DAVOS – Nonostante le due iniziali sconfitte, il Davos è riuscito a qualificarsi per la semifinale della Coppa Spengler superando all’overtime lo Jokerit, dopo una rimonta nel terzo tempo. Al termine dell’incontro, l’attaccante figlio d’arte gialloblù Marc Aeschlimann ci ha fornito le sue impressioni sulla partita e sulla stagione che sta vivendo.
Marc Aeschlimann, il Davos è in semifinale nonostante le due iniziali sconfitte, questo grazie alla rimonta e alla vittoria ottenuta soprattutto col carattere. L’impressione però è che facciate ancora fatica a sviluppare il vostro gioco…
“Il nostro obiettivo sin dall’inizio del torneo, come ogni anno, è chiaramente quello di vincerlo. È difficile per noi sviluppare il nostro gioco a causa delle molte assenze, e anche i rinforzi devono abituarsi. Comunque è andata bene, dato che nonostante le due sconfitte siamo in semifinale”.
Parlando di rinforzi, sei stato schierato in linea con Picard e Moss, come ti sei trovato a giocare con due compagni così esperti?
“Per un giovane come me è un gran vantaggio poter giocare con due esperti del genere. Moss ha giocato oltre 500 partite in NHL e Picard è stato draftato al primo turno, una situazione del genere mi aiuta molto e loro due sanno dare molti consigli su come migliorare.”
Voi giovani siete molto impiegati da Del Curto, anche in funzione degli assenti. Da parte tua come riesci a gestire questa situazione che vi porta ad essere presenti su tre fronti, campionato, CHL e Spengler?
“Del Curto è l’ideale per noi in queste situazioni, e noi giovani siamo arrivati in prima squadra con il ricambio generazionale che ha messo fine all’era dei fratelli Von Arx, Rizzi e Marha. La fine di quest’era ci ha permesso di dimostrare il nostro valore”.
A livello personale ti stai togliendo diverse soddisfazioni, trovando i primi gol in LNA, in CHL e una tripletta in Coppa Svizzera. Sei contento di come è andata finora la tua annata?
“Sì sono contento, anche perché ho giocato molto di più di quello che pensavo. Spero possa continuare così.”
Non sei stato convocato per motivi di età dalla Nazionale U20, un giorno comincerai a pensare anche a quella maggiore?
“Chiaro, ci spero, ma non è un tema attuale. Oggi devo ancora migliorare sotto molti aspetti, e spero di avere l’occasione di vestire la maglia rossocrociata fra qualche anno.”