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Ambrì Piotta

Cereda: “Non era facile, ma si è visto un buon esempio del gioco giusto per avere successo”

Il coach ora può guardare alla Spengler: “Trascorrere la settimana lì con i familiari è una bellissima esperienza, qualcosa di particolare ed eccezionale, sappiamo che non capiterà tutti gli anni e quindi siamo contenti”

LANGNAU – “Personalità”, è questa la parola che fotografa la vittoria dell’Ambrì Piotta a Langnau? L’allenatore Luca Cereda condivide.

“Sì, non era una partita facile, i ragazzi sono stati bravi sia in casa contro il Ginevra che qui di fronte a un Langnau reduce da alcune sconfitte. Sapevamo dunque che ci saremmo trovati ad affrontare un avversario pronto. Nel primo tempo abbiamo segnato in momenti buoni, ma abbiamo concesso un po’ troppo e regalato qualche disco. Mi è piaciuto invece soprattutto il terzo periodo, è un buon esempio di come dobbiamo giocare per avere successo”. 

Non era evidente mantenere il focus, pensando che tra pochi giorni c’è la Coppa Spengler. Questo dà ancora più valore alla vittoria…
“Sono d’accordo, ciò vale per tutti, non solo per i giocatori. C’è una grandissima organizzazione dietro, che non si fa in un giorno solo, ma è frutto di un lungo lavoro. Sicuramente c’era un po’ il pericolo di avere la testa già altrove, è quindi un bel segnale quello dato dai ragazzi”.

Poteva essere il secondo shutout consecutivo, ma a pochissimo dalla fine è sfumato. Sei il tipo che ti arrabbi quando succede ciò, oppure a risultato ottenuto “fa niente”?
“Mi è dispiaciuto per Juvonen, ha giocato bene, ma anche per la squadra che difensivamente è stata solida. È stato peccato macchiare una buona prestazione difensiva, c’è stato uno sgambetto e ci siamo un po’ fermati, davvero un peccato”.

Ora si guarda alla Spengler, Isacco Dotti recupererà?
“Abbiamo ancora qualche speranza, vedremo nei prossimi giorni se farà qualche passo avanti, in ogni caso sarà con noi a Davos”.

Kostner e De Luca si uniranno al gruppo oppure no?
“Tommaso dopo il suo infortunio non lo abbiamo ancora rivisto, è rimasto all’ospedale qualche giorno. Diego verrà con noi alcuni giorni a Davos, ma poi staccherà. Per lui è dura, è la terza volta che deve saltare l’avvenimento a causa di un infortunio e comprensibilmente non ha una gran voglia di essere nuovamente a Davos a guardare i compagni giocare. Qualche giorno per staccare gli farà bene e poi con il nuovo anno ricomincerà la sua preparazione in vista del rientro”.

Richiamare Brüschweiler è una possibilità?
“Domenica faremo il punto della situazione. Se tutti saranno sani disputeremo la Spengler con chi ha giocato a Langnau, con i tre rinforzi esterni già noti e con Lilja ovviamente”.

Contemporaneamente si disputerà il Mondiale U20, riuscirete a seguire Terraneo? Ti senti con lui in questi giorni?
“Ci siamo sentiti tramite messaggio giovedì. Speriamo che venga convocato, la lista definitiva dovrebbe uscire domenica o lunedì. Sicuramente guarderemo le partite, ma non solamente per seguire lui. È un torneo molto interessante, un’ottima possibilità per osservare anche le altre nazionali e più in generale altri giovani giocatori, oltretutto essendo in Europa quest’anno gli orari sono clementi”.

Riuscirai a goderti il Natale con la famiglia? Con i tanti impegni per te non deve essere facile gestire il tutto…
“Diciamo che sarà un Natale abbastanza veloce. Domenica non mi muoverò da casa e passeremo qualche ora tutti insieme. Lunedì mattina vedremo poi se arriverà il Gesù Bambino e a mezzogiorno si partirà per Davos. Trascorrere la settimana lì con i familiari è una bellissima esperienza, qualcosa di particolare ed eccezionale, sappiamo che non capiterà tutti gli anni e quindi siamo contenti”.

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