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Debutto amaro per la Svizzera a Friborgo, la maggior qualità della Svezia fa la differenza

I rossocrociati iniziano in maniera promettente, ma nel periodo centrale la partita sfugge di mano con quattro gol incassati in una decina di minuti. Si torna in pista sabato contro la Cechia di Kubalik, già autore di una doppietta

FRIBORGO – Continuano a essere avare di soddisfazioni le partite casalinghe della Nazionale svizzera nell’ambito dell’Euro Hockey Tour, visto che davanti al proprio pubblico i rossocrociati non hanno ancora vinto un match da quando partecipano alla competizione al posto della Russia. La serata di giovedì non ha fatto differenza, con la Svezia che, davanti al numeroso pubblico di Friborgo (4’467 i presenti), si è imposta per 4-1.

Nel complesso la Svizzera non ha giocato una partita particolarmente negativa, soprattutto considerando una prima metà di gara promettente, ma è sempre mancata un po’ d’intensità e cattiveria nel concludere le proprie azioni, salvo in un terzo tempo comunque positivo. La Svezia ha invece fatto la differenza grazie a una qualità capace di dimostrarsi superiore in termini d’esecuzione, con un periodo centrale che ha visto Charlin battuto – perlopiù incolpevolmente – dalle pregevoli azioni di Heed e compagni.

Il difensore dell’Ambrì Piotta era nell’occasione il capitano dei suoi, ma a rubare la scena nel periodo centrale è stata la coppia “friborghese” composta da Wallmark e De la Rose, con in particolare il primo autore di un pregevole assist e poi di una bella azione personale.

A quel punto la Svizzera ha un po’ perso il filo del discorso, dopo che sino a quel punto non aveva saputo sfruttare le proprie azioni offensive, mettendosi anche nei guai con diversi boxplay, tra cui quello scaturito dalla penalità di partita rimediata da Malgin per un colpo al volto al compagno degli ZSC Lions, Jesper Fröden.

Tra la seconda e la terza rete incassata sono passati appena 17 secondi, e cinque minuti più tardi è arrivato anche il 4-0 a firma dell’ex conoscenza del nostro campionato, Mathias Bromé.

Nel terzo tempo la Svizzera – che nell’occasione non schierava Frick e Bader – ha poi provato a reagire, trovando anche qualche bella chance ben disinnescata dal solido Lars Johansson, che però nulla ha potuto sulla determinazione di Simion nel finale. La sostanza non è però cambiata, e la selezione di Fischer dovrà dunque attendere sabato per cercare di rifarsi contro la Cechia.

Nella loro prima sfida Kubalik e compagni hanno battuto per 3-1 la Finlandia, con doppietta d’apertura firmata proprio dall’attaccante biancoblù.

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