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Interviste

Ambühl: “È un sogno poter chiudere la carriera in questo modo, ma ora voglio solo vincere”

La finalissima sarà l’ultima partita dell’attaccante: “Siamo tutti concentrati sull’obiettivo, quindi il pensiero va solo alla sfida con gli USA e non al resto. Dovremo giocare in verticale, produrre un bel forecheck e restare solidi dietro”

STOCCOLMA – Per il mitico Andres Ambühl si chiude il cerchio. La prima finale a Stoccolma fu quella del 2013, quella di domenica invece sarà l’ultima partita della sua lunghissima e onoratissima carriera.

“Si è così in un certo senso, faremo semplicemente di tutto per fare in modo che il finale questa volta sia diverso da quello del 2013”.

Rispetto al 2013 stavolta però la pista non sarà piena di svedesi e la maggior parte dei fans sarà di fede elvetica. Potrebbe essere un vantaggio?
“Non ho nessuna idea. Credo tutti i giocatori siano motivati e che quanto avvenga sugli spalti non abbia un influsso”.

E quale sarà la ricetta per riuscire ad andare fino in fondo?
“È difficile da dire, ogni volta una finale è qualcosa di nuovo, tutti vogliono vincere, è complicato fare paragoni e nemmeno la vittoria ottenuta a Herning nel girone preliminare ci aiuterà. Non conta più nulla, anche se da parte nostra fu una gran bella prova. Dovremo continuare a giocare in verticale, fare transizioni veloci, produrre un bel forecheck e restare solidi dietro”.

Certo che concludere la carriera con una finale mondiale è qualcosa che non ti saresti mai sognato…
“È davvero un sogno, è veramente bello finire in questo modo, ma ora voglio vincere e lo stesso vale per tutti i miei compagni e lo staff, quindi il pensiero va solo alla finale e non al resto”.

Che emozioni hai in te?
“È semplice, è bello avere vinto la semifinale e poter dunque giocare la domenica sera e non al pomeriggio per il bronzo (ride, ndr)”.

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