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Interviste

Fischer: “Stavolta ne siamo usciti con un occhio blu, per noi è stata una bella lezione”

Il coach dopo la vittoria sull’Austria: “Berra avuto un problema al collo, ma nulla di grave. Fiala? Vedremo le sue condizioni, il fatto che voglia raggiungerci è grandioso, un grande segnale di appartenenza alla nostra causa”

PRAGA – Una vittoria risicata e rocambolesca per la Svizzera contro l’Austria. Un 6-5 tortuoso, con un inizio davvero pessimo. Coach Patrick Fischer a fine gara analizza il tutto.

“Se ero sotto shock dopo l’entrata in materia? No, ma è un classico: si può parlare, dire cosa sia importante e nonostante questo si sbaglia l’approccio. Sapevamo che l’Austria sarebbe entrata con piglio battagliero, ha subito segnato e poi ha raddoppiato. Abbiamo dovuto rimboccarci le maniche, la reazione mi è piaciuta, non è sempre semplice cambiare marcia. I nostri leader in powerplay ci hanno permesso di rientrare in partita. Anche nel terzo tempo, nonostante una nuova rete incassata, siamo riusciti nuovamente a reagire trovando il modo di vincere. Chiaramente a livello difensivo dobbiamo essere molto più decisi nei duelli”.

Ti saresti immaginato di dover forzare i tuoi due miglior blocchi contro l’Austria?
“Non si pensa mai troppo in avanti, a dipendenza del momento bisogna reagire a seconda delle necessità della squadra e quindi dopo la prima pausa abbiamo fatto qualche cambiamento. Chiaramente nei nostri piani il pensiero e l’intenzione era di continuare a quattro blocchi, invece abbiamo dovuto ridurre a tre”.

Una vittoria del genere, così turbolenta, può essere di maggior aiuto a livello mentale?
“Sì, tante squadre avrebbero perso questa partita, incassando cinque reti, ma siamo riusciti pure noi a segnare molto. Sono contento della vittoria, ne siamo usciti con un occhio blu, l’Austria ha giocato molto bene e avrebbe meritato almeno un punto. È una bella lezione per noi insomma”.

Anche in difesa dopo il primo tempo hai rinunciato a Jung e Fora…
“Volevamo far debuttare Jung su questo palcoscenico, ma dopo che le cose si sono messe male, abbiamo dovuto appunto fare qualche aggiustamento. Non è stata una decisione contro Fora e Jung, ma era una questione di ritmo, per quello abbiamo proseguito solamente con sei difensori”.

Nel terzo tempo ha debuttato anche Akira Schmid…
“Era il suo compleanno, il tiro sulla rete incassata era molto difficile, il disco era ad effetto ed è passato un po’ in mezzo a tutti. Ha fatto una grande parata sul 5-5, sono contento che abbia potuto festeggiare con una vittoria”.

Reto Berra lo hai sostituito perché infortunato?
“Ha avuto un problema al collo, ma nulla di grave”.

Kevin Fiala giocherà già lunedì contro la Cechia?
“Vedremo in che condizioni sarà dopo il lungo volo e come si sentirà. Di base lui è uno che vuole giocare sempre, oltretutto contro la Cechia, la patria di suo padre. Kevin è appena diventato papà e nonostante ciò ha deciso di venire, per noi è grandioso, un grande segnale di appartenenza alla nostra causa. È un giocatore incredibilmente importante per noi”.

Hai già in mente al line-up con lui in squadra? Dovrai liberare un posto all’ala…
“Vedremo, Thürkauf, Kurashev, Bertschy e Ambühl possono anche giocare al centro, oltretutto dobbiamo verificare le condizioni di Haas che ha subito un check nella partita iniziale. Speriamo non sia nulla di troppo grave per lui”.

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