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Interviste

Fischer: “Non è andato tutto male, ma c’è frustrazione per un risultato molto severo”

“Avevamo un buon feeling e pensavamo di essere pronti, ma l’hockey è uno sport di momentum… Non abbiamo fatto grandi errori, ma i dischi sono finiti nella nostra porta, anche perché siamo stati meno aggressivi del solito”

RIGA – È stata una serata difficile quella di martedì per la Svizzera, battuta per 7-0 da una Svezia che cercava il riscatto dopo un avvio di torneo complicato, mentre i rossocrociati hanno visto susseguirsi gli eventi sino al severo risultato finale.

“Abbiamo vissuto una prima fase di gara molto difficile, incassando subito due reti”, ci ha spiegato coach Patrick Fischer via Zoom. “La Svezia aveva molta pressione per vincere questa partita e noi abbiamo reso il compito troppo facile. Il risultato finale di 7-0 è dal mio punto di vista un po’ esagerato, ma i nostri avversari hanno sicuramente giocato meglio di noi”.

Mentalmente la Svezia è sembrata più sul pezzo, mentre voi avete commesso varie leggerezze comprese alcune penalità evitabili…
“Penso che sul 4-0 abbiamo perso un po’ la testa. Ci sono stati alcuni episodi che avrebbero dovuto portare a delle penalità contro la Svezia e l’arbitro non ha fischiato, ma alla fine abbiamo rimediato diverse sanzioni e nemmeno da questo punto di vista è stata la nostra partita migliore. Capisco però i miei giocatori, erano frustrati perché non siamo abituati a perdere con un margine del genere”.

La Svezia è un avversario che non battete da tanti anni, hai visto una squadra diversa in questa partita, magari con troppo rispetto?
“Onestamente no. Avevo un buon feeling per questa partita ed ero convinto fossimo pronti. Abbiamo avuto un buon inizio, mettendo sotto pressione la Svezia e guadagnandoci subito un powerplay, ma l’hockey è uno sport di momentum e in questa occasione ai nostri avversari è bastato poco per segnare… Non abbiamo fatto grandi errori, ma i dischi sono finiti nella nostra porta, forse anche perché siamo stati un po’ meno aggressivi del solito. Ogni tanto capitano delle serate nere, questa era una di quelle”.

Che lavoro vi aspetta ora per riuscire a reagire?
“La nostra preparazione non cambia, indipendentemente dal fatto che si vinca o perda. Sicuramente riguarderemo la partita al video per vedere aspetti positivi e negativi, ma sappiamo che in termini di occasioni da gol eravamo praticamente in parità con la Svezia. Non è dunque andato tutto male, ma bisogna analizzare il match e farci trovare pronti contro la Slovacchia”.

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