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Mondiali 2014

La Svizzera congeda Simpson con una vittoria contro la Lettonia

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LETTONIA – SVIZZERA

2-3

(0-2, 1-1, 1-0)

svizzera
Reti: 8’39 Brunner (Cunti, Hollenstein) 0-1, 10’49 Schlumpf (Ambühl) 0-2, 20’27 Weber (Josi, Ambühl), 21’57 Jass (Dzerins, Kulda) 1-3, 57’37 Girgensons (Sotnieks, Vasiljevs) 2-3

Note: Minsk Arena, 12’868 spettatori.
Penalità: Lettonia 4×2′, Svizzera 6×2′

MINSK – È finita con una vittoria la tribolata avventura della Svizzera ai Mondiali di Minsk. I rossocrociati senza ormai nessuna ambizione di passare il turno si sono imposti per 3-2 sulla Lettonia, vendicando lo sgarbo subito a Sochi e impedendo alla formazione dell’est di conquistare i punti necessari per approdare ai quarti di finale.

Sul ghiaccio senza nessuna pressione, gli svizzeri hanno finalmente messo in mostra un gioco per lo meno gradevole, prendendo spesso in velocità i lettoni. La linea degli artisti formata da Brunner, Cunti ed Hollenstein ha finalmente potuto godere degli spazi necessari per rendere al meglio ed ha trovato il delizioso punto dell’1-0 proprio grazie ad una deviazione del numero 96 al termine di un’azione in velocità.

Approfittando della stanchezza degli avversari i confederati hanno continuato a spingere e con Schlumpf, bravo a posizionarsi per il tiro dopo una ficcante incursione di Ambühl, hanno portato il risultato sul 2-0. In avvio di secondo periodo è pure arrivato il 3-0 a firma di Weber, che ha sostanzialmente messo in cassaforte la partita.

I lettoni hanno infatti soltanto abbozzato una reazione faticando a mettere davvero in difficolta Seger e compagni e pervenendo al 3-1 in maniera fortunosa, grazie ad un brutto intervento di Berra su un tiro innocuo di Jass.

Nel terzo tempo, partito in sordina, si è andati vicini ad una nuova frittata nel finale, quando Girgensons ha ridato speranza ai suoi mettendo a segno il 3-2 a poco più di 2’ dal termine dell’incontro.

I rossocrociati avrebbero pure avuto l’occasione di chiudere definitivamente l’incontro a porta vuota, ma Suri e Rufenacht si sono resi protagonisti di un’azione da comiche, mancando il facile appuntamento col gol e spedendo il disco sul palo. Il fortino di Berra ha però retto fino alla fine, consegnando la vittoria alla Svizzera ed evitando una possibile beffa.

Nonostante le ultime vittorie, il bilancio di questo Mondiale resta particolarmente negativo. I proclami degli ultimi anni si sono rivelati infondati e in questa competizione si è avuta la conferma che in realtà la Nati non ha una base tale da potere sopperire a diverse assenze. Non ci sono davvero una cinquantina di uomini in grado di operare in maniera efficace a questo livello, soprattutto a livello difensivo, e le disattenzioni a questo livello si pagano in maniera salata.

Con l’uscita dalla rassegna bielorussa, finisce pure l’esperienza di Simpson sulla panchina della Svizzera. L’argento conquistato a Stoccolma è un bellissimo ricordo ed è probabilmente il punto più alto raggiunto dall’hockey nostrano negli ultimi 10 anni, ma non può far dimenticare delle Olimpiadi quanto meno deludenti ed una serie di fallimenti Mondiali dove non si è nemmeno riusciti a raggiungere i quarti di finale.

Un bilancio in chiaro-scuro ed una situazione in cui non è nemmeno facile sottolineare colpe o demeriti, in quanto, nonostante alcune scelte tecniche sbagliate, infortuni e rinunci hanno reso molto difficile il compito del coach.

In attesa di scoprire ufficialmente chi sarà il successore di Simpson l’hockey svizzero va in vacanza. Resta sicuramente la delusione per quello che questo Mondiale sarebbe potuto essere – saltano subito alla mente il match con gli USA ed i rigori con la Finlandia -, ma c’è tanta voglia di rivalsa e di tornare a stupire già l’anno prossimo.

Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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