segno il 3-2 dopo appena 3’ con l’ex bianconero Heikkinen, che con una gran botta dalla blu ha sorpreso il cerbero avversario tra i gambali. Da quel momento in poi il pallino del gioco è stato saldamente nelle mani della compagine dell’est, che ha però seminato molto e raccolto poco.
Nel terzo periodo, dopo la discata patita da Bays, è dovuta entrare in gioco Schwendener, da subito messo sotto pressione da Kutuzov e compagni. Il Ginevra non è però stato a guardare e con ficcanti contropiedi è andato a far tremare i ferri della porta russa dapprima con Wick e poi con Gerber.
Il finale è stato da brividi per il Servette, con un clamoroso incrocio dei pali colto con un tiro dallo slot di Kaigorodov. Nell’ultimo minuto in 6 contro 5 il pareggio pareva nell’aria, con in particolare gli scatenati Pihlstrom e Hartikainen che hanno fatto il possibile per pervenire al gol, ma alla fine il fortino eretto dalla retroguardia svizzera ha retto sino al termine.
(Photo swiss-image.ch/Photo Andy Mettler)
Buona la prima dunque per il Ginevra che, dopo la sorprendente cavalcata dell’anno scorso, si conferma ancora una volta formazione coriacea e difficile da battere. Dopo un primo tempo semplicemente disastroso è stata apprezzabile anche la reazione dell’Ufa, capace con le sue accelerazioni di mettere spesso in difficoltà gli avversari.
Se i russi disputeranno la sfida di sabato pomeriggio con lo Jokerit mettendo sul ghiaccio la stessa verve vista negli ultimi minuti del debutto, possiamo aspettarci una partita ad altissimi contenuti.