Social Media HSHS

National League

A Langnau ci vorrà pazienza per avere nuove ambizioni, il peso è ancora sugli stranieri

Il club continua nella via intrapresa lo scorso anno, con l’arrivo di alcuni nuovi giovani di buone prospettive. Per vedere il frutto del lavoro ci vorrà del tempo, ed i Tigers rischiano di vivere l’ennesima stagione di transizione

L’inizio della stagione 2024/25 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


LANGNAU

La rosa 2024/25

PORTIERI
Luca Boltshauser, Stephane Charlin

DIFENSORI
Phil Baltisberger, Claudio Cadonau, Samuel Erni, Bastian Guggenheim, Tim Mathys, Noah Meier, Claude Paschoud, Juuso Riikola (🇫🇮), Vili Saarijärvi (🇫🇮), Jonas Schwab, Brian Zanetti

ATTACCANTI
Dario Allenspach, Pascal Berger, Darels Dukurs, Joshua Fahrni, Jiri Felcman, Timo Jenni, Oskars Lapinskis, Saku Mäenalanen (🇫🇮), Sean Malone (🇺🇸), Harri Pesonen (🇫🇮), Patrick Petrini, Dario Rohrbach, Matthias Rossi, Aleksi Saarela (🇫🇮), Joel Salzgeber, Flavio Schmutz, Julian Schmutz


(PostFinance/KEYSTONE/Christian Merz)

Sta cercando di crescere il Langnau, e con l’arrivo di Thierry Paterlini qualche anno fa e delle operazioni di mercato volte ad ingaggiare giovani interessanti qualcosa sembra muoversi nella giusta direzione, ma i Tigers non sembrano ancora pronti ad abbandonare il limbo in cui si ritrovano da varie stagioni.

Delineare ambizioni ed obiettivi stagionali nell’Emmental è infatti complicato, tanto che nessun’altra squadra di National League si ritrova in una situazione analoga. Salvo miracoli il Langnau non avrà infatti argomenti sufficienti per ambire ad un posto nei play-in, ma è sufficientemente attrezzato per evitare il fondo della classifica e non perdere il sonno pensando all’eventualità dei playout.

Quella che sta per iniziare sembra insomma una nuova stagione di transizione per i tigrotti, ed il focus andrà verosimilmente sullo sviluppo dei giovani più promettenti – tra cui Fahrni ed Allenspach arrivati dal mercato – e l’utilizzo marcato dei giocatori migliori per ottenere i punti necessari a restare a galla. Certo, si potrebbe obiettare affermando che la scorsa primavera il Langnau è arrivato a soli tre punti dai play-in, ma in questo c’è stata anche la complicità della deludente stagione di Bienne, Ginevra e Rapperswil, creando una circostanza che difficilmente si ripeterà.

Non basterà infatti mettere in pista il 12esimo attacco ad una difesa che si è piazzata statisticamente allo stesso livello per ambire a qualcosa in più delle vacanze anticipate, ed anche se i Tigers potranno ripartire dal sesto miglior powerplay – ma concentrato nella produttività di pochi giocatori, il che li renderà prevedibili – saranno da sistemare il penalty killing (il peggiore della lega) e l’insufficiente presenza nei due slot.


ARRIVI
Joshua Fahrni (F, Berna)
Dario Allenspach (F, Zugo)
Phil Baltisberger (D, ZSC Lions)
Tim Mathys (D, El Paso Rhinos)
Claude-Curdin Paschoud (D, Berna)

PARTENZE
Keijo Weibel (F, Kloten)
Nolan Diem (F, Kloten)
Anthony Louis (F, Augsburger Panther)
Sebastian Schilt (D, ???)
Miro Zryd (D, Bienne)

STRANIERI
Vili Saarijärvi
(D, 🇫🇮)
Aleksi Saarela (F, 🇫🇮)
Harri Pesonen (F, 🇫🇮)
Juuso Riikola (D, 🇫🇮)
Sean Malone (F, 🇺🇸)
Saku Mäenalanen (F, 🇫🇮)


(PostFinance/KEYSTONE/ Marcel Bieri)

Il punto di riferimento per il reparto offensivo sarà nuovamente Aleksi Saarela, e la speranza è che al suo fianco Julian Schmutz – la vera sorpresa della passata stagione – possa confermarsi con numeri simili all’eccezionale bottino di 21 gol. Realisticamente è difficile che possa vivere un’altra annata con oltre il 15% di efficacia al tiro, ma per la squadra sarà fondamentale avere comunque un contributo offensivo sostanziale da parte sua visto che può essere considerato come l’unico svizzero in organico veramente da top six.

Le frecce all’arco dei tigrotti non sono infatti moltissime, e se da un lato Sean Malone ha mostrato buona concretezza, dall’altro troviamo un Pesonen reduce dalla sua peggior stagione ed un Mäenalanen deludente e forse un po’ schiacciato da delle aspettative irrealistiche nei suoi confronti. Dietro ai nomi già citati si forma poi un abisso in termini di profondità della rosa, con un mix di giovani che si sperano possano fare un passo in più, ed altri elementi di profondità a cui è però difficile chiedere una certa produttività offensiva.

Un acquisto “in casa” potrebbe essere rappresentato da Matthias Rossi, che lo scorso anno aveva potuto giocare appena sei partite a causa di un infortunio al ginocchio, e che in carriera aveva vissuto anche stagioni in doppia cifra in termini di gol. Considerarlo però un elemento con cui completare il top six in una lega competitiva come la NL attuale rimane ambizioso. Sicuramente da seguire sarà lo sviluppo di Joshua Fahrni e Dario Allenspach, i due ingaggi più interessanti arrivati dal mercato e che i Tigers sperano possano sbocciare nel prossimo futuro.

A loro si aggiunge il talento Jiri Felcman, che nel suo percorso con gli U20 Elit ha messo assieme 79 punti in 89 partite, mentre guardando al reparto difensivo si può avere fiducia per ulteriori passi avanti da parte di Noah Meier e Brian Zanetti. La difesa è poi stata rintuzzata dall’ingaggio di Paschoud e quello definitivo di Phil Baltisberger, ma lo staff dovrà essere bravo a concedere più tempo di ghiaccio possibile a quei giocatori che ancora potranno crescere in prospettiva.

Sul fronte straniero Vili Saarijärvi rappresenta sicuramente una certezza, tanto che nella passata stagione il suo bottino di 37 punti è stato inferiore solamente a quelli di Gunderson e Vatanen. Con lui in impostazione il Langnau può contare su un dinamismo che non è presente con gli altri difensori in pista, anche se Juuso Riikola ha comunque portato una certa solidità e la capacità di uscire dal terzo con il disco sul bastone.



Le possibilità di essere competitivi del Langnau passeranno comunque ancora dai portieri, vero punto di forza della passata stagione. Charlin e Boltshauser avevano entrambi vissuto un’ottima annata con quasi il 92% di interventi e 2.8 gol concessi ad incontro, numeri che acquisiscono ancor più valore se si pensa che sono stati i due portieri a dover fronteggiare più tiri di tutti (35 a partita di media), di cui praticamente la metà dallo slot.

Complessivamente il Langnau sembra comunque destinato ad una nuova stagione nel limbo, e se da un lato dovrebbe avere qualcosina in più per riuscire a lasciarsi alle spalle delle avversarie dirette come Ajoie e Kloten, ben difficilmente i Tigers avranno argomenti per restare in corsa sino all’ultimo per i play-in.

La squadra baserà la sua produttività nuovamente sullo sfruttamento degli uomini migliori – ovvero gli stranieri e pochi altri elementi – e dovrà essere sostenuta a dovere dai due portieri, ma la mancanza di profondità della rosa sarà una volta di più un limite importante.

(PostFinance/KEYSTONE/ Marcel Bieri)

Come per tutti i club meno attrezzati, la soluzione a questo problema passerà dalla pazienza e dallo sviluppo dei giovani, ed il vero successo dell’annata nell’Emmental sarà dunque da ricercare nello sperato sviluppo di elementi come Meier, Zanetti, Allenspach, Fahrni oppure Felcman.

Il percorso intrapreso un anno fa insomma prosegue, ma per ora gli equilibri si presentano nuovamente fragili e lo sviluppo dei giovani imporrà ai pochi uomini di punta di portare di peso il resto della squadra. Ci sarà da stringere i denti e seguire la via tracciata dagli stranieri, perché a Langnau non si è ancora arrivati ad una rosa con un nucleo svizzero solido che può rappresentare la base della squadra.


MIGLIOR INNESTO

Dario Allenspach: La crescita del Langnau come club passerà giocoforza dai giovani e dalla capacità di vincere qualche scommessa, facendo un buon lavoro di formazione. Significativo in questo senso essere riusciti ad ingaggiare Allenspach, 22enne di buone prospettive che aveva già ottenuto 5 gol e 6 assist lo scorso anno a Zugo con una decina di minuti di ghiaccio e nessun impiego in powerplay.

ADDIO DOLOROSO

Miro Zryd: In un mercato dei difensori svizzero praticamente proibitivo per le squadre di bassa classifica, anche la partenza di un giocatore di medio livello come Zryd può rappresentare una perdita importante. Nella passata stagione era stato il difensore più impiegato dopo due i due stranieri, ed il più utilizzato in assoluto in boxplay. Per sopperire alla partenza il Langnau dovrà avere la lungimiranza di dare più responsabilità possibile ai giovani talenti.

FATTORE X

Le prestazioni degli stranieri: Se per tutte le squadre gli stranieri sono a prescindere di fondamentale importanza, a Langnau avranno ogni sera il compito di indicare la via ed essere concreti in termini offensivi. La limitata profondità della rosa non lascia infatti molti “Piani B” a coach Paterlini, che dovrà gestire bene le forze per trarre il massimo dai giocatori migliori e mantenere il più a lungo possibile la squadra a ridosso del decimo posto.


La classifica di HSHS

1. ZSC LIONS
2. _________
3. _________
4. _________
5. _________
6. _________
7. _________
8. _________
9. _________

10. __________
11. __________
12. LANGNAU
13. __________
14. AJOIE

Click to comment

Altri articoli in National League