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Lugano

All’improvviso torna il miglior Lugano, Rapperswil schiantato

L’allungo del secondo periodo è risultato decisivo per i bianconeri. I numerosi cambi di linea in attacco hanno dato i loro frutti, con gli stranieri protagonisti

(PostFinance/KEYSTONE/Christian Merz)

All’improvviso torna il miglior Lugano, Rapperswil schiantato

RAPPERSWIL – LUGANO

1-6

(1-1, 0-3, 0-2)

Reti: 7’45 Ruotsalainen (Arcobello) 0-1, 8’43 Moy (Baragano) 1-1, 25’45 Joly (Granlund) 1-2, 39’19 Joly (LaLeggia, Mirco Müller) 1-3, 35’33 Carr (Thürkauf) 1-4, 51’10 Fazzini (Carr, Guerra) 1-5, 54’06 Thürkauf 1-6

Note: SGK Arena, 4’339 spettatori
Arbitri: Borga, Wiegand; Urfer, Duc
Penalità: Rapperswil 2×2, Lugano 3×2

Assenti: Marco MüllerLorenzo CanonicaJulian Walker (infortunati), Arno SnellmanRoberts CjunskisMikko KoskinenLeandro Hausheer (sovrannumero)

RAPPERSWIL – Sgarbo restituito, il Lugano ha vendicato l’1-6 subito alla Cornèr Arena dai Lakers nel mese di ottobre andando ad imporsi con lo stesso risultato alla SGKB Arena. Ed è stato tutto un altro Lugano rispetto a quello che sembra oggi già un lontano ricordo, ma è stato un altro Lugano anche solo in contrasto alle ultime due sconfitte, con una prova “nuvolosa” contro il Langnau e una più coraggiosa ma dalle polveri bagnate alla Postfinance Arena di Berna.

In questa occasione i bianconeri hanno messo sul ghiaccio tutte le loro qualità, soprattutto quelle di un reparto offensivo che quando gira ben oliato sa produrre occasioni da rete a nastro e in ogni maniera, ma anche davanti a Schlegel i bianconeri si sono mossi bene, badando al sodo ed evitando uscite dal terzo frettolose prediligendo il controllo del disco e qualche arretramento di fronte al forecheck.

(PostFinance/KEYSTONE/Christian Merz)

Il primo periodo chiuso solo sull’1-1 nonostante le già tante occasioni lasciate sul posto davanti a Nyffeler hanno fatto temere per un po’ che la serata potesse trovare un punto di svolta negativo per gli ospiti, invece con insistenza e perseveranza i bianconeri hanno continuato a lavorare e hanno colpito nei punti deboli di un Rapperswil poco organizzato in retrovia in fase di impostazione.

Già il bel gol di Ruotsalainen su lancio lunghissimo di Arcobello ha messo in mostra i vari buchi in cui il Lugano poteva infilarsi e il finlandese è stato imitato alla perfezione da Joly e Carr con praticamente lo stesso break in solitaria per vie centrali, con il numero 88 autore anche di una seconda rete con un “mini” break nel terzo chiuso con la ritrovata vena realizzativa.

Il 4-1 con cui gli ospiti hanno chiuso la seconda frazione ha detto di un Lugano capace di prendere il controllo e di non mollarlo, e soprattutto ha promosso i pesanti cambi di linea in attacco apportati da Luca Gianinazzi, che ha di fatto trovato una nuova formazione offensiva capace di colpire a scadenze regolari e con grande intesa tra i giocatori coinvolti nei cambi.

Il terzo periodo è stato invece prova di maturità per i ticinesi, capaci di controllare bene i Lakers e di proteggersi in box play, andando poi a colpire con altre due reti proponendosi continuamente in attacco e lasciando da parte le speculazioni e il tirare a campare alla terza sirena nonostante il già largo vantaggio.

(PostFinance/KEYSTONE/Christian Merz)

Come si era visto contro il Davos, quando il Lugano riesce a fare girare il disco nello stretto seguendo spostamenti veloci può diventare devastante, ma senza limitarsi a un’azione e ripiegamento, perché i bianconeri hanno imparato a mantenere il disco caldo anche dopo la prima occasione, mantenendo lucidità e concentrazione sull’obiettivo, cercando di sfiancare l’avversario nel proprio terzo.

A Rapperswil è andato tutto bene e si è di nuovo visto il miglior Lugano, quello che sa anche regalare spettacolo unendolo a una buona solidità difensiva, anche se il lavoro per Schlegel non è mancato, soprattutto su azioni in solitaria dei vari Moy e Rask o dischi vaganti nello slot.

Anche Granlund e Ruotsalainen hanno dato prova di crescita (aldilà della rete del numero 24) e la quarta linea ha di nuovo proposto grande grinta e lavoro instancabile e in generale tutta la squadra ha reagito benissimo alle due sconfitte “bernesi”, dando prova di pazienza e calma oltre che di sicurezza nei propri mezzi.

Per il Lugano ora sarà importante trovare la regolarità di rendimento che lo aveva contraddistinto nel mese di ottobre, e non c’è occasione più grande di un derby casalingo per confermare quanto di buono visto in canton San Gallo.


IL PROTAGONISTA

Luca Gianinazzi: I suoi cambi di linea sono sembrati drastici e pesanti, ma hanno dato i loro frutti in maniera quasi insperata. Il primo blocco anche senza Joly rimane devastante quando parte di potenza e velocità e anche Granlund ha giovato del cambio, Ruotsalainen ha ritrovato il gol su grande suggerimento di Arcobello e Joly ha firmato una doppietta da rapace quando sembrava in un momento di calo. Ottima anche la lettura tattica della partita, sfruttando alla grande gli spazi concessi in zona neutra dai Lakers per infilare un break dietro l’altro grazie alla velocità di transizione, mettendo ancora più in mostra i problemi di un Rapperswil a tratti irriconoscibile.

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