I nuovi volti della NLA 2016/17: il ceco Robert Kousal

Poco spettacolare, ma molto completo

Con l’arrivo del 25enne ceco Robert Kousal, il Davos ha completato la sua rosa innestando un giocatore completo e capace di scendere in pista in una miriade di situazioni diverse.

L’ex attaccante del Metallurg Novokuznetsk può essere infatti impiegato sia al centro che all’ala, e con il suo fisico da 185 cm per 90 kg garantisce una presenza fisica solida che non manca di far valere alla prima occasione.

Sin dai primi anni di carriera Kousal non è mai stato un giocatore particolarmente devastante dal punto di vista statistico, ed i suoi bottini di gol e assist si sono sempre assestati su un buon livello, senza però mai consentirgli di esplodere dal lato puramente offensivo.

Il suo arrivo a Davos non è però da interpretare come la volontà di aggiungere alla squadra un elemento spiccatamente offensivo, ma piuttosto di un giocatore capace di dare un contributo anche in tutte quelle aree che non vengono registrate dalle normali statistiche.

Non fatelo arrabbiare

L’inizio di carriera di Kousal è stato piuttosto “turbolento”, con il giovane ceco che nel settore giovanile del Pardubice si è costruito la reputazione di “bad boy”, facendo registrare addirittura 123 minuti di penalità in 17 partite giocate nel 2006/07.

La sua figura si è delineata come una da dover gestire con particolare attenzione, visto che sul ghiaccio a volte aveva la tendenza ad andare troppo oltre… ed anche nell’annata successiva – nella formazione U20 sempre del Pardubice – i minuti di penalità in 43 match erano stati 100 tondi tondi.

Questa esuberanza Kousal l’aveva portata nelle sue prime selezioni nazionali, ed in particolare nel Mondiale D1 era stato il giocatore più penalizzato in assoluto, con 31 minuti passati nella “panchina dei puniti” sull’arco di cinque partite.

Con il passare degli anni Kousal ha capito che per essere efficace nel suo gioco, doveva usare il fisico e qualche provocazione qua e là in maniera più furba, ed i minuti di penalità sono tornati nella normalità. Se necessario, però, è un giocatore che non ci pensa due volte a lasciar cadere i guantoni per difendere un compagno, ed assieme al difensore Rahimi il Davos ha in questo senso portato due giocatori nei Grigioni in grado di farsi rispettare.

(© hcvityaz.ru)

Un vita in patria prima di nuove avventure

Kousal è cresciuto nel settore giovanile del Pardubice, ed ha passato praticamente tutta la sua prima parte di carriera nel club ceco, tranne alcuni prestiti occasionali ed un anno vissuto in Canada con gli Oshawa Generals, a cui non ha però fatto seguito il Draft NHL.

Dopo aver ottenuto 98 punti in 248 partite nella leca ceca ed aver vinto in due occasioni il titolo, l’attaccante ha optato per il passaggio in KHL durante la stagione 2013/14, quando aveva raggiunto il Vityak Pokolsk di Maxim Afinogenov e dell’ex bianconero Josh Hennessy.

Gioca lì anche l’intera stagione successiva, per poi passare nel 2005/16 al Metallurg Novokuznetsk, dove risulta essere il miglior marcatore della squadra (assieme a Kirill Kaprizov) con un bottino di nove gol e 18 assist in 55 partite… Non dei numeri propriamente esaltanti, ed infatti il Metallurg Novokuznetsk finisce il campionato all’ultimissimo posto con soli 55 punti in 60 partite.

Nei Grigioni, sullo slancio Mondiale

Kousal nel corso della sua carriera ha fatto registrare diverse convocazioni in Nazionale, ma solamente nel recente Mondiale russo è riuscito a superare tutte le fasi della selezione sino ad essere confermato nella rosa finale.

Nel torneo giocato a Mosca e St. Pietroburgo è sceso in pista nelle otto partite giocate dalla sua Repubblica Ceca, ottenendo due gol e fornendo un assist. Arriverà ora a Davos nell’intento di mettersi in luce in NLA e fare il “bis” nel maggio 2017.