DAVOS – Per il capitano dell’Ambrì Piotta, Michael Fora, l’anno che si sta per chiudere è stato di quelli importanti. Il 2017 lo ha infatti visto fare dei grandi passi avanti, sia in leventina che a livello nazionale, con l’apparizione alla Coppa Spengler lì a premiare la grande dedizione del 22enne.
Tornato in rossocrociato sabato sera nella vittoria che ha permesso alla Svizzera di ottenere l’accesso alla finalissima del torneo, Fora ha marcato presenza con un gol e un assist, nell’ambito di una partita complicata nelle sue prime fasi ma poi risoltasi nettamente a favore della Nazionale nel terzo tempo.
“Contro il Davos non abbiamo iniziato così bene la partita – ha commentato il biancoblù – anzi, sono stati loro a partire con il piede giusto e a metterci sotto pressione. Con il passare dei minuti siamo però migliorati e, grazie anche ad un po’ di pazienza, sono arrivate delle occasioni che abbiamo saputo sfruttare”.
Michael Fora, a livello personale sei soddisfatto di quanto mostrato sinora durante il torneo?
“Sì, credo di aver giocato abbastanza bene. Ovviamente ci sono sempre dei dettagli che si possono migliorare, e per questo posso contare sull’aiuto dei miei compagni e degli allenatori. Dopo ogni partita prendo sempre le cose che ho fatto bene, ma faccio molta attenzione anche a tutti quei dettagli che per me contano molto per poter fare dei passi avanti”.
Ad Ambrì se il leader, mentre in Nazionale ti ritrovi in uno spogliatoio con delle dinamiche diverse… Quanto si può imparare da esperienze come questa?
“Sicuramente tantissimo. In questa squadra ci sono molti leader… Poter far parte della selezione nazionale rappresenta sempre qualcosa di diverso, ci si ritrova con tanti giocatori che militano in squadre di alta classifica e si può notare la loro mentalità vincente, che parte dall’allenamento e da fuori dal ghiaccio… In generale si lavora in un ambiente in cui c’è davvero tanta professionalità”.
Ora alla Spengler, ma anche in Novembre alla Karjala Cup, hai potuto confrontarti con realtà diverse e che possono farti crescere…
“Esattamente, e questo mi aiuta tantissimo. A livello internazionale il gioco va molto più in fretta rispetto al nostro campionato, ed è su questo aspetto che devo puntare quando sono ad Ambrì, ovvero riuscire a fare tutto in maniera più veloce”.
Per te l’anno che sta per concludersi è stato positivo. Ti sei stabilito nel giro della Nazionale, sei diventato il capitano dell’Ambrì e recentemente hai firmato un nuovo contratto…
“Sì, penso che il 2017 sia stato un anno positivo, questo nonostante sia iniziato in maniera difficile. Ad Ambrì abbiamo cancellato i brutti ricordi della passata stagione grazie ad una buona preparazione, e le cose sono iniziate a funzionare di più a livello di squadra… Quando questo succede, solitamente anche sul piano personale tutto va un po’ meglio”.
Nel tuo nuovo contratto con l’Ambrì è ancora presente una clausola d’uscita per la NHL… È un tuo obiettivo a lungo termine?
“Naturalmente non si può mai sapere cosa riserva il futuro… Basta che ci sia l’interesse di uno scout oppure di qualche squadra d’oltre oceano, e se questo succede le cose tendono ad andare molto in fretta. Ora come ora mi concentro però sull’Ambrì Piotta, c’è ancora metà campionato da giocare e a livello personale ho ancora parecchio da migliorare con il mio club, poi si vedrà”.