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Ambrì Piotta

Cereda: “Ognuno accetta il suo ruolo e ne trae il meglio, l’Ambrì non è un one-man-show”

Il coach è soddisfatto: “Siamo contenti del lavoro quotidiano che facciamo, di vedere i ragazzi felici e soprattutto di vedere che sembra si sia ricreato un certo legame tra squadra e pubblico. Novotny una presenza fondamentale”

AMBRÌ – L’Ambrì Piotta è chiamato ad un ultimo sforzo, poi potrà finalmente concedersi una pausa e guardare a quanto fatto in questi primi mesi di campionato, andati oltre le più rosee aspettative.

Dei passi avanti compiuti dalla squadra ne è testimone la vittoria di sabato sera, decisa e senza sbavature contro uno degli avversari più quotati del campionato. “Siamo stati solidi. Abbiamo sofferto solamente in occasione dei loro powerplay, per il resto abbiamo giocato molto compatti e concesso poco ai nostri avversari… Questo ci ha permesso di vincere la partita”, ha commentato coach Luca Cereda.

Quello dell’Ambrì non è più un momento magico, sapete da dove arriva la vostra forza e avete imparato a gestirla…
“Siamo contenti del lavoro quotidiano che facciamo, di vedere i ragazzi felici e soprattutto di vedere che sembra si sia ricreato un certo legame tra squadra e pubblico. Questo ci dà grande felicità, anche per noi dello staff”.

Un giocatore che contribuisce a creare questo legame è Novotny…
“La sua presenza è molto importante. È un ragazzo che ci ha permesso di fare un passo in avanti sia sul ghiaccio che fuori, e ne siamo ben coscienti. È molto apprezzato sia dai suoi compagni che da noi”.

Lo spirito che si respira in squadra sembra la vostra maggior forza…
“Partiamo dal presupposto che il miglior team building è sempre la vittoria, dunque in questo momento siamo un po’ facilitati da questo punto di vista. C’è un buono spirito, ognuno accetta il suo ruolo e cerca di svolgerlo al meglio delle sue potenzialità. Come diciamo sempre quello dell’Ambrì non è un one-man show, tutti devono dare il loro contributo nel miglior modo possibile, i giocatori ma anche lo staff. In questo momento tutto sta funzionando bene”.

L’unica macchia della serata è il nuovo infortunio a Pinana…
“Si è fatto male di nuovo alla spalla, nei prossimi giorni sarà valutato ma sicuramente il suo infortunio è stata una nota negativa. Vedremo cosa diranno i dottori, ma non è stato un bel momento per lui e speriamo che possa riprendersi presto e scrollarsi di dosso questo periodo sfortunato”.

Per la prima volta hai scelto di giocare con quattro attaccanti stranieri, ora hai diverse opzioni tra cui scegliere…
“Sabato sera giocare così ha funzionato bene, ma faremo sempre le nostre valutazioni. In questo momento abbiamo comunque trovato un certo equilibrio, dunque è giusto cercare di continuare su questa strada. Di opzioni sicuramente ne abbiamo diverse, anche Kneubuhler può giocare al centro e Incir verso la fine di gennaio dovrebbe rientrare, il che ci darà altre carte da giocare.  Continueremo a lavorare per migliorare un po’ in tutto, ed avere più possibilità a disposizione fa parte di questo processo di crescita”.

Moor ha giocato al posto di Kienzle… Una scelta nata più per quanto ha mostrato nei Rockets, o per quanto Kienzle non ha mostrato di recente?
“Misha ha lavorato forte in questi mesi e crediamo nel nostro progetto, nell’inserire dei giovani e dare delle possibilità, poi sta a loro sfruttarle. Sabato ci è sembrato il momento giusto per dare una chance a Moor e credo che abbia fatto un buon lavoro, ha giocato un po’ più del previsto dato l’infortunio di Pinana e – soprattutto nel terzo tempo – ha dato un ottimo contributo”.

Kienzle invece?
“Kienzle ha fatto parte dei tre giocatori che sabato erano in sovrannumero, ma per domenica a Davos faremo le nostre valutazioni e vedremo quale squadra mandare in pista. C’è la possibilità che anche lui ritorni a giocare”.

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