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Interviste

Cjunskis: “In questa squadra tutti spingono forte, per me è un grande stimolo”

Il giovane attaccante elogia la forza del gruppo: “Lo sport di squadra ha questo scopo, spingersi a vicenda in ogni momento. Il mio primo contratto? Mi dà serenità, ma per me ogni giorno è come una gara-7 di playoff”

LUGANO – Il pubblico della Cornèr Arena applaude convinto la squadra bianconera dopo il 6-2 rifilato al Kloten, dopo che i (purtroppo) pochi presenti si sono goduti una partita in cui il Lugano ha sì rischiato qualcosina nel secondo periodo, ma nel complesso ha convinto per la determinazione nei momenti giusti, offrendo anche diversi spunti di spettacolo.

“Le assenze sono pesantiafferma Roberts Cjunskisma questo gruppo è più forte delle difficoltà, stiamo dimostrando grande unità di squadra”.

Roberts Cjunskis, aldilà di un rilassamento sul 4-0 si può dire che avete sempre avuto il controllo della partita…
“Abbiamo iniziato molto bene e ci siamo costruiti con merito un bel vantaggio, poi nel secondo periodo abbiamo permesso al Kloten di segnare due reti più per demeriti nostri che altro in verità. Sapevamo che i nostri avversari avrebbero impostato la loro partita su questi “rush” offensivi e ci hanno colpito proprio in quella maniera, quindi sono stati errori nostri a lasciare che rientrassero parzialmente, ma sostanzialmente sapevamo di poterci prendere questa vittoria”.

In alcuni frangenti le assenze non si sono quasi notate, la famosa forza del gruppo ha fatto ancora la differenza?
“Le assenze pesano, questo è sicuro, perché mancano giocatori molto importanti, ma la forza del gruppo ci permette di compensare alcune mancanze. Lo scopo degli sport di squadra rimane sempre questo, l’insieme deve essere più importante dell’individuo e questo spinge a lavorare di più e a restare uniti per superare le difficoltà”.

In questi tuoi primi mesi in prima squadra cosa puoi dire di avere imparato rispetto al mondo delle giovanili?
“Il passaggio dalla U20 alla prima squadra mi ha fatto scoprire un mondo completamente diverso sotto ogni aspetto. Ogni giorno c’è qualcosa su cui devo lavorare per migliorare e alzare sempre di più il livello per competere in National League, e in più ci sono tantissime informazioni da assimilare a ogni allenamento e a ogni partita. Ma lo trovo molto stimolante, perché questa competizione è ciò che ti spinge a crescere e migliorare”.

Come affermato da Hnat Domenichelli, voi giovani siete quelli che devono portare competizione e spingere chi sta davanti…
“Va detto che i più esperti in questa squadra, quelli che giocano da tanto anche qui in Svizzera, sanno ancora spingere parecchio e questo ti induce a seguirli e dare ancora di più per cercare di compensare quelle differenze che si hanno con loro a livello di gioco e tattica. Se devo parlare per questo gruppo, lo si vede bene, tutti spingono a fondo e lavorano ogni giorno al massimo”.

Le cose stanno andando molto in fretta per te, come stai vivendo questo periodo?
“Diciamo che le partite che ho giocato in questi mesi in prima squadra senza contratto da professionista hanno fatto salire un po’ l’attesa per il mio futuro, e vedevo che improvvisamente si era aperta questa possibilità in maniera molto concreta. Prima di diventare professionista quindi ho dovuto allenarmi e cominciare a vivere come tale, sia per raggiungere quel livello e capire cosa avrebbe comportato, oltre che per meritarmi la firma sul contratto. Ma è chiaro che le cose non finiscono certo qui, ora inizia la parte più dura, perché ogni giorno bisogna solo pensare di poter fare sempre meglio”.

La firma sul tuo primo contratto da professionista è il miglior regalo di Natale in cui tu e la tua famiglia avreste potuto sperare?
“Sì, siamo tutti molto felici, soprattutto perché questo contratto era l’obiettivo che mi ero prefissato e mi dà la sicurezza necessaria per i prossimi due anni sapendo di poter restare in questo club e trovare una prima base di stabilità, ma per rimanere in questo spogliatoio e in questo gruppo non c’è nulla di scontato. Per me ogni giorno qui, in allenamento o in partita, rappresenta quasi una settima partita di playoff, dove devo sempre dare tutto per meritarmi di tornare il giorno seguente. Se saranno delle belle feste natalizie per questo? Sicuramente, ma non saranno certo di vacanza, almeno per me”.

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