
HERNING – La Svizzera è in viaggio verso Stoccolma, dove potrà giocarsi l’accesso alla finalissima e battersi per portare a casa una nuova medaglia. L’allenatore Patrick Fischer al termine del chiaro successo sull’Austria era contento.
“Abbiamo giocato in modo duro, rapido e facendo molta pressione. Era quello che volevamo, e siamo stati costanti per i 60 minuti. Questa è la strada giusta. Già nel primo cambio Andrighetto ha fatto un duro check dando un bel segnale. Quando giochiamo così è difficile per il nostro avversario. È stata dunque una bella giornata e faccio i complimenti a ogni singolo giocatore”.
Il problema alle luci dopo nemmeno un minuto e la conseguente pausa vi ha creato del nervosismo?
“Non direi, penso che i problemi li abbiano avuti i tecnici dell’impianto (Fischer sorride ndr)”.
Infatti avete segnato velocemente…
“Questo aiuta tantissimo, sono contento che Bertschy abbia realizzato il suo primo gol a questo Mondiale. Già l’anno scorso era stato letale nei quarti di finale, è uno specialista di questo step. Fa piacere anche che abbiano segnato ragazzi come Jäger, Schmid o Knak, lavorano durissimo e si sono guadagnati questa ricompensa. Abbiamo davvero bisogno di tutti e la cosa più importante è che nessuno si sia infortunato”.
Ancora una volta non avete incassato reti…
“Siamo la squadra che concede meno occasioni, difensivamente siamo messi bene e agiamo in maniera egregia”.
Cosa significa per te arrivare alle semifinali per il secondo anno consecutivo?
“Sono fiero, ma non del risultato. Sono fiero della squadra, dello staff, dello spirito. Tutti lavorano l’uno per l’altro, è questo che mi dà gioia e sono grato di poter essere con questo gruppo”.
Cosa hai detto a Roger Bader, allenatore dell’Austria, a fine gara?
“Gli ho fatto semplicemente i complimenti, hanno fatto un grandissimo torneo, già l’anno scorso. Si sono meritati questo quarto di finale, anche se oggi per loro è stato un giorno difficile”.


