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Il Berna sarà compatto e difficile da affrontare, ma per tornare grande manca qualcosa

Gli orsi sono reduci da una buona stagione, in cui erano però emerse anche alcune criticità. La squadra della Capitale si ripresenta con una rosa solida e profonda, ma senza i picchi di eccellenza delle migliori

L’inizio della stagione 2024/25 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


BERNA

La rosa 2024/25

PORTIERI
Andri Henauer, Adam Reideborn (🇸🇪), Philip Wüthrich

DIFENSORI
Louis Füllemann, Simon Kindschi, Samuel Kreis, Anton Lindholm (🇸🇪), Romain Loeffel, Nick Meile, Patrik Nemeth (🇸🇪), Ramon Untersander

ATTACCANTI
Thierry Bader, Benjamin Baumgartner, Austin Czarnik (🇺🇸), Victor Ejdsell (🇸🇪), Dominik Kahun (🇩🇪), Marco Lehmann, Marc Marchon, Waltteri Merelä (🇫🇮), Simon Moser, Fabian Ritzmann, Yanick Sablatnig, Tristan Scherwey, Thierry Schild, Joel Vermin, Gregory Weber


(PostFinance/KEYSTONE/ Marcel Bieri)

Le scosse di assestamento non sono certo mancate a Berna negli ultimi due anni, ed anche dopo i buoni risultati della passata stagione la squadra ha visto dei cambiamenti importanti, ma alla PostFinance Arena sembra mancare ancora qualcosa per tornare ad essere una pretendente al titolo. Certo, il quinto posto dell’ultima stagione è stato il risultato migliore dal 2018/19 e gli orsi sono tornati ad essere temibili, ma c’era ancora uno stacco significativo con le prime della classe.

La posizione in classifica ha poi nascosto varie crepe che hanno impedito alla squadra di ingranare in maniera più decisa, ed infatti la differenza reti di appena +1 stride un po’ in rapporto al quinto rango, soprattutto considerando i numeri delle avversarie nella stessa zona della graduatoria (+30 per il Davos sesto, +26 nel caso dello Zugo quarto).

A livello di individualità e forze trascinanti non era infatti stata una stagione semplice, con il solo Kahun ad eccellere per davvero e diversi altri elementi ritenuti chiave – Reideborn, Knight, Frk oppure Honka – che hanno invece deluso oppure reso a singhiozzo.

Il merito di coach Jussi Tapola è però stato quello di compattare il gruppo ed ottenere un certo successo tramite uno sforzo di squadra, ed infatti il Berna ha vinto solamente 20 partite da tre punti ma appena in 15 occasioni è uscito dal ghiaccio a mani vuote (meglio hanno fatto solo ZSC e Friborgo), con la squadra che addirittura in 19 circostanze è andata oltre i tempi regolamentari. Gli orsi sono insomma stati maestri nel racimolare punti qui e là, che alla fine hanno fatto la differenza.

Era però chiaro che lo svolgersi della stagione aveva portato a galla diversi problemi, e le fondamenta non erano così solide come poteva lasciar intendere il quinto posto ed una serie di quarti di finale portata a Gara 7 contro lo Zugo. Gli orsi hanno così salutato ben 12 giocatori ed ingaggiato quattro nuovi stranieri, con il nuovo DS Patrik Bärtschi che ha così potuto dare una sua prima importante impronta alla squadra.

L’intento era sicuramente quello di mettere in pista una squadra con maggiore personalità e carattere, per cercare di staccarsi dalla mediocrità di alcuni numeri come ad esempio l’ottavo attacco oppure la settima difesa, e con l’obiettivo ultimo di tornare a vincere una serie di playoff per la prima volta dal 2019.


ARRIVI
Marc Marchon (F, Kloten)
Victor Ejdsell (F, Färjestad BK)
Anton Lindholm (D, Leksands)
Kalle Kossila (F, Växjö Lakers) | test medico non superato
Yanick Sablatnig (F, Basilea)
Waltteri Merelä (F, Tampa Bay Lightning)
Austin Czarnik (F, Detroit Red Wings)

PARTENZE
Joshua Fahrni (F, Langnau)
Mika Henauer (D, Rapperswil)
Santiago Näf (F, Friborgo)
Corban Knight (F, ???)
Colton Sceviour (F, ???)
Julius Honka (D, Davos)
Daniel Manzato (G, ???)
Claude-Curdin Paschoud (D, Langnau)
Marco Maurer (D, Ajoie)
Ville Pokka (D, ???)
Joona Luoto (F, HV71)
Noah Fuss (F, Visp, prestito)
Vincent Ryser (F, Visp, prestito)

STRANIERI
Dominik Kahun (F, 🇩🇪)
Adam Reideborn (G, 🇸🇪)
Patrik Nemeth (D, 🇸🇪)
Victor Ejdsell (F, 🇸🇪)
Anton Lindholm (D, 🇸🇪)
Waltteri Merelä (F, 🇫🇮)
Austin Czarnik (F, 🇺🇸)


Quanto partorito dal mercato è un buon mix, anche se rispecchia la tendenza della squadra ad avere tanti giocatori bravi in determinati aspetti del gioco, ma pochi elementi davvero completi.

L’esempio perfetto è dato dalla difesa, rinforzata dall’arrivo di un elemento solido come Anton Lindholm ma costruita sempre con l’idea di coppie formate da un giocatore difensivo e l’altro invece a vocazione spiccatamente offensiva. L’impostazione è forse un po’ anacronistica ma in generale può funzionare, con tendenzialmente Untersander e Loeffel in tandem con i due stranieri.

Il livello della difesa rimane comunque alto, con cinque giocatori al livello delle due top pair – ai già citati si aggiunge Samuel Kreis – anche se manca un vero leader all-rounder che possa dare al reparto lo spessore delle squadre migliori della lega.

L’attacco sarà invece ancora guidato da Dominik Kahun, che promette di essere di nuovo uno dei giocatori più forti della lega, a cui si aggiungono diversi elementi di ruolo oppure di sostanza, anche se nessun altro attaccante del Berna è in grado di essere un game changer come il tedesco.

(PostFinance/KEYSTONE/Marcel Bieri)

L’ossatura al centro è comunque di livello, con il dinamico Czarnik ingaggiato in seconda battuta dopo quanto successo con Kossila (che non aveva superato i test medici) e Baumgartner in terza linea con verosimilmente al fianco ancora Scherwey e Lehmann dopo gli ottimi risultati dello scorso anno. Gli altri due innesti sono invece molto di sostanza, con Ejdsell e soprattutto Merelä nei panni di tipici power forward.

Per tenere il ritmo delle più forti sarà dunque importante anche il contributo dei giocatori svizzeri, ed in questo senso potrà dare una mano in più il nuovo arrivato Marc Marchon. Il bottom six si completa poi con elementi come Bader, Vermin (nel preseason provato anche come difensore) oppure capitan Simon Moser, con dunque una complessiva profondità poi alimentata anche da vari giovani.

Se gli stranieri non tradiranno le aspettative il reparto si presenta dunque di buon livello ed anche piuttosto “pesante” e diretto sulla porta avversaria, ma all’appello non ci sono molti tiratori puri e per essere a livello delle pretendenti al titolo mancano probabilmente un paio di pedine svizzere di prima fascia.



Nella gestione dei giocatori d’importazione rientra poi anche l’incognita rappresentata da Adam Reideborn. Lo svedese era arrivato un anno fa nella Capitale con un curriculum importante e la speranza che potesse rappresentare finalmente l’erede di Leonardo Genoni, ma la prima stagione del portiere è stata davvero troppo irregolare.

Ha vissuto sicuramente buone serate, ma anche altre in cui ha concesso facilmente troppe reti, ed in generale la sua presenza tra i pali non ha mai trasmesso una sicurezza incondizionata. Alle sue spalle Wüthrich aveva fatto bene, e questo ha creato una situazione intricata nei playoff, quando lo staff lo aveva preferito a Reideborn da Gara 4 a Gara 6 contro lo Zugo, per poi tornare a puntare sullo svedese per la decisiva settima sfida.

Sulla carta i due nomi formano un reparto attrezzato per una buona stagione, ma ci vorrà una gestione chiara e a prescindere un giro di vite in termini di prestazioni da parte dello straniero. Nel caso di Wüthrich c’è inoltre l’incognita di un infortunio ancora non precisato dal club.

In tutto questo le ambizioni del Berna devono sicuramente essere quelle di accedere ai playoff, anche se un attacco piuttosto operaio ed una difesa senza un vero leader di spessore potrebbero portare la squadra a navigare attorno alla metà della classifica.

Fondamentale sarà per Tapola ed il suo staff trovare lo stile giusto e gli equilibri azzeccati per far rendere al meglio una rosa di questo tipo, che dovrà giocoforza costruirsi tanti gol scardinando gli slot avversari. Il gruppo sulla carta ha le personalità giuste per togliersi delle soddisfazioni, ma anche in questa stagione qualcosa sembra mancare per fare un passo in più e tornare tra le vere pretendenti al titolo.


MIGLIOR INNESTO

Waltteri Merelä: Arrivato in Svizzera ma reduce da un’annata molto positiva in Nordamerica, il finlandese porterà alla squadra concretezza e leadership, unite ad un gioco diretto e con pochi fronzoli. Un power forward insomma ideale per il gioco che vuole applicare il Berna, e che porterà con sé anche l’etichetta di giocatore vincente. Avrà inoltre una grande motivazione, visto che spera che la NL possa rappresentare un trampolino per tornare in NHL.

ADDIO DOLOROSO

Joona Luoto: Il mercato in uscita del Berna non ha fatto registrare perdite molto significative, tra elementi stranieri che avevano ampiamente deluso e giocatori svizzeri che non ricoprivano ruoli centrali. Aveva però fatto bene il finlandese, arrivato inizialmente con un tryout ma poi capace di segnare ben 18 gol risultando così essere il miglior realizzatore della squadra. Queste reti ora dovranno essere ottenute da altri elementi.

FATTORE X

La forza del collettivo: Con l’eccezione di Kahun, il Berna non si presenta come una squadra in cui spiccano giocatori capaci di prendere in mano la partita e deciderla con una giocata individuale. Gli orsi saranno un gruppo compatto che dovrà ottenere le vittorie spingendo come collettivo, e ci vorrà dunque un contributo omogeneo da parte di tutti i blocchi. L’intento lo scorso anno era perlopiù riuscito, ma aveva anche rappresentato un limite che ha impedito di fare un passo in più.


La classifica di HSHS

1. ZSC LIONS
2. GINEVRA
3. ZUGO
4. LOSANNA
5. _________
6. _________
7. DAVOS
8. BERNA
9. _________
10. BIENNE

11. __________
12. LANGNAU
13. KLOTEN
14. AJOIE

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