ZURIGO – La Nazionale svizzera di Patrick Fischer è tornata in pista giovedì sera per continuare il suo percorso di avvicinamento al Mondiale, incassando una sconfitta ai rigori per 6-5 dalla Finlandia.
Tra i migliori in pista nelle file rossocrociate c’è stato il difensore ticinese Michael Fora, autore di una buona prova coronata da una rete.
“È stata una sfida strana, in Nazionale solitamente si vedono partite con meno reti. Un punto positivo è sicuramente il fatto di avere sfruttato tutte le nostre chance, d’altro lato ne abbiamo concesse troppe e nel terzo periodo abbiamo giocato in modo troppo complicato permettendo a loro di rientrare. Tutto sommato però si sono viste buone cose”.
Michael Fora, essere il capitano della Nazionale che sentimento ti provoca?
“È un onore, un grande motivo di orgoglio, fa davvero piacere. Mi fa ricordare specialmente che tutto va molto veloce nell’hockey. Sino a qualche anno fa ero tra i più giovani, ora invece sono tra i più vecchi”.
È cambiato dunque il tuo approccio all’interno dello spogliatoio con il passare degli anni? Lo recepisci il fatto di invecchiare, sei consapevole che devi essere uno dei leader?
“In realtà non devo niente, ma mi fa piacere. Rispetto alle prime volte in Nazionale ho molta più esperienza, vivo l’hockey e lo spogliatoio in maniera diversa, la mia personalità però non è mai cambiata, cerco sempre di fare il mio lavoro e aiutare i compagni”.
Contro la Finlandia sei stato molto offensivo, è stato il frutto del caso oppure era una consegna del coach`?
“La prima variante (Fora ride, ndr), le situazioni erano un po’ speciali, ad esempio una volta il disco rimbalzava e nessuno se n’è accorto e ho visto l’opportunità, idem nella circostanza che mi ha portato al gol, ho fiutato l’occasione. Sicuramente però aiuta il fatto che Fischer ogni volta prima di allenamento o partita enfatizza noi difensori a seguire l’azione, questo rimane in testa e cerco di farlo il più possibile”.