DAVOS – Terminata la fase dei gironi preliminari, la Coppa Spengler è entrata nel vivo con i quarti di finale. La prima partita vedeva la selezione canadese sfidare la squadra ceca del Mountfield HK, avversaria del Lugano nei gironi di qualificazione.
Il Team Canada ha travolto il Mountfield col chiaro risultato di 5-1, con gli uomini di Richardson che hanno fatto il bello e il cattivo tempo per quasi tutto l’incontro.
L’unica rete della squadra ceca è stata segnata da una vecchia conoscenza dell’hockey rossocrociato, quel Jaroslav Bednar che negli anni passati ha militato in Davos, Berna e e Lugano. L’apporto dell’ex bianconero non è però bastato ad evitare l’eliminazione dal torneo.
“È stata una grande esperienza per il nostro club” – ci ha detto a fine partita Bednar – “sapevamo che sarebbe stata dura, visto il calendario. Abbiamo giocato tre partite negli ultimi tre giorni, non è stato semplice. Siamo comunque riusciti a battere la squadra russa, ma purtroppo abbiamo perso nella partita più importante, quella di ieri, che ci avrebbe dato un giorno di riposo in più. Affrontare il Canada sapevamo che sarebbe stato difficile, come si può vedere dal risultato finale.”
Jaroslav Bednar, dopo un primo periodo complicato avete provato a rimontare, ma probabilmente avete preso troppe penalità…
“Esattamente, quella è stata la chiave della sconfitta. Soprattutto nel primo tempo abbiamo concesso quattro powerplay ai canadesi, che ci hanno tolto tantissime energie… Inoltre loro hanno segnato tre gol in fase di superiorità e questo ha deciso la partita”.
Questa non è stata la tua prima Coppa Spengler… Ti ha fatto piacere tornare e partecipare di nuovo a questo torneo?
“Assolutamente, è sempre una grande esperienza… A maggior ragione quando si hanno dei bei ricordi come quelli che porto dell’ultima partecipazione. È sempre bello poter tornare e disputare la Spengler, mi ha fatto un immenso piacere”.
Hai giocato anche contro la tua ex-squadra, il Lugano, nella quale c’erano giocatori con cui hai disputato i campionati 2011 e 2012…
“Fa sempre piacere poter rivedere i giocatori con cui sei sceso in pista nel corso degli anni, sia per quelli del Lugano che per i “superstiti” di quel Davos del 2010… È sempre divertente poter vedere altri vecchi come me (ride n.d.r)”.
A fine stagione scade il tuo contratto con il Mountfield, sai già cosa farai la prossima stagione?
“No, per ora non ho piani… Guardami, sono vecchio (ride n.d.r.) e non sono più veloce come una volta! Per ora voglio finire la stagione nel modo migliore possibile, dopodichè vedremo cosa succederà”.
A 40 anni sei stato eletto miglior giocatore del torneo per la tua squadra. Un po’ come Jagr, che a 43 anni sta ancora facendo bene in NHL… Avete trovato la fontana della giovinezza in Repubblica Ceca?
“Questo lo dici tu (ride n.d.r), non hai idea di quanto mi sento stanco in questo momento! Gli ultimi tre giorni sono stati duri per me, con un calendario del genere faccio fatica. Non so cosa succederà domani o nei prossimi tempi, dunque è presto per parlare di un possibile nuovo contratto e del futuro”.