Social Media HSHS

Interviste

Gianinazzi: “Quando il disco non entra occorre cercare altre vie ed essere più determinati”

Il coach dopo lo stop con lo Zugo: “Tutto sta in quanto concedi e come sfrutti ciò che ti viene concesso. Questa settimana abbiamo giocato anche meglio dei nostri avversari, ma dobbiamo imparare da squadre come lo Zugo”

(Photobrusca & Luckyvideo)

LUGANO – I bianconeri sono alla terza sconfitta consecutiva e ancora a secco di punti in questo 2024 dopo il 4-1 con cui lo Zugo ha sbancato la Cornèr Arena.

A far difetto a Thürkauf e compagni è stata soprattutto la concretezza sotto porta, specialmente in un secondo tempo a lunghi tratti dominato dai padroni di casa. “Quando il disco non vuole entrare devi giocoforza trovare altre soluzioniafferma il coach bianconero Luca Gianinazzie vanno cercate nella determinazione e nel cinismo, quello che ha mostrato lo Zugo contro di noi”.

Luca Gianinazzi, possiamo dire di un Lugano dai due volti?
“Non sono del tutto d’accordo, il risultato del primo tempo è brutto, e ce lo siamo creato noi con quelle due penalità, il cinque contro tre in particolare e poi con un contropiede gestito male, ma a parità numerica i tiri erano a pari tra le due squadre nonostante lo Zugo avesse mostrato più volume di gioco. È anche una loro qualità quella di spingere subito forte nei primi minuti, a livello statistico sono la miglior squadra del campionato per vantaggio nel primo tempo, ma domenica hanno sfruttato meglio di noi le occasioni, perché dallo slot gli abbiamo concesso pochissimo”.

Contento per il volume di gioco del secondo periodo o arrabbiato per non aver sfruttato tutte quelle occasioni?
“Sono contento della reazione del secondo periodo, abbiamo creato moltissimo, poi il disco non è entrato anche per questione di rimbalzi, ma sul piano del gioco siamo stati per lunghi tratti superiori allo Zugo. Peccato per il terzo gol, che arriva un po’ dal nulla dopo un altro nostro momento di grande pressione sulla loro porta e quando abbiamo di nuovo messo fuori la testa in scia a un power play prendiamo quel rigore in una maniera che non possiamo mai permetterci. Credo che alla fine la differenza sia stata nella disciplina generale delle due squadre, lo Zugo non ha regalato nulla a gratis, abbiamo dovuto sudarci ogni occasione, mentre noi gli abbiamo concesso quel qualcosa di troppo che contro formazioni come la loro paghi a caro prezzo”.

In queste tre sconfitte avete pagato anche quei piccoli dettagli di centimetri e rimbalzi sfortunati…
“Certo, ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte, quindi quando il disco non ne vuole sapere di entrare o ci manca il rimbalzo fortunato bisogna forzare altre cose, cercare altre soluzioni. Nelle tre sconfitte di questa settimana abbiamo giocato alla pari e anche in maniera superiore ai nostri avversari, ma ci è mancato quel pizzico di determinazione in più negli episodi chiave delle partite, così come abbiamo concesso sempre qualcosina di troppo facile. Noi non dobbiamo nasconderci dietro la sfortuna o i rimbalzi del disco, dobbiamo imparare da squadre come lo Zugo come si fa a prendere vantaggio dalle concessioni avversarie e ad essere cinici”.

Click to comment

Altri articoli in Interviste