AMBRÌ – È stata una partita in cui l’Ambrì Piotta ha faticato ad esprimere il proprio livello migliore, e alla fine la sconfitta è tutto sommato corretta per quanto visto in pista, ma di positivo c’è che con una sola rete di scarto nulla è ovviamente compromesso per i biancoblù. La squadra di Luca Cereda è ancora pienamente in corsa per arrivare ai playoff.
“Penso che nei primi 15 minuti di partita eravamo un po’ lenti di testa, ma poi in entrata di secondo tempo abbiamo segnato il primo gol e questo avrebbe dovuto darci il momentum, invece così non è stato”, ci ha spiegato Cereda. “Anzi, con due decisioni sbagliate lo abbiamo riconsegnato al Kloten, e loro sono cresciuti mentre noi abbiamo sofferto. Nel terzo tempo c’è poi stata una bella reazione, che ci tiene vivi in vista del ritorno, questo nonostante un quinto gol evitabile”.
Alla luce di come si era messa la partita, è positivo che nulla sia compromesso…
“Esatto. Anche nel terzo tempo non abbiamo giocato al nostro massimo in termini di pressione, ma sicuramente è quella la strada da seguire. Nulla è deciso, ma dovremo recuperare bene le energie e poi lunedì andare a dare battaglia”.
Le tante emozioni di Rapperswil, al posto di darvi lo slancio, dovevano ancora essere digerite?
“Penso che due giorni siano stati sufficienti per digerirle, ma il problema è che poi la bottiglia delle emozioni è comunque vuota e va riempita. Nei primi 15 minuti credo che la problematica sia stata proprio quella, poi però è stata più una questione di concentrazione… I due errori che ci sono costati altrettanti gol erano evitabilissimi, e quando succedono queste cose si va in difficoltà”.
Riuscite sempre a trovare le risorse per recuperare, da cosa pensi vengano queste energie psicofisiche che alla fine tante volte vi hanno permesso di rientrare?
“Credo che il fatto che i giocatori vadano molto d’accordo sia importante, e c’è inoltre appunto la fiducia di aver già imbastito delle rimonte simili in passato. In quei casi inoltre hai poco da perdere, e tutti questi fattori ti permettono anche rimonte del genere. Poi ci vuole anche un po’ di fortuna. Nella pausa ho ricordato alla squadra che il 21 dicembre eravamo stati noi ad essere avanti 4-1 dopo due tempi, ma poi ci eravamo ritrovati in svantaggio a cinque minuti dal termine… Se loro ci erano riusciti in quell’occasione, non vedevamo alcun motivo per cui noi non potessimo fare altrettanto. Peccato per il gol finale, che ci mette a -1”.
Pensi che lo svantaggio di una rete cambi veramente tanto nell’approcciare la sfida di ritorno? In fondo la partita sarebbe stata comunque preparata con l’obiettivo di vincere…
“Sono d’accordo. Lo abbiamo vissuto già contro il Rapperswil, ma nell’altro ruolo. Eravamo avanti di un gol, ma era impensabile speculare nella sfida di ritorno. Dovremo dunque giocarcela anche stavolta, anche se ovviamente con un pareggio ci sarebbe bastato un gol di differenza per passare il turno, ora ce ne vorranno due. Però per impostazione di gioco e mentale, cambia poco”.
Il Kloten che vi ritrovate di fronte è esattamente quello che ti aspettavi?
“Diciamo che la loro ultima partita contro il Langnau hanno saputo dominarla ampiamente. Mi aspettavo dunque una squadra che lavora forte, pattina tanto e vuole controllare il disco. Tirano inoltre tanto sulla porta. Su questo devo dire che li abbiamo gestiti bene, abbiamo concesso pochi tiri sul portiere che poi spesso creano caos. Lunedì penso sarà la stessa cosa”.
Per questa partita scegliere chi mandare in porta era forse più semplice visto che con Juvonen avevate passato il primo turno. Ora invece c’è qualche dubbio in più?
“Ti assicuro che non era stato facile scegliere nemmeno stavolta (ride, ndr). Juvonen era caldo ma aveva anche fatto due partite in tre giorni, dunque dovevamo porci degli interrogativi, visto che pure lui ha vissuto tante emozioni a Rapperswil. Anche lunedì ci penseremo fino all’ultimo. Diciamo che è un bel problema da avere”.
A livello di energie la squadra come sta?
“Non penso che siamo stanchi, anche perché il nostro miglior tempo è stato il terzo. È chiaro che da parte nostra dobbiamo fare in modo che la squadra abbia il tempo di recuperare, visto che arrivati a questo punto in un giorno di allenamento si può cambiare ben poco. Il primo focus è sul recupero, soprattutto quello emotivo. Dopo stasera la bottiglia è piena di rabbia e voglia di tornare a giocare nei playoff, e soprattutto di scendere ancora in pista davanti al nostro pubblico”.
Qual è invece la situazione di Curran?
“Negli ultimi giorni si è allenato, dunque è sulla buona strada. Tra domenica e lunedì vedremo se potrà essere schierabile. Sarà anche quello un fattore per andare a scegliere il lineup definitivo”.
