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Ambrì Piotta

All’Ambrì manca un po’ di lucidità, ne approfittano i Lions

I campioni in carica non impressionano, ma qualche energia in più ed il divario tecnico delle due rose bastano alla squadra di Aubin. In rete il rientrante Bianchi

All’Ambrì manca un po’ di lucidità, ne approfittano i Lions

AMBRÌ – ZSC LIONS

2-5

(0-1, 1-4, 1-0)

Reti: 9’09 Noreau (Shore) 0-1, 21’06 Pettersson (Suter) 0-2, 24’16 Noreau 0-3, 27’39 Chris Baltisberger (Blindenbacher) 0-4, 31’00 Bianchi (Kubalik) 1-4, 33’45 Klein (Suter, Hollenstein) 1-5, 41’52 Müller (Kubalik) 2-5

Note: Valascia 5’603 spettatori. Arbitri Stricker, Fonselius; Altmann, Fuchs
Penalità: Ambrì 7×2′, ZSC Lions 7×2′

AMBRÌ – È stata per certi versi una partita difficile da decifrare, ma alla fine la sfida tra Ambrì Piotta e ZSC Lions è terminata con il successo della squadra che più meritava la vittoria, anche se in termini puramente numerici il 5-2 incassato dai biancoblù è forse un po’ severo nella sua forma.

A livello di sostanza gli uomini di Cereda hanno però mostrato qualcosa in meno per supportare la loro causa, ed il primo KO settimanale ne è stata una logica conseguenza.

Il passo falso contro i campioni in carica – sin qui invero piuttosto deludenti, ed il loro gioco caotico li ha resi anche sabato tutt’altro che imbattibili – non è però di quelli preoccupanti, ed è comprensibile al termine di una settimana intensa soprattutto a livello mentale. Il fatto che poi lo Zurigo potesse contare su qualche energia in più grazie ad un calendario favorevole è un dato di fatto, che non distoglie però le attenzioni da un dopo-pausa sicuramente positivo per l’Ambrì.

Nonostante il match si sia deciso sostanzialmente ancora prima della mezz’ora – al 27’39 gli ospiti hanno infilato il 4-0 – la differenza tra le due contendenti in pista non è mai stata abissale, anche se gli ZSC Lions hanno saputo evidenziare quella mezza marcia in più che per un gruppo talentuoso come quello di Aubin è più che sufficiente per avere la meglio.

Zurigo tecnicamente più dotato e soprattutto più lucido in alcuni frangenti, questi sostanzialmente gli elementi che hanno deciso una partita che Noreau e compagni hanno tenuto stretta nelle loro mani, ma in cui l’Ambrì si è rifiutato di mollare la presa sino agli ultimi minuti.

I biancoblù, nonostante quei sei minuti pazzi in cui sono state incassate tre reti, hanno infatti tentato di reagire sino a terzo tempo inoltrato, a prova che la squadra di Cereda non era in riserva a livello di energie. Alcuni ingranaggi del gioco dell’Ambrì sono però risultati meno oliati del necessario, questo nonostante un inizio di gara promettente che aveva visto i padroni di casa esprimersi su buoni livelli sino alla rete d’apertura di Noreau.

In quell’occasione Conz è stato un po’ impreciso nel suo intervento, mentre sul 2-0 Pettersson (solamente al secondo gol stagionale) ha potuto approfittare di un pasticcio combinato da Dotti ed il portiere biancoblù, che non si sono capiti nell’andare a gestire un puck dietro la gabbia.

L’Ambrì ha poi velocemente incassato il secondo gol di serata di Noreau prima di trovare finalmente una reazione. Un paio di cambi con buona intensità hanno provocato i primi grattacapi di serata a Flüeler, ma proprio nel momento migliore una veloce ripartenza ha permesso a Chris Baltisberger di chiudere virtualmente la sfida con il 4-0.

La squadra di Cereda ha ripreso parzialmente vita grazie al rientrante Elias Bianchi – prima rete stagionale – ma un bel tiro di Klein ha permesso ai Lions di andare alla seconda pausa con un vantaggio di quattro lunghezze. Ne ha fatto seguito un terzo tempo positivo a livello di attitudine, con il gol di Marco Müller ad immagine di un Ambrì che non ha smesso di provarci, pur senza riuscire a scrollarsi di dosso i limiti di serata.

Limiti che hanno evidenziato in alcune circostanze anche i direttori di gara Stricker e Fonselius, con alcune decisioni cervellotiche ed una linea di conduzione non sempre precisa.

Particolarmente discussa quella penalità per cambio scorretto nel primo periodo – arrivata per giunta dopo che ai Lions non ne era stata fischiata una ancora più evidente qualche minuto prima – che ha portato ad un inoltro di protesto (che probabilmente non sarà confermato) da parte dell’Ambrì Piotta.

Nella circostanza gli arbitri avevano indicato a Cereda la lista dei sei giocatori presumibilmente sul ghiaccio nel momento del cambio scorretto, fornendo però dei nominativi di giocatori che non erano nemmeno in pista. Da qui la controversia.

La settimana appena passata va comunque agli archivi in termini positivi sul fronte biancoblù, con quattro punti ottenuti contro avversarie complicate e al fronte di assenze di peso, su tutti quella di Matt D’Agostini.

La squadra di Cereda avrà ora il tempo di preparare il prossimo impegno di venerdì, ovvero l’importante sfida in casa del Davos, squadra che con l’attuale 11esimo posto rappresenta la vera avversaria diretta per i leventinesi.


IL PROTAGONISTA

Maxim NoreauL’ex beniamino della Valascia ha segnato la sfida mettendo a referto una doppietta e confermandosi come uno dei giocatori più pericolosi della squadra di Aubin.

Con Klein ora concentrato su compiti più difensivi, Noreau ha le chiavi del powerplay e può tirare il fiato quando i suoi giocano in inferiorità numerica, e questo gli permette di tornare ad esprimersi con spunti interessanti in fase offensiva.


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