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Interviste

Alatalo: “Troppe penalità per poter vincere, dobbiamo iniziare a sfruttare le situazioni”

Il difensore dopo la sconfitta di Bienne: “Dopo quattro partite e soli due punti, non possiamo certo essere contenti. Abbiamo giocato in maniera errata. Venerdì ci attendiamo il primo successo contro l’Ajoie”

(PostFinance/KEYSTONE/Peter Klaunzer)

BIENNE – È una sconfitta amarissima quella patita all’overtime dal Lugano a Bienne. In vantaggio per 2-0 sino al 52esimo, il più sembrava fatto. Come se non bastasse ci si è messa pure la sfortuna, con l’episodio del pareggio scaturito da un’autorete di Dahlström. Il difensore Santeri Alatalo è evidentemente deluso con il solo punticino ottenuto.

“Il punto del 2-2 è stato veramente sfortunato, può succedere, ma il problema è la prima rete incassata. Abbiamo perso tre giocatori all’angolo, è nata una situazione di tre contro due e loro hanno segnato. Non può succedere questo quando stai vincendo per 2-0 a 8 minuti dalla fine. L’overtime infine è una questione di 50/50″.

Avete giocato tantissimo in boxplay, forse nel finale sono venute a mancare un po’ le forze proprio a causa dei tanti minuti trascorsi con l’uomo in meno?
“Sicuramente può essere una spiegazione, di solito quando giochi così tanto in inferiorità numerica non puoi vincere. Vengono impiegati pochi giocatori in queste situazioni e spesso sono i più importanti, perdi molte energie. Dobbiamo assolutamente diminuire il numero di penalità. Così non puoi davvero vincere una partita di hockey, alla fine abbiamo giocato in maniera errata”.

Di positivo resta il fatto che avete veramente combattuto, resistendo tra gli altri a 1 minuto in doppia inferiorità e nei 5 di boxplay in occasione della penalità di partita a Perlini. Non era per nulla evidente ritrovarsi addirittura in vantaggio di 2-0…
“Sicuramente non eravamo in vantaggio meritatamente per 1-0 al termine del secondo periodo. È chiaro che però quando sei davanti nel punteggio con questa costellazione devi portare a casa il risultato in qualche modo. L’hockey è anche fortuna, se tu segni e l’avversario sbaglia, devi imparare a sfruttare la situazione e vincere. Dovremo riguardare alcune cose, ma una è sicura, la ripeto, con così tante penalità non puoi vincere”.

Perlomeno è arrivata la prima rete di uno straniero, quella di Sanford. Se n’era discusso parecchio, i tifosi aspettavano con ansia questo momento. Ciò dà morale e fiducia, è importante e dà coraggio?
“È importante per qualsiasi giocatore, aiuta tutti quando segni una rete, ti fa diventare 1-2 centimetri più grande. Io non ho timori, i nostri import lavorano duro, non hanno ancora segnato molto ma sono ottimista che in futuro realizzeranno le loro reti. Sono positivo”.

Finora avete raccolto due soli punti in quattro partite, a mio avviso siete stati ricompensati troppo poco. Sei d’accordo con me oppure il bottino è giusto e fotografa bene il vostro rendimento?
“Avremmo potuto avere qualcosa in più. A Friborgo siamo riusciti a “rubare” un punto, questo è chiaro, lì non eravamo stati abbastanza bravi e i burgundi erano stati veramente migliori. In casa contro lo Zugo non abbiamo raccolto nulla, ma avremmo meritato di più. A Zurigo abbiamo mostrato per 50 minuti un ottimo hockey contro la squadra più forte della lega, avremmo potuto raccogliere qualcosa, idem contro il Bienne, c’erano dei punti da prendere. Insomma con due soli punti all’attivo non possiamo certamente essere contenti”.

Venerdì arriva il fanalino di coda Ajoie. Una partita trappola, la prima in fondo dove i tifosi si aspettano finalmente la prima vittoria senza se e senza ma…
“Anche noi ce l’attendiamo”.

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