MYSTERY, ALASKA
Regia: Jay Roach
Anno: 1999
Attori principali:
Russel Crowe, Burt Reynolds, Hank Azeria
Durata: 119 min.
Lingua: italiano
L’estate è sempre un periodo particolare per gli appassionati di hockey che, nonostante le notizie di mercato e a qualche discussione in merito alla prossima stagione, finiscono inevitabilmente per sentire la mancanza del loro sport preferito.
Su HSHS cercheremo nel mese di luglio di ingannare l’attesa proponendovi una serie di articoli dedicati ad alcuni interessanti film e documentari a tema hockeyistico. Il nostro consiglio è naturalmente quello di andare poi a gustarsi il tutto in prima persona!
Mistery è un piccolo villaggio situato nella gelida Alaska, ed il principale intrattenimento per i pochi abitanti è l’hockey giocato su un lago ghiacciato.
Sebbene non abbiano alcuna squadra che competa in una lega professionistica, il più grande onore che può ottenere un giocatore è poter giocare la partita del sabato. Da tempo immemore infatti due squadre si affrontano senza nessuna ambizione, se non quella di cercare di vincere divertendosi.
Tra i giocatori che prendono parte alla partita del sabato figura anche lo sceriffo del paese John Biebe (interpretato da Russell Crowe) che da circa tredici anni prende parte alla partita, ma in molti però hanno l’impressione che sia oramai troppo vecchio e debba lasciar spazio alle nuove leve.
Tra gli altri giocatori figurano diverse eccentriche personalità come “Shank” Marden (Ron Eldard), il Don Giovanni di paese che è passato dal letto di un gran numero di donne, sia scapole che sposate. Tra gli altri ci sono anche il massiccio ma buono “Tree” Lane (Kevin Durand) ed il complessato figlio del giudice di paese “Birdie” Burns (Scott Grimes).
La piccola comunità viene però scossa dalla pubblicazione di un articolo su Sports Illustrated ad opera di Charles Danner (Hank Azaria), originario di Mystery che però da qualche anno vive nella Grande Mela. Nell’articolo viene descritto il paese e la sua tradizione della partita sul lago ghiacciato. Poco dopo la pubblicazione Charles fa ritorno al paese natio portando una grande notizia: i New York Rangers sono intenzionati a giocare una partita amichevole proprio contro la squadra di Mystery!
Il paese è in subbuglio e fervono i preparativi per la partita. John è reintegrato nella squadra, che finisce per essere allenata dal giudice Walter Burns (Burt Reynolds). Nonostante i problemi causati dagli abitanti di Mystery e le perplessità dei giocatori dei Rangers, la partita si giocherà e sarà un evento di cui in Alaska si parlerà per molto tempo.
Il film è uscito negli Stati Uniti nell’autunno del 1999 ed è stato diretto da Jay Roach, che a quel punto era noto per aver diretto i due film di “Austin Powers”. Avrebbe però acquisito ulteriore notorietà l’anno successivo con il film “Ti presento i miei” interpretato da Ben Stiller e Robert De Niro. “Mystery, Alaska” può inoltre vantare un cast di prim’ordine con Russell Crowe (avrebbe vinto l’Oscar come miglior attore protagonista de “Il gladiatore” l’anno successivo) e Burt Reynolds.
Nonostante queste ottime premesse, il film è stato un flop. Costato circa 28 milioni di dollari, è riuscito ad incassarne poco meno di nove. Anche le critiche sono state poco lusinghiere e due dei difetti che molti esperti hanno sottolineato sono la scarsità di azioni hockeyistiche e la mancanza di autenticità.
Uno dei motivi per cui forse il film non è stato pienamente apprezzato dagli appassionati di hockey riguarda la squadra dei New York Rangers; infatti, sebbene la produzione abbia cercato di ingaggiare i giocatori reali, questi hanno rifiutato l’invito e quindi il regista Jay Roach ed il suo team si sono visti costretti ad ingaggiare dei semplici attori.
Sarebbe stato sicuramente un valore aggiunto per il film avere tra i suoi interpreti campioni del calibro di Wayne Gretzky, Brian Leetch e Mike Richter. A tal proposito va però segnalata la presenza di Phil Esposito, ex stella degli anni Sessanta e Settanta di Chicago Blackhawks, Boston Bruins e New York Rangers, che nel film interpreta il commentatore tecnico della partita.
Il film passa una buona parte della sua durata a spiegare le relazioni tra i vari personaggi ed a complicarle ulteriormente, quando in realtà sarebbe stato più interessante elaborare maggiormente il tema dell’hockey giocato su un lago ghiacciato. Indubbiamente la pellicola diventa più coinvolgente nella sua parte finale quando va in scena la partita di cui si è parlato per l’intero film.
“Mystery Alaska” risulta essere comunque un film piuttosto apprezzabile e divertente, i cui buoni sentimenti rappresentano un punto di forza e riescono a trasportare lo spettatore fino ad un’emozionante conclusione.
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