(Photo swiss-image.ch/Andy Mettler)
DAVOS – È il CSKA di Mosca la prima finalista dell’87esima edizione della Coppa Spengler. Al termine di una partita emozionante e che per la prima volta ha messo in luce – almeno in parte – le vere qualità della squadra dell’est, gli uomini della KHL hanno avuto la meglio sul Davos padrone di casa con il risultato di 5-4 dopo i rigori.
I fuochi d’artificio sono iniziati dopo appena 4’ quando, approfittando di un clamoroso errore di Misharin in fase d’impostazione, Ambuhl si è involato solo contro il portiere e dopo averlo messo a sedere ha servito l’accorrente Corvi che ha insaccato a porta sguarnita.
Come ormai è divenuta costante in questo torneo, gli apparentemente svogliati russi sono dal nulla pervenuti al pareggio grazie ad un geniale assist di Radulov, abile a servire Filppula a tu per tu con Genoni.
La reazione dei padroni di casa non si è fatta attendere e, soprattutto spinto dalla linea svedese formata da Paulsson, Persson e Danielsson, il Davos ha sfiorato la rete a più riprese. Logica conseguenza proprio il gol messo a segno da Danielsson, ben servito dal suo connazionale e compagno a Rapperswil e più lesto di tutti ad insaccare in mischia.
Nel secondo periodo i russi sono scesi sul ghiaccio con tutt’altro piglio, mostrando finalmente ciò di cui una squadra così talentuosa può essere capace. Spinta dal solito incontenibile Radulov la compagine moscovita ha dapprima di nuovo portato il punteggio in parità con lo stesso numero 47 e si è poi addirittura portata avanti con un nuovo guizzo del geniale capitano russo.
(Photo swiss-image.ch/Andy Mettler)
Approfittando di uno dei continui ribaltamenti di fronte del frizzantissimo terzo centrale – ed anche di un fallo non sanzionato in zona neutra.. – Koistinen ha messo a segno il 3-3 al termine di una veloce incursione in solitaria. Mai domi gli ospiti hanno però legittimato la loro superiorità e una pregevole deviazione di Zharkov ha spedito le due squadre negli spogliatoi per la seconda volta sul punteggio di 4-3.
Dopo il grande show visto nei secondi 20’ le aspettative per il periodo conclusivo erano alle stelle e le due sfidanti non le hanno certamente tradite. In un turbine di emozioni i grigionesi hanno infatti spinto sin dall’inizio in cerca del pareggio mentre i russi si sono limitati a cercare di chiudere il match in contropiede
Con l’esaurirsi del cronometro la pressione dei locali è cresciuta esponenzialmente, portando in 1’ a due incredibili occasioni fallite da Forster a porta sguarnita e poco dopo da Schneeberger solo contro il portiere. Il gol era però nell’aria ed a poco più di 2’ dal termine è finalmente giunto il meritato pareggio davosiano a firma di Sejna, che con una velenosa deviazione su tiro dell’ex biancoblù Kutlak in power play ha riequilibrato il punteggio facendo esplodere di gioia la Vaillant Arena.
Con un ultimo colpo di coda di Morozov il CSKA ha di nuovo messo in difficoltà Genoni, ma il risultato non si è più modificato e così per decidere la contesa si è passati all’overtime.
(Photo swiss-image.ch/Andy Mettler)
Tempo supplementare a tinte decisamente gialloblù, con una formazione moscovita apparsa davvero sulle gambe – al terzo overtime di fila in tre giorni è normale – e che dopo aver resistito strenuamente anche per questi 5’ addizionali ha accolto con sollievo l’approdo ai rigori.
Negli shootout il solo Reto Von Arx è andato a segno per i grigionesi, mentre a decretare la vittoria e la clamorosa eliminazione prematura del Davos ci hanno pensato il solito Radulov e l’ex Los Angeles Kings Frolov.
La grande favorita del torneo approda dunque in finale, come da pronostico. La cosa impressionante, è che in sostanza, per approdare all’atto conclusivo ai russi è stato sufficiente disputare un tempo e mezzo a pieno regime, limitandosi a “giochicchiare” per il resto della manifestazione.
Amarezza invece in casa Davos, che nonostante i rinforzi ha fallito proprio sul più bello, mancando l’ennesimo exploit.
Questa sera alle 20.15 verrà determinato il nome della seconda finalista che scaturirà dallo scontro tra il Ginevra ed il Canada.