AMBRÌ – Ha degli aspetti su cui lavorare il Lugano, ma dopo il primo derby stagionale coach Luca Gianinazzi può comunque essere soddisfatto di buona parte di quanto mostrato dai suoi, ma la vera pecca è stata l’incapacità di segnare qualche gol in più.
“Sì, ci è mancato segnare in generale. Quando ottieni un solo gol è molto difficile vincere le partite”, ha debuttato senza giri di parole l’allenatore bianconero.
Per fare meglio vi è mancato soprattutto il gioco nello slot offensivo, sei d’accordo?
“Credo che la quantità di volume di gioco creata sia stata sufficiente, abbiamo fatto 40 tiri. Quell’aspetto del gioco penso ci sia, ma ci è mancata sicuramente la capacità di giocare maggiormente all’interno dello slot… Abbiamo avuto tante conclusioni ma parecchie dall’esterno, e dunque rispetto a quanto fatto nelle ultime partite ne sono nate meno occasioni davanti al portiere avversario. Parte del merito va anche all’Ambrì, che si è difeso bene. Ma da parte nostra mancava il 5-10% di cattiveria per andare nelle zone calde e crearci così la nostra fortuna”.
Hai discusso con gli arbitri dopo la vostra rete annullata, cosa vi siete detti?
“Ho solamente chiesto agli arbitri se dalle immagini si vedesse il disco nel momento in cui l’azione era stata ritenuta in offside. Quella è per me la domanda principale. Istintivamente era piuttosto ovvio capire che fosse un chiaro fuorigioco, ma la mia domanda era se il disco fosse visibile, oppure se la loro decisione era basata su una supposizione”.
Una situazione simile si è verificata anche sul gol annullato a Pestoni…
“Esatto, penso che in entrambe le situazioni sia successo qualcosa di analogo. Se non si può vedere chiaramente il disco, e dunque determinare con certezza che l’azione è in offside, allora la decisione sul ghiaccio andrebbe rispettata. Questa era la mia unica domanda agli arbitri, ma non mi hanno risposto (sorride ndr). Visto che non hanno accordato le reti, suppongo che loro il puck lo abbiano visto”.
Dahlström non si è più visto nel terzo tempo, quali sono le sue condizioni?
“Non so darti informazioni precise al momento, dovremo capire la situazione con i medici. Al termine del secondo periodo però è rientrato negli spogliatoi e non ha giocato il terzo, mi hanno semplicemente detto che non sarebbe stato a disposizione”.
Per voi questa era una serata particolare dopo l’addio a Geo Mantegazza, sentivate di trovarvi in un contesto diverso dal solito?
“Quando viene a mancare una persona dell’importanza di Geo, non solo all’interno del club ma anche per tutto l’hockey svizzero, è qualcosa che chiaramente senti e che lascia un impatto. Quello che ha fatto lui nel corso degli anni per il club è qualcosa di incredibile, e che nessun altro ha fatto allo stesso livello. È una persona che mancherà… Non ha avuto un impatto su questa partita, ma in generale sicuramente lo avrà”.
La partita di sabato è stata posticipata, e spesso sinora il vostro calendario è stato un po’ spezzettato. Questo comporta delle difficoltà?
“È difficile rispondere, anche se chiaramente sinora abbiamo disputato pochi back-to-back. Spesso abbiamo giocato con delle pause tra le partite, ma comunque brevi e dunque la continuità percepisco che l’abbiamo avuta. Poi è chiaro, questa settimana giochiamo una sola partita ma l’impegno contro gli ZSC Lions trovo che sia stato giustamente rinviato. Sabato avremo una giornata emotivamente importante per tutti, dunque ci dedicheremo a quello e poi dalla prossima settimana dovremo prepararci per il match di venerdì contro l’Ajoie, che non sarà una passeggiata”.
Schlegel è rientrato prima del previsto ed ha giocato una buona partita, hai sicuramente tirato un sospiro di sollievo…
“È chiaro che quando inizi la stagione con due buoni portieri svizzeri, e dopo poco tempo non hai più nessuno dei due, non è la situazione ideale. Il fatto che Schlegel sia già tornato facendo anche una prestazione solida è sicuramente qualcosa di positivo per noi, ed ora abbiamo Adam che porta tanta esperienza. Ha giocato in NHL, ai Mondiali e pure in KHL, dunque vorrà fare di tutto per convincermi a farlo giocare il più possibile”.