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Ambrì Piotta

Conz: “Una sconfitta frustrante, siamo stati puniti per non aver chiuso la partita”

Il portiere dopo il match di Rapperswil: “È stata una partita intensa, ma saremmo dovuti essere più furbi in alcune situazioni. La mia stagione? Sono contento, ma non bisogna essere soddisfatti, specialmente dopo una sconfitta”

(PostFinance/KEYSTONE/Christian Merz)

RAPPERSWIL – Di tutte le sconfitte incassate in questa stagione, quella patita a Rapperswil è forse la più dura da digerire per i biancoblù. Decisamente tanto rammarico per aver sprecato una ghiotta occasione.

I leventinesi parevano avere la situazione sotto controllo in vantaggio per 1-0 sino a pochi minuti dalla fine. Il portiere Benjamin Conz è deluso per l’esito negativo della contesa.

“È una sconfitta molto frustrante. Abbiamo avuto durante tutto l’arco della gara diverse buone occasioni per uccidere la partita, ma il disco non voleva entrare. Nell’hockey è così. Spesso se non riesci a mettere il disco in rete, gli avversari prima o poi ti puniscono. Penso che comunque abbiamo disputato un buon match, completo. Anche il boxplay ha funzionato bene. Bisogna ripartire da qui per essere pronti ad affrontare il Kloten”.

In occasione del pareggio di Connolly sei stato molto sfortunato, con quel disco parato che si è alzato a palombella e poi è finito in rete. Non potevi fare molto di più…
“Sì, ma bisogna anche dire che l’avversario è stato molto furbo coprendo il disco dietro alla paletta, facendo uno screen e tirando bene. Normalmente quando intercetti un puck in questa maniera, con la spalla, il puck si alza e va a finire nelle reti di protezione, stavolta invece non è andata così purtroppo”.

Il primo tempo è andato via liscio, non c’era nessun segnale che gli animi si sarebbero potuti surriscaldare. Come mai nella frazione centrale è arrivato tutto questo nervosismo con interventi anche sopra le righe?
“Era una partita comunque intensa, più il match continuava e più aumentava. Sono cose che possono accadere, fanno parte dell’hockey. È vero però che avremmo dovuto essere più furbi in determinate situazioni”.

Anche tu dopo l’intervento di Dauphin ai danni di Moy e l’ammucchiata davanti alla vostra panchina sei uscito sino alla linea blu. Volevi sfidare Nyffeler?
“Lo scopo era chiaramente quello di partire verso il luogo della bagarre. Era un fight, uno contro uno tra due giocatori, il portiere avversario non doveva immischiarsi. Il mio ruolo è anche quello di occuparmi del mio collega in questi casi. Un arbitro mi ha trattenuto, impedendomi di andare dalle parti di Nyffeler. Meglio così, altrimenti mi sarei preso una penalità di partita”.

Il tuo inizio di campionato è da considerare ottimo, puoi essere soddisfatto. Cosa ne pensi?
“Finora sono abbastanza contento, tutto va piuttosto bene, ma non bisogna mai essere soddisfatti, specialmente quando si perde. Continuo a lavorare con Pauli Jaks e ogni volta che vengo schierato cerco di dare il massimo per aiutare la squadra a raccogliere il maggior numero di punti possibili”.

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