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Coppa Spengler

Gianola guarda al futuro della Spengler, presto scadranno gli accordi con NL e Team Canada

(KEYSTONE/Gian Ehrenzeller)

DAVOS – Alla vigilia della 97esima Coppa Spengler, Marc Gianola ha fatto il punto sul presente e sul futuro del torneo in un’intervista concessa a Slapshot.

Direttore del torneo dal 2016, Gianola ha spiegato come la partecipazione degli U.S. Collegiate Selects rappresenti un passo coerente con la tradizione evolutiva della manifestazione. L’idea di coinvolgere una selezione NCAA era sul tavolo da diversi anni e nasce dalla volontà di sviluppare ulteriormente il torneo, guardando con attenzione al mercato americano, ritenuto centrale anche in termini di visibilità.

Sul tema della composizione delle squadre partecipanti, Gianola ha chiarito che invitare club tedeschi non è semplice per motivi logistici e organizzativi, legati soprattutto ai calendari e alle grandi arene della DEL. Il contratto con la lega finlandese giunge invece a scadenza con questa edizione, mentre continuano ad arrivare numerose candidature dalla Repubblica Ceca e restano aperti i contatti con la Svezia. Un ritorno di squadre KHL, invece, potrà essere eventualmente preso in considerazione solo dopo la fine del conflitto in corso.

Confermata anche la presenza fissa di due squadre svizzere, una formula che ha dato ottimi risultati. Ambrì Piotta nel 2022 e Friborgo nel 2024 hanno beneficiato in modo evidente della vetrina di Davos, e il fatto che per tre anni consecutivi una squadra elvetica abbia vinto il torneo viene letto come un’ulteriore conferma della forza dell’hockey svizzero.

Gianola ha poi affrontato il tema, spesso discusso, della pausa della National League durante lo Spengler Cup. L’attuale accordo è valido fino al 2027 e fino ad allora non sono previste modifiche. Secondo il direttore del torneo, il modello funziona, anche perché i club vengono compensati e le ultime edizioni sono state praticamente sold out. In questo contesto ha citato anche lo sviluppo dell’area VIP, con il progetto “Loft 23” realizzato in collaborazione con il WEF, considerato un passaggio chiave per la sostenibilità dell’evento. Eventuali cambiamenti futuri andranno valutati, anche alla luce di altri possibili margini di manovra nel calendario stagionale.

Infine, uno sguardo al futuro di Team Canada, il cui contratto scade anch’esso nel 2027. Pur riconoscendo che la composizione del roster diventa ogni anno più complessa, Gianola considera la selezione canadese una parte integrante dello Spengler Cup e si dice fiducioso in un prolungamento della collaborazione.

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