SVIZZERA – CANADA
2-3
(1-1, 1-2, 0-0)
Reti: 1’42 Cozens (Tavares, Mangiapane) 0-1, 11’15 Fiala (Hischier, Josi) 1-1, 25’03 Loeffel (Thürkauf, Fora) 2-1, 28’46 Cozens (Mangiapane, Tavares) 2-2, 30’39 Paul (Mangiapane, Cozens) 2-3
Note: Prague Arena, 17’268 spettatori
Penalità: Svizzera 3×2 + 1×5 + 1×20, Canada 6×2 + 1x rigore
Assenti: Gaetan Haas (a riposo), Reto Berra, Sven Jung (sovrannumero), Thierry Bader (non iscritto)
PRAGA – È stata battaglia vera tra Svizzera e Canada, come mai sinora in nessuna partita di questo Mondiale, ed alla fine ai rossocrociati è mancato davvero poco per ottenere punti da una partita che ha visto in pista una squadra che non ha mai indietreggiato contro un avversario davvero forte.
Sembrava insomma di essere già alla fase ad eliminazione diretta, in un clima caldissimo in cui inizialmente sono stati i canadesi ad esaltarsi maggiormente, con un gol trovato nei primi minuti e delle prolungate fasi di pressione dalle parti di Genoni che lasciavano temere una partita complicata.
La Svizzera ha però preso le misure velocemente, consapevole di avere tutti gli strumenti per potersi giocare alla pari la testa del girone, ed anche per ingaggio fisico ha alzato il proprio livello e fatto vibrare le balaustre dell’arena di Praga. Peccato che il clima di spiccato agonismo abbia portato anche all’episodio chiave della sfida, ovvero quell’intervento con il ginocchio di Fiala ai danni di Cozens che per l’elvetico è valso una doccia anticipata e lo spettro di una possibile squalifica.
I canadesi quella fase l’hanno sfruttata senza farsi pregare, trovando il pareggio con lo stesso Cozens – che si è anche sfogato istigando i tantissimi tifosi elvetici arrivati a Praga – e poi il decisivo vantaggio con Nick Paul, in quello che è stato addirittura il terzo gol di serata concesso dal boxplay rossocrociato.
Indubbiamente peccato che la Svizzera sia uscita in negativo dallo scossone che il match ha ricevuto in quella fase, soprattutto considerando che la reazione alle difficoltà iniziali aveva portato al bel pareggio di Fiala e poi al vantaggio ad opera di Loeffel, episodi che avevano permesso ai rossocrociati di acquisire anche una certa spavalderia e sicurezza.
Può esserci dunque del rammarico per non aver ottenuto alcun punto da una battaglia giocata senza mai abbassare la testa – pensando anche al rigore mancato da Andrighetto – anche se nel terzo tempo il Canada ha concesso ben poco ed anche il powerplay la Svizzera ha fatto fatica a rendersi pericoloso.
Qualche chance c’è comunque stata, ed in generale la sconfitta non scalfisce le certezze di un gruppo apparso molto solido anche in questa occasione, ma perdere nettamente il bilancio degli special teams è un aspetto che meriterà sicuramente un’analisi da parte dello staff.
Ci sono ad ogni tutti gli argomenti per guardare con ambizione alla fase finale del torneo che, dopo l’ultima sfida del girone contro la Finlandia, costringerà Josi e compagni alla trasferta di Ostrava per giocarsi il quarto di finale. Ci vorrà però maggiore consapevolezza e disciplina nel gestire i momenti chiavi e le emozioni, e gli special teams – vera chiave di volta domenica sera – dovranno essere un fattore da portare a proprio favore.
Se la Svizzera ha però tenuto testa in questa maniera contro un Canada molto fisico e determinato, allora c’è la possibilità di dare filo da torcere ad ogni avversario. Sfumata però la possibilità di chiudere in testa al girone.
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