DAVOS – Ha incontrato qualche difficoltà il Team Canada nel debutto alla Coppa Spengler, ma pur senza impressionare la rappresentativa della foglia d’acero ha avuto la meglio sui pimpanti ragazzi selezionati dai college statunitensi.
Attorno agli U.S. College Selects c’era una certa curiosità, ed è stata una piacevole constatazione vedere come – con tanta energia ma anche un buon bagaglio tecnico – i giovani provenienti dalla NCAA siano riusciti a rendere la partita competitiva, conquistando sin dai primi minuti le simpatie del pubblico.
(KEYSTONE/Melanie Duchene)
Anzi, nel periodo d’apertura proprio i Selects si sono fatti preferire, mettendo in mostra grande velocità e creando parecchi tiri verso l’esperto James Reimer, con almeno una rete che sarebbe stata ampiamente meritata, ma il gol ottenuto dopo 13 minuti non è stato concesso dopo la revisione video.
A sbloccare il risultato nel periodo centrale sono così stati i canadesi, che con Nathan Schnarr in shorthand hanno cinicamente punito gli avversari dopo un’occasione fallita davanti a Reimer. In quella fase poi il Team Canada si è sciolto ed ha giocato con maggiore sicurezza, mentre i Selects hanno perso parte della loro velocità e dinamicità, ed evidenziato comprensibilmente anche minore maturità tattica.
Nel giro di pochi minuti il Team Canada ha quindi trovato altre due reti con Brett Seney e Mason Shaw, indirizzando a proprio favore una partita che si stava rivelando potenzialmente insidiosa. Gli universitari non si sono però arresi e, con Gavin McCarthy, hanno trovato il primo gol del loro torneo.
(KEYSTONE/Gian Ehrenzeller)
Negli ultimi venti minuti queste sensazioni sono state confermate, a testimonianza delle qualità degli U.S. College Selects, ed anche delle fragilità di un Team Canada non di altissimo livello.
Un passaggio sbagliato di Sgarbossa ha così spianato la strada al 3-2 di Jack Musa, dando vita ad un terzo tempo in cui i canadesi hanno rischiato di incassare anche il pareggio. Per la squadra di Therrien è però arrivata la vittoria, il che significa che a sfidare il Davos sabato sera ci saranno proprio i giovani universitari, quando saranno chiamati a confermare le buone sensazioni contro un avversario di maggior spessore.
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